Primo Contatto BMW i4: la “meno potente” è la mia preferita
Spaventa perché potente, spaventa perché è silenziosa. BMW i4 mette a tacere chi non crede che le elettriche possano essere auto prestazionali ed emozionanti, dando prova di una dinamica di guida eccellente e divertente, sia nella eDrive 40 con trazione posteriore e 340 CV, sia nella M50 con trazione integrale e due motori elettrici da 544 CV, mentre l'autonomia arriva a 590 km per uscire, e non di poco, dalla città.
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Fa un po’ sorridere considerare “meno potente” una vettura con 340 CV di potenza, ma in effetti ha meno potenza della M50 che di CV ne ha 544. In ogni caso, la nuova BMW i4, in entrambe le sue versioni, si posiziona strategicamente nella parte centrale della gamma BMW, riproducendo e anzi evolvendo il tipico piacere di guida dell’elica.
Mi sono divertito molto alla guida di BMW i4, in tutte e due le sue versioni. Ma alla fine sono giunto alla conclusione che, almeno io, preferisco rinunciare a un motore elettrico e alla trazione integrale, mantenendo comunque prestazioni e velocità, e con un pizzico di comfort in più.
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IL DESIGN DI BMW I4
Era un po’ che non provavo una berlina con una guida così bassa, quindi vedendola ho provato quell’effetto wow come se fosse la prima volta di fronte a un’auto sportiva dal design ricercato. Perché lei ricercata lo è, e quello che i progettisti hanno ricercato, perdonate il continuo gioco di parole, è il più basso coefficiente aerodinamico possibile.
BMW i4 riprende in toto le linee e la carrozzeria della BMW Serie 4 Gran Coupé, dalla cui piattaforma deriva, e come la sorella unisce il comfort della berlina e la sinuosità di una coupé. Il cofano è quindi molto allungato, qui per contenere il sofisticato gruppo propulsore della quinta generazione elettrica di BMW; la coda corta, in modo da generare un profilo slanciato.
All’anteriore impossibile non notare il grande doppio rene che tanto continua a far parlare di sé, qui ovviamente chiuso perché non funge da griglia, ma secondo me meglio integrato con il muso sottile e largo, rispetto alla verticalità voluta da BMW iX (qui la nostra prova).
Il posteriore è la parte che preferisco, con i fari larghi che si inspessiscono man mano che si allontanano dal centro. In generale l’aspetto è molto muscoloso, squadrato, seppur con qualche accenno morbido. Ci sono poi dettagli che la rendono subito riconoscibile come i4 e non come Serie 4: per esempio, i fari anteriori hanno elementi in blu elettrico, come lo è anche il logo dell’elica, e dettagli sotto le portiere e nei paraurti, così come negli interni.
Aerodinamici anche i cerchi, di serie da 18 pollici ma disponibili optional anche da 19 e 20, con peso ridotto del 13%.
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INTERNI
Gli interni evolvono la classica impostazione BMW, con chiara ispirazione iX. C’è qui il doppio display curvo con BMW Operating System 8 e tutte le funzionalità tecnologiche viste sull’ammiraglia elettrica del marchio, anche qui con effetto sospeso ma forse meno appariscente.
Gli interni sono infatti più tradizionali, seppur questo non significhi meno attenzione ai dettagli: per i sedili è disponibile la pelle, se non addirittura l’Alcantara per un tocco alternativo e ancora più premium. Al centro il tunnel centrale, con USB di tipo A (cosa che mi ha colpito, mi aspettavo un Type-C) e la base per la ricarica wireless dello smartphone.
La seduta è molto buona davanti, con il sedile e il volante, dall’ottima impugnatura, che si possono regolare in profondità e altezza. Dietro la forma chiede qualche sacrificio in più, soprattutto a chi supera 1,80 di altezza, anche se comunque rimane un’ottima auto su cui viaggiare.
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BMW I4: FA PAURA DA QUANTO È SILENZIOSA!
La BMW i4 è un’auto silenziosa. Non solo perché è elettrica, ma per come è progettata: salendo alle alte velocità, il fruscio aerodinamico è davvero poco percettibile, a fronte di un ambiente interno la cui insonorizzazione ha pochi eguali. Un dato eccellente, che chi percorre centinaia di km al giorno, o comunque viaggia molto spesso apprezzerà – e questo è uguale su entrambe le versioni.
Altro punto a favore: le sospensioni. La BMW i4 assorbe le buche, persino quelle di Roma, in modo egregio: niente sbalzi, niente tentennamenti, nulla di tutto questo. Rimane stabile dov’è, e affronta il dislivello con prontezza e dolcezza, sicura di sé. E anche questo è particolarmente apprezzabile, su più fronti.
BMW i4 spaventa nella sua silenziosità, e spaventa per le sue prestazioni. E in questo, come anticipavo, ammetto di essermi divertito di più sulla i4 eDrive 40, quella meno pompata ma che comunque ha 340 CV, 430 N/m di coppia dati da un solo motore elettrico a trazione posteriore.
Grazie alla tecnologia usata da BMW nella progettazione delle batterie – il marchio, lo ricordiamo, ingegnerizza da solo sia il propulsore che l’accumulatore – il peso della eDrive 40 non è aumentato tanto rispetto alla versione termica, ma quel che importa è che non si sente.
L’auto è filante, fende l’aria molto veloce. Dispone di tre modalità di guida (Eco Pro, Comfort, Sport) fortunatamente attivabili da pulsanti fisici sul tunnel centrale, la prima ovviamente pensata per massimizzare l’autonomia, l’ultima per le prestazioni. E in sport si apprezza lo scatto, la trasformazione che la vede passare da tranquilla vettura da viaggio a mostro di velocità, con la sua accelerazione 0-100 in 5,7 secondi, i freni ben ingegnerizzati e istantanei, lo sterzo preciso.
Tutto questo ovviamente si ritrova sulla più potente M50, che con i suoi 544 CV di potenza dati da due motori elettrici, 795 N/m di coppia massima e accelerazione 0-100 in 3,9 secondi è a tutti gli effetti un’auto sportiva. Uno scatto che certamente spaventa in sport, e fa volare oggetti dietro se non si tengono bene, ma certo si avverte anche il leggero aumento di peso dovuto al secondo motore. Inoltre, i sedili della M50 sono più rigidi, proprio perché sportivi.
Ma ciò non toglie che queste due versioni rendono la BMW i4 una berlina elettrica che ha poche rivali sul mercato.
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AUTONOMIA E RICARICA
Come detto, la BMW i4 eDrive 40 è quella con più autonomia: dichiara infatti 590 km di percorrenza con una singola carica, e anche per questo – oltre ai consumi inferiori – è la più indicata per le flotte.
Entrambe le vetture sono potenti anche nella ricarica, che supportano in corrente continua fino a 205 kW. Ciò significa che la i4 può recuperare l’80% di ricarica in circa 30 minuti alle colonnine più potenti come le Ionity o le Free To X.
Driver e aziende sono accompagnati anche dal servizio BMW Charging, che con un solo abbonamento – se ne possono scegliere diversi – dà accesso a tariffe agevolate a oltre 200.000 colonnine in Europa, tra cui anche Ionity di cui, del resto, BMW è finanziatore.
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PREZZI
Nel mercato Italia, BMW i4 parte da 60.900 euro per la eDrive 40 e da 73.900 per la BMW i4 M50, ed è disponibile dal mese di marzo 2022.
I canoni di noleggio saranno resi noti nelle prossime settimane.
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