Il razionamento dell’energia avrà impatto sulla ricarica auto?
Quante ore ci vorrebbero per fare il pieno alla mia auto elettrica, con ricarica domestica, nel bel mezzo del razionamento dell'energia? Troppo, ma questa potrebbe diventare realtà per molti automobilisti tra pochi mesi.
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Lo abbiamo sentito dire più volte: se in autunno la situazione geopolitica – e le sue dirette conseguenze sull’approvvigionamento di gas e, quindi, energetico – non dovesse cambiare, ci troveremmo a dover dare un taglio al consumo di corrente elettrica, ma non solo. Stiamo parlando della possibilità, non così peregrina, di un razionamento dell’energia.
Ad un mese proprio dall’inizio dell’autunno la situazione non promette bene: l’idea del premier uscente e del suo esecutivo sembra essere quella di lasciare al nuovo Governo l’iniziativa sul fronte gas. Un grosso problema dal momento che, con le elezioni il 25 settembre, prima della fine dell’anno non potremo avere una nuova squadra politica pronta ad agire. Il governo uscente quindi si riserva la possibilità di reintervenire per decreto, ma cosa potrebbe fare?
RAZIONAMENTO DELL’ENERGIA, COSA SIGNIFICA?
Il Governo, nuovo o vecchio che sia, potrebbe percorrere la strada, già battuta da alcuni Paesi europei, del piano di razionamento, con conseguenze anche drastiche.
In primo luogo, i termosifoni dovrebbero abbassarsi, due gradi circa, con un’orario ridotto di funzionamento. Anche i Comuni dovrebbero optare per una riduzione dell’illuminazione pubblica (circa il 40% in meno, Belluno è già all’opera).
L’ultima spiaggia, chiusure anticipate per negozi e uffici, così come per i locali (alle 23), e le industrie più energivore dovrebbero dare un taglio alle produzioni. Un altro settore sensibile alla fornitura di energia è, ovviamente, quello dell’auto, ma non parliamo solo di produzione.
RAZIONAMENTO E RICARICA ELETTRICA, SI PUÒ?
Ecoincentivi che, diciamocelo, non hanno dato chissà che spinta al settore, vendite ridotte all’osso e stock di prodotto ancora peggio. Tutto questo nel momento in cui si dovrebbe passare all’auto elettrica, senza energia.
Un razionamento dell’energia per far fronte alla mancanza di gas avrà quindi – di certo – ripercussioni sui veicoli elettrici. Per il momento il parco auto elettrificato è ridotto, è vero, ma ciò vuol dire che subirà un nuovo stop.
E se in Italia, dove la nuova mobilità ha avuto poco appeal, il rischio di restare a piedi sarà comunque reale per molti automobilisti, in Paesi più virtuosi, con un parco circolante alla spina imponente, la possibilità di limitare l’uso di corrente per la ricarica (domestica e pubblica) sarà un disastro.
Leggi Anche: Dove finisce l’automotive senza gas.
RICARICA PUBBLICA O WALL BOX?
Il razionamento getta nuova luce sul problema della ricarica domestica e pubblica. Oggi, infatti, con una rete di ricarica pubblica discontinua e poco efficiente, molti se possono scelgono la wall box. Un’affannosa modalità di ricarica, diciamocelo, tra problemi condominiali, autorizzazioni difficili da ottenere e potenza di ricarica.
Ma se l’accumulatore per la ricarica dell’auto esige diverse decine di kWh, con il razionamento dell’energia domestica, probabilmente nelle ore notturne, come già questa estate abbiamo visto per l’acqua, dove ricaricheremo l’auto? Alla colonnina, se c’è, purché funzioni, ovvio.
33 ORE PER RICARICARE L’AUTO
Facendo due calcoli, l‘utenza domestica generalmente è da 3,3 kW, il che significa che per ricaricare un’auto elettrica con batteria da 50 kWh ci vogliono oltre 16 ore (50/3). Ovviamente nessuno arriva con la batteria allo 0%, quindi ipotizziamo di ricaricare dal 50 al 100 percento: 8 ore, già poco realistiche. Oggi, i proprietari di auto elettriche lo sanno, i tempi sono molto condizionati, per esempio, dallo sfruttamento della rete: più utenti sono attivi, inferiore sarà la potenza.
Ipotizziamo che al naturale rallentamento si aggiunga una riduzione della capacità – diciamo a 2 kW – con diverse utenze collegate, arriviamo quindi a 1,5 kW. Per ricaricare la nostra auto ci vorrebbero 33 ore per una ricarica completa (50/1,5), circa 17 ore per una ricarica completa.
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