Il paradosso dell’autovelox è vero oppure no?
Con l'avvento di Fleximan, si è aperta la strada a un dibattito che ruota intorno a una domanda: "Conviene distruggere un autovelox piuttosto che pagare una multa per eccesso di velocità?". Scopriamo come questa cosa sia vera ma solo in parte.
In questo articolo
Nelle ultime settimane, giornali e TG stanno seguendo sempre di più le gesta di Fleximan, il boia degli autovelox. Un uomo (o una banda) che, armato di flessibile, sta facendo strage di rilevatori di velocità nel nord Italia. Un fenomeno che sta spaccando a metà l’opinione pubblica, perfettamente divisa tra sostenitori e detrattori.
Dallo scorso maggio sono 13 le telecamere e i sensori abbattuti da (o dai) Fleximan in buona parte del Veneto. Questa “moda” si sta diffondendo anche al di fuori della Regione, con nuovi proseliti decisi a imbarcarsi in una vera e propria crociata contro i dispositivi di rilevamento di velocità.
Un timore ben fondato vista la recente denuncia dei carabinieri nei confronti di un 50enne piemontese che nella notte tra l’11 e il 12 novembre avrebbe abbattuto due autovelox installati lungo la strada statale ss337 della Val Vigezzo, sul confine tra la Lombardia e il Piemonte.
Le recenti gesta di Fleximan hanno aperto negli scorsi giorni un dibattito che pone al centro una domanda: Conviene distruggere un rilevatore di velocità piuttosto che pagare una multa per eccesso di velocità?.
Un quesito che ha messo luce su un cavillo legislativo chiamato da molti come il Paradosso dell’autovelox. Facciamo chiarezza su questo aspetto, prima di mettere nel baglio della nostra auto un flessibile.
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Il paradosso dell’autovelox: quando è vero?
Girano da giorni sul web video e articoli nei quali si afferma che, per assurdo, è più conveniente distruggere un autovelox piuttosto che pagare una multa per eccesso di velocità.
Tutti loro si rifanno in primis all’art. 142 del Codice della strada, quello che regola le norme e le sanzioni legate proprio ai limiti di velocità.
Queste ultime vengono elencate in quattro punti. Eccoli:
- Comma 7, chiunque supera i limiti massimi di velocità di non oltre 10 km/h, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42,00 € a 173,00 €
- C. 8, chiunque supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 173,00 € a 694,00 €
- C. 9, chiunque supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 543,00 € a 2.170,00 €. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi
- C. 9-bis, chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 845,00 a 3.382,00 €. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi
Multe salatissime che ovviamente aumentano a seconda di quanto si è ecceduto nell’infrangere il limite presente su quel tratto di strada.
Oltre a questo i video, come quello pubblicato da Angelo Greco (che vedete qui sopra), “l’avvocato dei social”, citano una sentenza del 2006 del Tribunale di Firenze. Quest’ultima disponeva che “distruggere un autovelox non è considerato un reato di danneggiamento“.
In questo caso la decisione dei giudici si rifaceva all’art. 15 del Codice della strada nel secondo punto del comma 1. Quest’ultimo afferma che è vietato “danneggiare, spostare, rimuovere o imbrattare la segnaletica stradale ed ogni altro manufatto ad essa attinente.
La multa per queste infrazioni? Decisamente meno salata anche rispetto a quella minima per il superamento di velocità di 10 km/h. Si legge infatti all’articolo 2 che “Chiunque viola il divieto presente al secondo punto del comma 1, “è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 42,00 € a 173,00 €“.
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Bisogna stare attenti ai termini giuridici
Arrivati a quanto punto, prima di armarsi mazza da baseball o flessibile e puntare dritti contro il primo autovelox presente nei paraggi, occorre fare una necessaria precisazione. Le disposizioni appena dell’art. 15 del Cds vengono applicate in caso di comportamento colposo, come ad esempio un incidente stradale.
Se il danno all’infrastruttura viene fatto di proposito, subentra il comportamento doloso. In questo caso si incorre in sanzioni che rientrano nell’art. 635 Codice penale.
Secondo il Cp, “Chiunque distrugge, disperde, deteriora o rende, in tutto o in parte, inservibili cose mobili o immobili altrui con violenza alla persona o con minaccia (…) è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni“. Un aspetto da tenere bene a mente prima di puntare dritto verso un autovelox con in mano un flessibile.
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