Test Drive Tesla Model Y: super spaziosa con oltre 500 km di autonomia
351 CV e 507 km di autonomia: non sono tanto le ottime prestazioni, quanto la gestione del flusso energetico e la guidabilità a rendere la Tesla Model Y ancora una delle regine dell'elettrico. Anche perché gode ancora dell'esclusiva rete Supercharger, e di tantissima tecnologia.
In questo articolo
La nuova Tesla Model Y è la quarta vettura della gamma del marchio californiano, per il quale rappresenta il SUV medio-grande. Il pianale su cui sorge, e molte delle componenti, derivano dalla Tesla Model 3, l‘auto più venduta in Europa negli scorsi mesi.
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Rispetto alla berlina, però, lei punta su tanto spazio e comfort, senza rinunciare ovviamente alla tecnologia, da sempre asso nella manica di una Tesla. Ma sarà così funzionante come la Model 3?
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IL DESIGN DELLA NUOVA TESLA MODEL Y
Una delle caratteristiche che bisogna riconoscere a Tesla, è che in poco tempo è riuscita a diventare iconica. Sono convinto, infatti, che chiunque la riconoscerebbe anche senza specificare il suo marchio.
Al pari delle altre, quindi, la Model Y si distingue per linee pulite, tendenzialmente morbide e secondo quel minimalismo che ha poi letteralmente lanciato una moda. Al frontale il legame con la Model 3 è evidente, dove a parte i fari regolari, il logo dell’azienda e la piccola griglia inferiore, non ci sono altre “sporcature”.
Dall’esterno si notano l’ampio parabrezza e l’altrettanto ampia linea dei finestrini che portano molta luminosità all’interno. Di profilo spicca la sua accentuata natura Coupé, con le maniglie integrate alle portiere, mentre al posteriore, i fari sono subito riconoscibili perché allineati al resto della gamma, mentre il paraurti è rinforzato per un tono di muscolosità.
Per quanto riguarda le colorazioni, anche in questo si riconosce la natura Tesla: la nostra versione è in Bianco Perla Micalizzato, il colore di serie, mentre come optional ci sono altre 4 tinte: nero, grigio e blu al costo di 1.200 euro, fino al rosso da 2.200.
Optional, sempre da 2.200 euro, sono anche i cerchi da 20 pollici in nero opaco che fanno molta scena. Ma la nostra vettura monta quelli di serie, da 19 pollici e in lega argentata. Fortunatamente, rispetto alla Model X, la Model Y perde le portiere posteriori ad ali di falco, molto scenografiche ma un po’ scomode nei parcheggi stretti.
Per il resto, è una Tesla al 100%, con tutta la tecnologia a cominciare dall’apertura tramite card NFC.
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INTERNI
Tesla ha lanciato un trend anche per quanto riguarda gli interni, anch’essi all’insegna del minimalismo dal momento che la plancia è priva di qualsiasi cosa.
Tutto si concentra nel grande display “fluttuante” centrale, molto grande da 15 pollici, e che è ancora indubbiamente il più reattivo in tutto il panorama automobilistico. Ammetto che bisogna farci l’abitudine, soprattutto se come il sottoscritto preferite avere qualche pulsante fisico, quantomeno per il clima.
All’anteriore ci sono due portabicchieri, e un certo numero di vani porta-oggetto. Il bracciolo centrale in pelle è decisamente confortevole, e nasconde a sua volta una vasca per riporre oggetti anche abbastanza grandi.
Come detto, gli ampi vetri rendono l’abitacolo molto luminoso, a maggior ragione se si sceglie la pelle bianca con contrasti neri (optional da 1.200€). Tanto lo spazio per le gambe e per la testa, anche per chi come me supera il metro e novanta; e anche al posteriore, perché la linea del tetto comincia a scendere a partire dal bagagliaio, che parte da ben 971 litri di capacità minima, per arrivare a oltre 2.000 abbattendo i sedili posteriori 60/40.
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TECNOLOGIA AL TOP
La Tesla Model Y porta con sé tutte le ultime novità high tech dell’azienda californiana, a cominciare dalla possibilità di poterci guardare i film su Netflix, e anche a quella di poter giocare, sfruttando sempre il grande display centrale, ma anche l’impianto hi-fi di serie. Entrambe le cose, ovviamente, ad auto spenta.
