Oltre lo sportello: le banche come Mobility Provider
Dal leasing al noleggio a lungo termine: gli istituti bancari stanno diventando sempre più Mobility Provider per aziende e privati, con diverse strategie e il canale digitale sempre più protagonista.
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La rivoluzione parte “dal basso”. L’interesse della clientela retail verso le nuove formule di mobilità sta spingendo le banche a evolvere in maniera consistente la loro offerta.
Certo, leasing e Nlt sono formule che da anni gli istituti bancari “masticano” e propongono, ma adesso occorre segnalare un ulteriore e fondamentale step.
Gruppi come UniCredit, Intesa San Paolo, UBI Banca, Banco BPM, BPER Banca e Banca Popolare di Sondrio (ma potremmo citarne tanti altri) stanno diventando veri e propri Mobility Provider. Lo fanno instaurando partnership con player che da decenni lavorano nell’ambito della mobilità (noleggiatori in primis) e andando oltre il classico servizio allo sportello, proponendosi con forza anche sui canali digital.
LE BANCHE COME MOBILITY PROVIDER
L’obiettivo comune è quello di completare l’offerta, per far fronte alla richiesta crescente di “nuova mobilità”. Nascono così nuovi prodotti, che si affiancano ai classici servizi finanziari e, a volte, diventano veri e propri marchi.
Il renting di Intesa Sanpaolo Forvalue
Un esempio è quello di Intesa Sanpaolo Forvalue, la società del gruppo nata due anni e mezzo fa per far crescere la partership con le pmi. “Siamo entrati in questo settore a inizio 2018 con Simple Rent, brand per il renting autoveicoli alle aziende, che rappresenta uno dei cardini della nostra offerta” evidenzia Massimo Klun, amministratore delegato di Intesa San Paolo Forvalue.
Intesa Sanpaolo è attiva da anni, anche attraverso l’ex Mediocredito Italiano, nel settore del leasing e ora ha abbracciato anche il Nlt. “La scelta – continua Klun – è ricaduta su Arval, con cui abbiamo avviato un’efficace collaborazione (oltre 2.000 veicoli noleggiati nei primi due anni, ndr.), che offre a loro un ulteriore canale commerciale e a noi un’expertise di alto livello e un partner che dialoga al meglio con le case auto”.
Leasing e Nlt da UBI Banca
Anche UBI Banca ha recentemente ampliato il suo set di soluzioni di mobilità: oltre al leasing auto, offerto tramite UBI Leasing, e distribuito attraverso le filiali retail e i Centri Imprese Corporate, c’è il Nlt offerto attraverso UBI Rent. “Questa piattaforma consente di proporre ai clienti retail e corporate soluzioni di noleggio a lungo termine, sia per veicoli singoli, sia per flotte” spiega Ivan Gotti, responsabile Remote Channels di UBI Banca.
UBI Rent opera attraverso la partnership siglata con ALD Automotive. “La piattaforma è coordinata e gestita da un team di ‘Specialisti Rent’, che lavora a distanza con i clienti, fornendo tutte le informazioni necessarie e identificando per loro la migliore proposta disponibile, rimanendo a disposizione anche per tutte le esigenze di post-vendita” aggiunge Gotti.
L’Nlt di Banco BPM
La partnership con i player italiani e internazionali della mobilità consente alle Banche di allargare il business. È il caso di Banco BPM: grazie ad un accordo con Alphabet, siglato a dicembre, la clientela dell’istituto bancario potrà scegliere il Nlt. “Un’offerta unica e distintiva, dedicata a privati e aziende. La dimensione internazionale di Alphabet e la sua appartenenza al Gruppo BMW permettono di garantire alla clientela di Banco BPM un nuovo livello di customer experience, di efficienza operativa e di garanzia dei migliori standard di mercato” commenta Fulvio Tamma, responsabile Open Banking e Nuove Linee di Business di Banco BPM.
E si tratta solo del primo passo per la costruzione di un’offerta completa di servizi di mobilità avanzata, che in una seconda fase, rivela Tamma, “si amplierà con il corporate car sharing, la mobilità elettrica (eMobility), il servizio di noleggio a breve e medio termine, e la ‘Consulenza Strategica per la Mobilità Aziendale’, una soluzione che, tramite un tool, consente un’analisi scientifica approfondita delle esigenze della flotta. Tutto questo con l’obiettivo di creare un ecosistema di servizi dedicati alla mobilità e rendere Banco BPM interlocutore privilegiato in un settore in forte sviluppo”.
BPER Banca e l’accordo con SIFÀ
BPER Banca ha intrapreso una strategia ancora più netta. “Nel 2015 siamo entrati nel capitale di SIFÀ, salendo poi al 51% nel 2017. Abbiamo fatto una scelta precisa, con tre motivazioni: ampliare i servizi alla clientela in un’ottica di ulteriore miglioramento dei rapporti, interpretare le più recenti tendenze di mercato, con un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità, e introdurre modalità innovative nella nostra attività” sottolinea Stefano Rossetti, vice direttore generale vicario di BPER Banca.
L’unione tra le due realtà, osserva il manager, “ha consentito di integrare maggiormente la società nel Gruppo BPER e di fornire servizi e prodotti diversificati, spaziando in ambiti diversi rispetto a quelli tradizionalmente offerti dalla rete. A questo scopo sono e saranno molto importanti l’esperienza e la professionalità maturate dal management di SIFÀ”.
I CANALI DELLA MOBILITÀ
La digitalizzazione sta determinando una moltiplicazione dei canali utilizzati dalle Banche per proporre le loro offerte di mobilità. Nel caso di UBI Rent, interviene Gotti, “filiali retail e Centri Imprese Corporate sono i canali principali di distribuzione. I clienti possono tuttavia richiedere un preventivo e finalizzare un contratto direttamente dallo smartphone accedendo all’app UBI Banca; il servizio è disponibile naturalmente anche per i non clienti di UBI attraverso il sito”.
“Il noleggio a lungo termine, dapprima disponibile in tutte le filiali di Banco BPM, in un secondo momento sarà esteso anche sulle piattaforme digitali del Gruppo, offrendo così la possibilità alla clientela di configurare in autonomia la miglior soluzione” conferma anche Tamma.
Il canale fisico, comunque, mantiene la sua importanza, come testimonia Klun, sottolineando che Simple Rent di Intesa Sanpaolo si avvale di “un network di circa 100 consulenti che operano su tutto il territorio nazionale e che sono il primo punto di riferimento per l’imprenditore”.
In generale, chiude Rossetti, “oggi il sistema bancario vive una profonda evoluzione tecnologica, che segue direttrici precise: l’efficientamento dei processi interni, le nuove modalità di dialogo con la clientela attraverso canali diretti (home banking, contact center, social network) e la possibilità di attivare una vasta serie di nuovi servizi in ambiti diversi, non tradizionalmente bancari”.