BMW M, supersportiva ibrida all’orizzonte
Il punto più alto delle prestazioni firmate BMW M è atteso nel 2023, una supercar ibrida da oltre 700 cavalli è nella visione del marchio di Monaco di Baviera
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Carbonio, elettroni e, ancora, un pizzico di benzina. È la ricetta BMW immaginando una supercar da produrre nei prossimi anni, una prospettiva che guarda al 2023, quando potrebbe arrivare la massima esponente stradale della sportività BMW M, a ridefinire i livelli di potenza e prestazioni.
BMW M E IL SUPERIBRIDO
Il responsabile dello sviluppo del prodotto, Klaus Frohlich, ha confermato ad Autocar la possibilità che arrivi una supersportiva ibrida, che tragga beneficio dei vantaggi di una componente elettrica sempre più potente.
Lo sarà già dalle prossime generazioni di ibride plug-in, sulle quali la casa di Monaco di Baviera prospetta una potenza del motore elettrico superiore ai 200 cavalli. Sarà qualcosa di diverso dalla BMW i8, il prodotto ancora in fase embrionale.
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CARBONIO NECESSARIO
Della i8 riprenderà la costruzione ultraleggera, la realizzazione in fibra di carbonio, necessario elemento di riduzione delle masse in sistemi elettrificati che scontano, comunque, un certo aggravio di peso, da “azzerare” nel modo più efficace possibile, tanto più quando il prodotto ha velleità di supersportiva.
Resisterà la componente termica, là dove BMW i8 ricorre a un compatto motore benzina 1.5 litri, il progetto che potrebbe vedere la luce nel volgere di 4-5 anni ricorrerà a un propulsore – un sei cilindri 3 litri appare il logico candidato – in grado di produrre un apporto di cavalli e coppia decisamente più significativo, per collocare l’asticella delle prestazioni di sistema ben oltre il riferimento che è destinata a segnare la nuova BMW M8, modello tra le novità in arrivo nel 2019.
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SISTEMA IBRIDO DA 700 CV
Forse abbatterà la soglia dei 700 cavalli, di certo sarà un’auto senza compromessi. Non una granturismo che abbini sportività e doti di grande stradista, piuttosto un modello specializzato. E, nell’indicare la via dell’elettrificazione, Frohlich ha citato i casi di McLaren e Ferrari, entrambe con un futuro dopo il 2020 già annunciato sotto forma di supporto elettrico ai motori termici.
Il percorso di sviluppo dei sistemi elettrici, siano puri o a supporto delle unità termiche, beneficerà in parte anche della ricerca portata avanti sul versante Formula E, serie nella quale il marchio tedesco ha debuttato nella Stagione 5 recentemente inaugurata con l’ePrix dell’Arabia Saudita.