Tuttavia, parlare solo del comparto multimediale sarebbe riduttivo, visto quanto la vettura ha da offrire. È presente infatti una eSim, che la mantiene connessa a internet e le permette quindi di ricevere gli aggiornamenti OTA per correggere eventuali problemi al software, ma anche per acquistare altre funzionalità.
Incluso nell’acquisto è il sempre ottimo Tesla Autopilot, che mette insieme angolo cieco, cruise control adattivo con stop&go, centraggio in corsia, mantenimento di distanza e tanto altro. Ma optional, forse must have su una Tesla, è l’Autopilot Avanzato che aggiunge la guida automatica nelle rampe d’ingresso e uscita delle autostrade, nei sorpassi e nei cambi di corsia. E, infine, anche le funzioni di parcheggio automatico eSummon, ovvero quando l’auto entra ed esce dai parcheggi da sola, sempre comandata dallo smartphone.
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LO SMARTPHONE COME CENTRO DI CONTROLLO
È lo smartphone il fulcro centrale della Tesla, da cui poter acquistare nuove funzionalità, gestire l’auto da remoto, e programmare i viaggi.
L’app infatti non solo ci dice la fattibilità del percorso, includendo nelle tempistiche anche le eventuali ricariche ai Supercharger, ma grazie al suo algoritmo ci dice anche quanto risparmiamo guidando con lei anziché con un’auto termica.
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NUOVA TESLA MODEL Y: GUIDA ELETTRICA AI MASSIMI LIVELLI
Che piaccia o meno, Tesla è ancora la “regina” delle auto elettriche, perché di tutte quelle che ho provato – e sono ormai tante – è quella in grado di gestire meglio il flusso energetico, di confermarsi una vera viaggiatrice, e questo sia grazie a tutte le funzionalità di programmazione del viaggio che ho detto prima, sia proprio alla dinamica di guida.
Ora, non nego che rispetto alla Model 3, qui il peso maggiore si sente, ma comunque anche questo SUV è veloce, agile e divertente da guidare.
La versione della nuova Tesla Model Y da me provata è la Long Range, l’unica per ora disponibile, con motore da 351 CV e batteria da 75 kWh per un’autonomia dichiarata di 507 km, poi sappiamo che i dati reali sono molto influenzati sia da come guidiamo, sia dal percorso più gettonato.
Ad ogni modo, non mi è difficile capire perché molti di coloro che hanno scelto Tesla sono contenti. Ho conosciuto uno di loro che per lavoro viaggia in lungo e in largo per l’Italia diciamo centro-settentrionale, e riesce a farlo benissimo anche con lei.
I due motori garantiscono una spinta eccellente, anzi nel traffico urbano bisogna stare un po’ attenti e per questo è preferibile la modalità comfort, perché addolcisce la risposta dell’acceleratore; mentre molto sportivo è anche lo sterzo precisissimo e diretto.
Unica cosa da tenere bene in mente non è tanto un difetto della Model Y, ma una caratteristica del tipo di auto, ovvero la visibilità posteriore un po’ scarsa per via della forma coupé.
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LA RICARICA
Altro punto di forza della nuova Tesla Model Y è la velocità di ricarica. Con una batteria così grande, la ricarica a un comune impianto domestico da 3,5 kW è sconsigliata in quanto richiede tempi molto lunghi.
Ma lei supporta fino a 250 kW di potenza alle colonnine in corrente continua, con tempistiche piuttosto brevi che arrivano anche a 15-20 minuti. In alternata, invece, si ferma a 11 kW.
Non dimentichiamoci, poi, il vero “Plus” di una Tesla: l’accesso esclusivo, almeno al momento, ai Supercharger, che sono piuttosto diffusi e che abbassano il rischio di trovarli occupati da qualcun altro.
PREZZI E CANONI DI NOLEGGIO DELLA NUOVA TESLA MODEL Y
Nuova Tesla Model Y ha un prezzo che parte da 60.990 euro per la Long Range che abbiamo guidato noi, per ora l’unica disponibile. Aggiungendo tutti gli optional presenti sul nostro modello si arriva a 69.170 euro.
Il noleggio 48 mesi o 15.000 km l’anno ha invece un canone di 645 euro al mese + IVA con anticipo del 10%.
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