Mazda CX-60 Takumi: 3 motivi per noleggiarla
Un Suv premium, ibrido, dalle dimensioni importanti e curato in ogni singolo dettaglio. La CX-60 è un'auto in grado di incarnare la millenaria esperienza degli artigiani del Sol Levante.
Rigore, precisione e cura per ogni singolo dettaglio. Sono queste le caratteristiche che hanno reso il Giappone una terra famosa anche per la maestria dei suoi artigiani. Nella terra del Sol Levante un artigiano, che sia un falegname, un vasaio o un forgiatore di spade katana, deve infatti affinare le proprie abilità per ben 20 anni prima di ricevere il prestigioso titolo di Takumi.
È proprio all’interno di questa esperienza millenaria che si inserisce la Mazda CX-60. Un Suv premium di segmento D comodo e spazioso, adatto per le famiglie ma anche per i lunghi spostamenti, perfetta quindi anche per un contesto aziendale di noleggio a lungo termine.
Nella sua ultima versione, la CX-60 la maestria della manodopera umana nipponica trova la sua massima espressione nella Takumi, l’allestimento più prestigioso proposto da Mazda e basato sulla creazione di un’ambiente più confortevole e rifinito tanto per il conducente quanto per i passeggeri.
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Dimensioni importanti
Oltre alle sue forme eleganti e rifinite, la cosa che sin dal primo sguardo salta all’occhio della CX-60 sono le sue dimensioni, tutt’altro che lillipuziane. Si tratta infatti di una vettura lunga più di 4,70 m, larga 2,13 m e alta quasi 1,70 m.
Misure che rendono quest’auto un veicolo non adatto a percorrere le vie più strette o trovare parcheggio in città come Roma e Milano senza sudare sette camicie.
Nonostante la sua mole, quasi da Suv americano, la CX-60 è impreziosita da linee molto ricercate, in grado di alternare il suo imponente muso squadrato alle forme morbide che corrono lungo il resto della carrozzeria.
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Interni di pregio
La qualità costruttiva della CX-60 Takumi si riflette anche nei suoi interni. Spazioso, tecnologico e raffinato. Sono queste le parole che meglio descrivono l’abitacolo del D-Suv di casa Mazda.
Quest’ultimo, oltre a vari materiali di pregio, come il legno di acero dei pannelli laterali, la pelle nappa dei sedili e tanti altri tessuti giapponesi a lavorazione unica, è dominato da due elementi in grado di rendere quest’auto un vero e proprio salotto.
Il primo è il tetto panoramico elettrico, in grado di irradiare i tre (ampissimi) sedili posteriori. Il secondo è il grande touchscreen centrale da 12,3 pollici. Questo schermo, comandato da un rotore centrale, è in grado di farci gestire i sistemi di Apple CarPlay, Android Auto ma anche i tanti Adas installati su quest’auto: dal cruise control adattivo al sistema di monitoraggio degli angoli ciechi.
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Un cuore che palpita… Come 250 cavalli!
Sotto (l’enorme) cofano della Mazda CX-60 batte un “cuore” altrettanto grande e molto, molto efficiente. Quest’auto è infatti mossa da un propulsore diesel mild hybrid da 6 cilindri in linea di ultima generazione, in grado di erogare ben 249 cavalli. Tutti loro vengono messi a terra in maniera eccellente dalla trazione integrale.
Questo motore garantisce al D-Suv di Mazda prestazioni in grado di sfiorare quelle di alcune auto sportive. La CX-60 Takumi scatta infatti da 0-100 km/h in 7,4 secondi toccando una velocità massima di 220 km/h. Una potenza che, nonostante le sue quasi due tonnellate, è in grado di attaccarti ai sedili.
Questo allestimento (il top di gamma offerto da Mazda) è anche disponibile anche nella versione più docile da 200 cv. Entrambe le vetture, grazie all’apporto elettrico del sistema mild hybrid, uniscono ottime prestazioni a consumi davvero contenuti: la casa dichiarato soltanto 5,3 litri ogni 100 km nel ciclo WLTP.
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