Deutsche Bank: la tecnologia “fulcro” della gestione del parco auto aziendale
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La gestione del parco auto di Deutsche Bank ha una linea guida principale: la passione. Una passione che guida da oltre un decennio il lavoro di Maria Giovanna Velati, responsabile della flotta della società (500 veicoli circa). “Sono in questa azienda da quasi 40 anni – sottolinea -, lavoro all’Ufficio Acquisti da 15 anni e mi occupo del parco veicoli da 12 anni. Una mansione impegnativa, che svolgo con il prezioso aiuto di un collaboratore esperto”. La flotta è divisa in tre fasce: le vetture date in benefit al management, quelle assegnate in uso promiscuo ai commerciali e quelle pool (circa 200). “Mi piacciono da sempre le auto – aggiunge la manager -: in particolare quelle sportive, ma che siano anche razionali”.
L’AUTO IDEALE
In ottica di gestione parco auto Deutsche Bank e la sua Fleet Manager hanno le idee chiare. “Oggi l’auto aziendale deve avere, come conditio sine qua non, il navigatore e il condizionatore – osserva Maria Giovanna Velati – Credo poi che il noleggio sia di gran lunga la miglior formula esistente al momento, anche perché i player hanno introdotto recentemente tool molto utili per la gestione. Noi, in particolare, insistiamo molto sul tasto della manutenzione: per ottimizzare il tempo, vogliamo che i nostri partner del renting vengano a prendere l’auto da riparare da noi e, poi, la riportino”. In vista del futuro, invece, “chiederei ai noleggiatori di aiutarci anche nel contatto diretto con l’utilizzatore”.
L’IMPORTANZA DEL DIALOGO
Un altro aspetto fondamentale nella strategia della gestione parco auto di Deutsche Bank è il dialogo sul tema dell’auto aziendale. “Il dialogo deve essere costante e giornaliero, soprattutto quando si parla delle fasce alte della car policy. E’ un aspetto necessario” puntualizza Maria Giovanna Velati. Non c’è infine grande differenza tra uomini e donne, quando si tratta di scegliere la vettura aziendale. Lo sottolinea ancora la manager. “L’auto non è più il ‘giocattolino dell’uomo’ – conclude – Oggi c’è molta attenzione e competenza anche da parte delle donne”.
(Un’inchiesta completa sul punto di vista femminile dell’auto aziendale sarà pubblicata sul numero di marzo di Fleet Magazine)