Porsche Vision 357 Speedster, il miglior modo di festeggiare un compleanno
Affascinante come solo le speedster ispirate ai progetti da corsa sanno esserlo, Porsche rilancia i festeggiamenti per i 75 anni di storia del marchio e affianca la proposta Speedster alla 357 Coupé. Due configurazioni che rimandano alla Porsche 356 del 1948
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Millenovecentoquarantotto, coupé e cabriolet: Porsche 956 è la prima auto di serie del Cavallino di Stoccarda. Settantacinque anni dopo, al Festival di Goodwood, per rendere omaggio alla storia del marchio e richiamare quel modello lontano, ecco Porsche Vision 357 Speedster. Concept come lo è stata, pochi mesi fa, la novità 357 Coupé.
PORSCHE VISION 357 SPEEDSTER
Diversa lo è perché elimina il superfluo, a partire dal tetto e riducendo finanché l’altezza del parabrezza. Essenziale e dedicata ai puristi, così Porsche riassume l’esercizio 357 Speedster. Il risultato è radicalmente diverso dalla Coupé, se possibile è molto più affascinante per come le forme dei lamierati fasciano l’abitacolo. E’ un’idea monoposto, con un sedile in CFRP fisso nell’installazione al pavimento, così le regolazioni avvengono su pedaliera e volante.
Resterà un concept unico, elettrico con i cavalli della Porsche Mission R, ovvero, un sistema da 1.088 cavalli. Però, più della potenza, conta l’integrazione stilistica e funzionale. I colori accostano tonalità di grigio differenti (Marble Grey e il Grivelo Grey metallizzato, completati dai particolari in blu Miami), riprese sui cerchi da 20 pollici in magnesio e monodado di serraggio. Il design simil-lenticolare è un vantaggio anche per l’aerodinamica. I gruppi ottici, particolare che accomuna Porsche Vision 357 Speedster alla Coupé, quasi filtrano attraverso la carrozzeria, tale è l’integrazione.
INTERNI PURI E DA CORSA
Il concept nasce sulla scocca della Porsche 718 GT4 Clubsport e, a bordo, l’architettura dell’abitacolo è totalmente in fibra di carbonio. La strumentazione? Appena un pannello trasparente, dietro al volante. Alla destra del sedile di guida, infine, un tendalino che, all’occorrenza diventa una copertura di fortuna per proteggere il cockpit.
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