Verso la guida autonoma: abbiamo provato il Pilot Assist Volvo
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“Il Pilot Assist Volvo non è la guida autonoma”. Michele Crisci, presidente di Volvo Italia è molto chiaro: “La guida autonoma, ad oggi, non esiste”.
Il Pilot Assist è una modalità di guida assistita che va però verso quella direzione: la guida autonoma. La distinzione è importante, perché evidenzia come il ruolo del guidatore sia ancora fondamentale.
LA NOSTRA PROVA DEL PILOT ASSIST VOLVO
Abbiamo provato il Pilot Assist Volvo testando le nuove Volvo V90 e S90 nelle strade di Puglia, dove si è tenuta la presentazione alla stampa italiana delle due ammiraglie della Casa Svedese. La sensazione è quella di un Cruise Control adattivo molto potenziato, che integra tutti i sistemi di assistenza alla guida. Il Pilot Assist è presente su tutte le auto della famiglia “90”. Per inserirlo è sufficiente inserirlo con un comando al volante, dopo avere già stabilito la velocità di marcia desiderata con il Cruise Control. Nella parte bassa del contachilometri (e sull’head-up display) compare il simbolo di un volante: grigio se il dispositivo è disattivo, verde se è attivo, arancione se sta per disattivarsi.
MANI SUL VOLANTE
La modalità di guida assistita – e non autonoma – funziona solo tenendo le mani sul volante. In realtà, è sufficiente un dito: quanto basta al sistema per sapere di non avere perso il contatto con il driver. Se le mani non sono al volante, dopo qualche secondo e qualche segno di protesta (il volante si colora di arancione) il Pilot Assist si disattiva.
DOVE USARLO
Il dispositivo funziona su tutte le strade con segnaletica orizzontale ben marcata e arriva fino ai 130 km orari. Questo significa che l’ambiente ideale dove provarlo è l’autostrada. Inserendo il Pilot Assist, l’auto “prende il controllo”: il volante segue le linee della carreggiata (per questo se la segnaletica orizzontale è insufficiente non va usato), rispetta la velocità di crociera e frena in caso di ostacolo.
Cosa manca perché sia davvero un sistema di guida autonoma? Innanzi tutto il Pilot Assist non si adatta autonomamente ai limiti di velocità. Se, ad esempio, in autostrada troviamo rallentamenti causa lavori, il Pilot Assist non è in grado di leggerli. Per questo la vigilanza umana è fondamentale. Inoltre non supera le altre vetture e non è in grado di fare le rotonde.
IL SOGNO DI VOLVO
“Noi abbiamo sempre lavorato nella direzione della guida autonoma, per noi non è una moda del momento”, ha sottolineato Crisci nel corso della presentazione delle nuove V90 e S90, ricordando tutti gli sforzi e gli esperimenti che sta facendo la Casa. Tenendo però sempre a mente il “primo comandamento” di Volvo, la sicurezza: “Il nostro sogno? Quando le macchine non si scontreranno più si potranno costruire in fibra di carbonio, invece che in acciaio, e così andremo in elettrico a 200 chilometri all’ora con tutta l’autonomia che vogliamo”.