L’Italia è maglia nera dei furti d’auto nell’UE
L'aumento più significativo ha riguardato nello specifico gli autoveicoli (+11%), ritornati vicini alle 100mila sottrazioni annue, mentre hanno registrato solo un leggero incremento i motoveicoli (+2%).
Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7%. Secondo il dossier”Furti di veicoli 2024”, elaborato da LoJack analizzando i dati del Ministero dell’Interno e report nazionali e internazionali, l’Italia è maglia nera: dal 2013 ad oggi infatti sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli.
Di questi, solo 609mila sono stati ritrovati: gli altri sono finiti su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. Certo, l’Italia è medaglia d’argento, seconda alla Francia, dove i furti stanno registrando una flessione.
Se nella maggior parte dei Paesi Ue infatti i furti annualmente restano sotto i 40 mila casi, nel nostro Paese lo scorso anno si sono registrati 131.679 episodi.
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Le auto più rubate? Praticamente tutte
L’incremento ha toccato praticamente tutte le categorie di veicoli, vetture/SUV, moto/scooter. L’aumento più significativo ha riguardato nello specifico gli autoveicoli (+11%), ritornati vicini alle 100mila sottrazioni annue, mentre hanno registrato solo un leggero incremento i motoveicoli (+2%).
Rimane ben sotto la metà del totale rubato, al 44%, la percentuale di veicoli recuperati e restituiti al legittimo proprietario a seguito del furto.
“I dati relativi al 2023 e ai primi mesi dell’anno in corso certificano e consolidano i segnali registrati negli scorsi anni di recrudescenza del business criminale dei furti di auto – ha osservato Maurizio Iperti, Presidente EMEA LoJack – Un fenomeno che in alcune aree del nostro Paese assume contorni decisamente allarmanti. Solo un intervento rapido ed efficace può ridurre le possibilità che del veicolo si perdano le tracce per sempre. Grazie alla nostra tecnologia e a un team di esperti che supporta sul campo le Forze dell’Ordine nella ricerca, oggi possiamo contare su percentuali di recupero doppie rispetto a quelle del mercato”.
Ladri high-tech
Sempre più frequente l’opera dei ladri con dispositivi hi-tech in grado di agevolare e rendere più rapida e meno vistosa la violazione delle auto di ultima generazione e la loro sottrazione. LoJack stima che oggi oltre 1 sottrazione su 3 di veicoli dotati di sistemi di apertura contactless (con apertura e chiusura dell’abitacolo senza l’inserimento della chiave) venga portato a termine anche grazie all’impiego di device tecnologici, spesso acquistabili online per pochi euro.
Oggi oltre 1 furto di autoveicolo su 5 riguarda i SUV/Crossover, una categoria sempre più attrattiva per questo business sia grazie alla crescente diffusione sul mercato nazionale (e alla conseguente ampia richiesta di pezzi di ricambio), sia grazie all’appeal che questa categoria registra su mercati esteri in cui vengono “piazzati” i mezzi prelevati nel nostro Paese.
Il furto di componenti
Come se non bastasse negli ultimi anni sono sempre più diffusi i furti parziali di specifiche componenti (navigatori satellitari, pneumatici, marmitte/catalizzatori, attuatori della frizione, fari LED, batterie elettriche, etc…), alimentata dalla crisi produttiva e la mancanza di pezzi di ricambio.
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