Non il solito guard rail: ecco i sistemi di sicurezza stradale all’avanguardia
Una barriera stradale più o meno efficiente può fare la differenza fra la vita e la morte. Oltre ad attenuare l’urto in caso di incidente, i sistemi di sicurezza smart sono in grado di allertare i soccorsi.
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Barriere laterali o spartitraffico che si illuminano in caso di incidente, protezioni in grado di assorbire l’energia di un veicolo lanciato ai 130 Km/h e, allo stesso tempo, allertare i soccorsi. Esistono, anche se non sono la regola sulle strade italiane.
Nell’ottica dello sviluppo delle smart city diventeranno sempre più importanti e comunicheranno con le smart car (Vehicle-to-Infrastructure), in primo luogo al fine di migliorare la sicurezza stradale. Ne abbiamo parlato con Roberto Impero, AD di SMA Road Safety, azienda casertana molto apprezzata all’estero per la qualità dei suoi prodotti destinati alla sicurezza passiva in strada.
LE BARRIERE DI SICUREZZA STRADALE
Le barriere di sicurezza stradale si distinguono in orizzontali (come i guard rail) e frontali, cioè attenuatori d’urto a protezione di ostacoli fissi o negli svincoli stradali. “Se si va a 50 Km orari contro un ostacolo fisso si perdono le gambe, a 100 si muore”, sintetizza l’Ad Roberto Impero. Per questo è importante che gli attenuatori d’urto in autostrada assorbano l’energia cinetica sprigionata dal veicolo errante fino a 130 km/h.
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I dati Istat in materia, compilati dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, indicano che il costo sociale medio di un singolo decesso per incidente stradale si aggiri attorno a 1 milione e 504mila euro.
Allertano i soccorsi
Oltre alla parte meccanica, è interessante la sua ibridazione con la parte tecnologico-informatica. Geronimo è un unicum nel panorama della sicurezza stradale, grazie al sistema di monitoraggio che allerta autonomamente i soccorsi in caso di impatto. “Cattura anche il video dell’incidente e la targa dei veicoli coinvolti. Così anche un camion che lo danneggia può essere perseguito”, racconta Roberto Impero.
Comunicano con le auto
Sma ha creato anche Andromeda, una barriera laterale dotata di un sistema in grado di rilevare impatti distribuiti e segnalare il pericolo, in tempo reale tramite luci intermittenti, già diversi chilometri prima dell’incidente. Inoltre, consente di rilevare formazioni di code con evidenti vantaggi per la gestione del traffico.
Il sistema di luci a led è stato appositamente studiato per migliorare la visibilità e potrebbe limitare in modo sensibile il rischio di incidenti in presenza di condizioni atmosferiche avverse.
“Sono tecnicamente barriere stradali ma che diventano smart in ottica 4.0, una novità nel panorama delle barriere. Un domani Andromeda incorporerà il sistema Vehicle-to-Infrastructure. Il nostro prodotto ha persino un’applicazione che guida gli istallatori. Questo garantisce che venga messa bene”, spiega l’Ad.
I PERICOLI DEI GUARD-RAIL
Tra le categorie a beneficiare in particolar modo di Andromaca saranno i motociclisti, grazie ai pannelli in PET inseriti ad una distanza minima dal terreno e incorniciati da pali a profilo circolare che garantiscono un livello di sicurezza importante.
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Un vantaggio non scontato, visto che invece di proteggere gli utenti della strada, i guardrail spesso sono un pericolo. Gli automobilisti rischiano l’effetto ariete, con la punta del guardrail che entra nell’automobile. Invece, il motociclista, scivolando sotto il guardrail, rischia gravi lesioni a causa del paletto di sostegno, un ostacolo fisso e molto sottile che crea un terribile effetto ghigliottina.
Ermes
A volte anche il terminale del guardrail è pericoloso, trafigge come una freccia. Spiega Roberto Impero: “I terminali classici uccidono un automobilista a settimana. Al posto della cosiddetta “coda di pesce” o terminale a manina, noi proponiamo il terminale di barriera “Ermes”, con trave collassabile di acciaio che, come lattina di coca cola, quando viene impattato si deforma e assorbe l’urto”.
SMA ROAD SAFETY
SMA Road Safety è un’azienda giovane, che ha aumentato le vendite in Italia del 40% nel 2019. Opera in 36 Paesi in tutto il mondo. I suoi prodotti sono utilizzati lungo l’Eurasia Tunnel di Istanbul, il quarto ponte più lungo del globo in Kuwait, per la riqualificazione delle autostrade in Romania e ancora Grecia, Qatar e altre nazioni che hanno scelto l’impresa italiana per garantire l’incolumità degli automobilisti in transito.