Auto più rubate in Italia: ecco quali sono. Come si contrastano i furti?
Furti delle auto, il trend è in crescita e i ladri diventano più tecnologici. Aumenta, infatti, il numero delle auto rubate ogni giorno e diminuisce la percentuale di ritrovamento: sono questi i trend individuati dal Dossier annuale sui Furti d’Auto, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp specializzata proprio nelle soluzioni telematiche per l’automotive e nel recupero di veicoli rubati.
Quali sono le auto più rubate in Italia?
Furti delle auto, il trend è in crescita e i ladri diventano più tecnologici. Aumenta, infatti, il numero delle auto rubate ogni giorno e diminuisce la percentuale di ritrovamento. Sono questi i trend individuati dal Dossier annuale sui Furti d'Auto nel 2018, elaborato da #LoJack Italia.Ecco il report ➡️ http://bit.ly/2v5f0q7
Gepostet von Fleet Magazine am Dienstag, 25. Februar 2020
LoJack ha analizzato i dati del Ministero dell’Interno, integrandoli con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali. Dopo anni in calo, il fenomeno furti è tornato a crescere. Vediamo in che misura e quali sono i modelli più a rischio.
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FURTI AUTO: I NUMERI
Il Dossier di LoJack testimonia che i furti d’auto, dopo un quinquennio in calo, sono tornati a salire: nel 2018 in Italia sono stati 105.239 gli autoveicoli rubati (287 al giorno), +5,2% rispetto ai numeri del 2017. Allo stesso tempo, ritrovare le auto diventa più complicato rispetto al passato: difatti solo 41.632 auto sono state restituite ai legittimi proprietari, ovvero il 39,5% del totale (nel 2007 era il 53%).
Dove sono finite le auto rubate non recuperate? Sono sparite nel nulla, oppure trasportate all’estero (verso Serbia, Albania e Slovenia, o verso l’Africa, l’estremo Oriente o il Brasile), o rivendute come auto usate, o ancora smontate nel giro di poche ore per il mercato nero.
LE AUTO A RISCHIO
Questa è la top ten delle auto maggiormente nel mirino dei ladri, molte delle quali sono le best-seller del mercato auto.
- Fiat Panda (circa 11.000 furti)
- Fiat 500 (7.387)
- Fiat Punto (6.560)
- Lancia Ypsilon (3.752)
- Volkswagen Golf (2.661)
- Ford Fiesta (2.138)
- Smart Fortwo (1.824)
- Renault Clio (1.655)
- Fiat Uno (1.629)
- Opel Corsa (1.277)
Anche nel 2018, inoltre, si è confermato il focus dei ladri sui furti dei Suv, che nel tempo conservano un valore economico più elevato e, quindi, hanno più appeal.
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LE TECNICHE
Secondo le stime di LoJack, elaborati congiuntamente con la Polizia, oggi in Italia un furto su quattro di auto dotate di Intelligent Key avviene attraverso un dispositivo tecnologico, in grado di sottrarre la vettura in 30 secondi. Due sono le tecniche più utilizzate:
- la riprogrammazione della chiave tramite la presa di diagnostica: forzando la portiera in modo tradizionale e connettendo un dispositivo alla porta OBD, il ladro ha accesso ai dati del transponder e, così, può ottenere una nuova chiave e avviare il veicolo in pochi secondi;
- Relay Attack: grazie ai ripetitori in radiofrequenza, il ladro può captare a distanza il segnale della chiave elettronica del proprietario e farlo rimbalzare dal suo device fino a quello del suo complice, che si trova in prossimità della vettura.
COME CONTRASTARE I FURTI?
Cosa fare di fronte a queste tecniche hi-tech? Sul mercato ci sono quattro famiglie di antifurti: meccanici, elettronici, satellitari, oppure in radiofrequenza, associati alle funzioni telematiche. Se i meccanici sono quelli più tradizionali ed economici, e consentono di bloccare fisicamente pedali, sterzo e ruote, gli antifurti elettronici funzionano grazie alle centraline installate nell’auto. Tra questi ultimi si distinguono i modelli a sirena e gli immobilizer (che impediscono all’auto di mettersi in moto nel momento in cui la chiave codificata viene sfilata dal quadro).
Gli antifurti satellitari sono caratterizzati da un localizzatore GPS e un modulo GSM, che provvede a comunicare ogni movimento dell’auto. Infine la soluzione arrivata recentemente sul mercato abbina la radiofrequenza non schermabile, in grado di rilevare i veicoli anche in luoghi chiusi, e i servizi telematici che rendono la vettura connessa e consentono di trasmettere dati e lanciare altert a distanza. La tecnologia, comunque, continua a svilupparsi: l’ultimo rimedio per bloccare i furti è il KeyJack, un key e card protector, costruito con materiali che si ispirano alla gabbia di faraday, per impedire la clonazione della chiave.
Maurizio Iperti, ad di LoJack Italia, descrive con queste parole l’offerta dei sistemi in grado di tutelare l’auto e il suo driver.
“Non più semplici antifurti, più o meno facilmente arginabili da mani esperte, ma un pacchetto di servizi a portata di smartphone che, grazie a un mix di avanzate tecnologie, garantiscono la protezione e la sicurezza non solo del veicolo, ma anche delle persone che sono a bordo. In tale ottica stiamo per lanciare sul mercato un sistema che, mettendo insieme i punti di forza delle diverse tecnologie, alzerà ulteriormente l’asticella nella costante lotta per la protezione del veicolo”.
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