Gli incidenti stradali sono un pericolo anche per l’ambiente
Ancora troppo spesso sentiamo parlare di vittime della strada, ma sono un problema anche per l'ambiente: ecco quali sono i rischi.
In questo articolo
Non si parla mai della pericolosità degli incidenti stradali anche per l’ambiente, se non forse per quelli più catastrofici (abbiamo tutti nella mente le tristi immagini degli animali marini ricoperti di olio nero quando naufraga una petroliera). Ma quanto inquinano gli incidenti stradali?
Si calcola, a tale proposito, che l’inquinamento delle acque superficiali e di falda in Europa sia pari al contenuto di 50 laghi di Como, cui si sommano le svariate tonnellate di rifiuti solidi non biodegradabili (plastiche, vetri, metalli, eccetera). Il dato arriva da uno studio di Sicurezza e Ambiente (2015), società operante proprio nel settore del ripristino stradale post-incidente.
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I rischi ambientali di un incidente stradale
Iniziamo col suddividere i residui lasciati da un incidente sulla strada. Possiamo infatti parlare di “rifiuti stradali evidenti”, che sono prodotti dall’impatto e conseguenze rottura dei mezzi, producendo lamierati, frammenti di vetro, plastiche, tessuti e gomme, a questi si accompagnano i “rifiuti stradali evanescenti”, per la maggior parte liquidi come lubrificanti, carburanti e refrigeranti.
Mentre i rifiuti evidenti restano, almeno nelle loro parti più piccole, molto spesso sulla strada – parliamo di tutto il materiale ben visibile sul ciglio della strada, o oltre lo spartitraffico, evidente soprattutto quando si viaggia a bassa velocità sulle strade extra urbane o sulle autostrade – i prodotti liquidi rischiano di restare sul fondo stradale, in attesa di una dispersione “naturale”, favorita dai transiti veicolari e dalle precipitazioni atmosferiche, o vengono trattati con materiale assorbente (non biodegradabile) che deve essere recuperato e smaltito, quindi anch’esso rifiuto.
Oli e altri inquinanti
Dai dati raccolti nello stesso studio sopra citato, in sei anni di attività su un campione di 180.000 incidenti stradali, l’azienda ha riscontrato che in media vi è stato uno sversamento di circa 1,5 litri nel 50% dei casi, di 4,0 litri nel 30% dei casi e di 7,0 litri nel restante 20%. Un valore compatibile con i dati del Ministero dell’Ambiente (che però considera anche i liquidi non direttamente riconducibili agli incidenti, ma anche quelli volontariamente dispersi) che ha valutato in 8.000.000 di litri la quantità di liquidi inquinanti sversati al suolo a seguito di incidente.
Oltre alla riduzione del coefficiente di aderenza un tratto di strada a causa della presenza di liquidi oleosi, bisogna anche considerare che 1 litro di olio può inquinare 1.000.000 di litri di acqua e rischia di compromettere le falde acquifere e di conseguenza flora e fauna.
Strade ancora più pericolose
C’è anche da parlare del “danno oltre la beffa”: una strada teatro di incidente stradale che abbia prodotti residui (visibili o liquidi) è più spesso sede di nuovi incidenti. Un cane che si morde la cosa perché la permanenza di rifiuti possono rappresentare un’insidia per le vetture in transito. Frenate improvvise, o spazi di fermata del veicolo dopo una frenata di emergenza maggiori, o ancora gomme forate e sbandamenti.
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Incidenti stradali, cosa dice il Codice della Strada sulla pulizia
Ma chi è responsabile della gestione dei rifiuti da incidente stradale? Il Codice della Strada, art. 14, individua negli enti proprietari delle strade i fornitori della manutenzione e la pulizia delle strade (che possono a loro volta appaltare la pulizia a società terze).
C’è un però, per quanto riguarda la responsabilità della dispersione dei rifiuti ci sono due riferimenti normativi: l’Art. 15 del Cds sanziona il conducente che son la propria condotta abbia determinato un incidente e il conseguente deposito di rifiuti o materie di qualsiasi specie, che imbratti e insudici la strada.
Lo stesso fa l’Art. 161 dello stesso codice, sanzionando la condotta di chi, non avendo potuto evitare la caduta o lo spargimento sul piano viabile di materie viscide, infiammabili o comunque atte a creare pericolo o intralcio alla circolazione, non abbia provveduto immediatamente ad adottare le cautele necessarie per rendere sicura la circolazione e libero il transito: il conducente, quindi, è obbligato ad informare l’ente proprietario della strada o le Forze dell’ordine.
Ricapitolando: l’ente proprietario della strada è deve provvedere alla pulizia ordinaria e straordinaria, ma nel caso in cui a insudiciare la strada sia un utente della strada, reo di aver sporcato a seguito di un incidente stradale, dovrà essere sua responsabilità avvisare chi di dovere. Non solo: ancora il Codice della strada, all’Art. 211, prevedere che l’agente accertatore della violazione (dell’Art. 15 di cui sopra) possa infliggere una sanzione accessoria dell’obbligo di ripristino dei luoghi che comprenda la messa a nuovo dei luoghi (ad esempio se si colpisse un muro, questo andrebbe ricostruito) e la loro pulizia.
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