Nuova Volvo XC70: c’è un altro modo di essere ibrida plug-in, senza vincoli di ricarica

Il motore termico nel ruolo di range extender carica la batteria e il suv - con una sigla ripresa dal passato - percorre fino a 200 km. Un progetto pensato per la Cina che guarda anche altrove
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Per una Volvo EX60 che sarà il prossimo progetto globale ed elettrico, c’è una Volvo XC70 destinata – almeno inizialmente – a essere un suv specifico per il mercato cinese. La tipologia di motorizzazione, tuttavia, lascia le porte aperte a una commercializzazione anche su altri mercati.
Cos’è di “speciale”? L’essere un’auto a trazione elettrica ma con un motore termico impiegato per caricare la batteria. È una range extended la nuova XC70. Con un particolare ulteriore, ovvero, la possibilità di essere ricaricata anche alla colonnina.
NUOVA VOLVO XC70
I primi dettagli diffusi da Volvo orientano sulle scelte di stile, molto interessanti e con particolari ripresi dal design applicato ai recenti modelli elettrici. Sarà un modello progettato sull’architettura SMA – Scalable Modular Architecture e caratterizzato da un’autonomia in elettrico pari a 200 chilometri nel ciclo CLTC. Un valore destinato a essere inferiore se misurato nel ciclo WLTP, in un’ottica di commercializzazione europea. Potrebbe attestarsi intorno ai 150 chilometri.
IL RANGE EXTENDER UN’ALTERNATIVA ALL’ELETTRICO
“La XC70 segna il nostro ingresso strategico nel segmento dei modelli ibridi plug-in range-extended, un ponte ideale verso la piena elettrificazione”, le parole di Hakan Samuelsson, a.d. Volvo. “Ci permette di mantenere e sviluppare un portafoglio di prodotti equilibrato, mentre offriamo un’alternativa molto attraente ai clienti che non sono ancora pronti per le auto full electric. È anche un esempio di regionalizzazione, con il quale ci adagiamo alle esigenze del mercato locale”.
QUALE MOTORE AVRÀ?
La sigla XC70 non è inedita per Volvo, che tra il 1998 e il 2016 propose un modello inizialmente ispirato al mondo crossover, quando ancora erano varianti di carrozzeria derivate dalle station wagon (la V70). Il posizionamento della nuova generazione sarà nel segmento D, poco oltre i 4,70 metri di lunghezza dell’attuale Volvo XC60. Modello quest’ultimo che, in Europa, propone ben 2 motorizzazioni ibride plug-in classiche, da 82 km di autonomia in elettrico.
Sono tutte da scoprire le soluzioni tecniche, a cominciare dall’abbinamento al motore termico dei motori elettrici di trazione. Sarà un’unità motrice di casa Geely, potrebbe essere un motore 1.5 o – più probabile, visto il profilo premium di Volvo – 2 litri, frutto dello sviluppo condotto da Horse Powertrain, divisione partecipata da Geely e con importanti soluzioni tecniche in arrivo sia sui motori ibridi che nel loro funzionamento quale range extender.
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