Test Drive Hyundai Tucson: dal mild al PHEV, tutti i tipi di elettrificazione
Design moderno, che guarda al futuro, tanta potenza e tanta versatilità: è la Hyundai Tucson Plug-in Hybrid, la versione del SUV compatto tra i più amati in Italia con l'elettrificazione più alta, che offre potenza di 265 CV e oltre 50 km di autonomia in full electric.
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Il passaggio ai motori elettrici non è semplice, e lo è ancora meno per le aziende. I diversi dipendenti hanno diverse esigenze, tra chi guida solo in città, chi macina km, chi invece fa un mix tra le due attività.
Costruttori come Hyundai cercano di venire incontro a queste esigenze, grazie a una gamma elettrificata che comprende tutte le tipologie di elettrificazione, dal mild hybrid al full hybrid, oltre a full electric e fuel cell a idrogeno.
Dal momento che noi abbiamo bisogno sia di muoverci all’interno di Milano, sia di uscire per andare verso l’alta Brianza, anche su terreni accidentati. Per questo abbiamo scelto la Hyundai Tucson nella sua variante plug-in hybrid, che non è solo la Tucson più elettrificata ma anche la più potente.
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IL DESIGN DELLA HYUNDAI TUCSON
Esteticamente non c’è nulla di diverso dalla Tucson full hybrid che abbiamo provato un po’ di tempo fa. La vettura è stata tra le prime vetture a debuttare con il nuovo corso stilistico Sensous Sportiness, caratterizzato da linee movimentate, scolpite e muscolose, e un aspetto in generale dinamico.
Su tutto si fa notare il particolarissimo frontale, con i gruppi ottici e la griglia che costituiscono un unico elemento molto d’impatto, chiamato Parametric Hidden Lights.
Di profilo, una fiancata ricca di bombature e nervature, mentre al posteriore non si perde l’elemento futuristico grazie al gruppo ottico caratterizzato da una linea a LED da cui partono quattro piccole linee LED oblique.
INTERNI
Il design non si perde nemmeno all’interno, dove la Tucson fa un salto di qualità, con interni minimal ma, ovviamente, tecnologici.
Abbiamo quindi rivestimenti in ecopelle, un primo schermo che sostituisce il cruscotto in alta definizione, e il secondo perfettamente integrato in plancia, fluido e sempre visibile.
La ricercatezza si vede dalla linea cromata continua, che include le bocchette dell’aria che servono anche per il ricambio d’aria volto a mantenere l’ambiente sempre fresco e pulito.
Grande la comodità, per tutti avanti e dietro, e tanti i vani porta-oggetti che denotano la sua grande praticità. Bene anche il bagagliaio che parte da 558 litri di capacità minima.
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HYUNDAI TUCSON PHEV: LA GUIDA IN CITTÀ
Si è detto che la Hyundai Tucson Plug-in Hybrid è la più potente della gamma: un sistema che eroga in totale 265 CV e 350 N/m di coppia, di cui circa 90 dati dal motore elettrico che si abbina a un pacco batteria da 13,8 kWh per un’autonomia a zero emissioni di 50 km su ciclo WLTP.
Un’autonomia più che sufficiente per gli spostamenti urbani, anche grazie alle proprietà dell’elettrico tra cui la frenata rigenerativa che riduce di molto i consumi, e questo anche ora che le temperature stanno salendo visto che l’aria condizionata, al contrario di quanto si pensi, non consuma quasi nulla.
Tra l’altro la Tucson, con i suoi 4,5 metri di lunghezza si presenta come un’auto abbastanza semplice da usare in città, e non è così difficile trovare parcheggio, con però la comodità di un SUV.
Comfort a cui si uniscono le tipiche peculiarità della motorizzazione a batteria, che è silenziosa, scattante, brillante e non dà nessun tipo di problema. E comodità, ormai lo sappiamo, anche a livello fiscale. Non solo per prezzi e canoni di noleggio spesso agevolati; ma anche perché, per esempio, a Milano entra gratuitamente in area C, e può ottenere in alcuni casi il pass per parcheggiare gratis sulle strisce blu.
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MA LA BATTERIA VA MANTENUTA CARICA
Come scriviamo in ogni test drive di una plug-in, questo tipo di vettura richiede un cambio di mentalità per essere utilizzata al meglio, e per ottenere valori di consumi vicini a quelli dichiarati dalla casa. Ciò significa prima di tutto caricare la batteria.
Il vantaggio di una PHEV è che ha una batteria piccola, per cui anche a casa si ricarica in tempi accettabili senza necessariamente dover potenziare l’impianto: bastano 6-8 ore da una normale presa della corrente domestica, basta quindi metterla in carica quando si torna a casa la sera per trovarsela al 100% la mattina dopo.
Comunque, chi avesse necessità può ovviamene caricare alle colonnine pubbliche fino a 22 kW. La Tucson è infatti dotata di presa Type 2, e di caricatore di bordo da 7,2 kW.
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ANCHE OFFROAD
Detto questo, possiamo lasciare Milano e prendere la tangenziale. Il plug-in hybrid mantiene il comfort di viaggio della Tucson, che avevo già elogiato nella versione full hybrid.
Qui, però, il cambio automatico a 6 rapporti è gestito dal sistema shift-by-wire e dalla trazione integrale HTRAC che è di serie.
Il sistema è mantenuto sempre efficiente grazie all’Active Air Flap che regola l’ingresso dell’aria in base alla temperatura del liquido di raffreddamento del motore, della velocità di marcia e altri fattori, con l’obiettivo secondo me centrato, e questo anche grazie al design, di minimizzare l’attrito dell’aria e massimizzare l’efficienza del veicolo, in modo da ridurre i consumi che qui si attestano, senza spingere sul pedale e con la batteria carica, tra i 2 e i 4 litri ogni 100 km.
265 CV sono anche molto divertenti, e brillanti, e tra l’altro in autostrada o comunque a queste velocità non ci sono problemi in termini di ripresa.
Lato offroad, la Tucson non è un’auto da fuoristrada spinto ma ha comunque il suo perché su terreni impervi, grazie al 4WD Htrac. Si tratta di un sistema in grado di distribuire in modo variabile la potenza tra le ruote anteriori e posteriori, a seconda delle condizioni di trazione e di guida, mentre il selettore Terrain Mode ottimizza potenza, coppia e frenata a seconda della condizione stradale selezionata dal guidatore.
Un’optional imprescindibile per chi ama uscire dall’asfalto sono le Sospensioni a Controllo Elettronico disponibili sulla N Line, che sfruttano una tecnologia di ammortizzazione adattiva, così da offrire una guida versatile.
Il sistema si adatta alle diverse situazioni e preferenze di guida, e gestisce automaticamente e in maniera continuativa gli ammortizzatori del veicolo per massimizzare il comfort e la performance di guida.
Inoltre, conducenti possono regolare la taratura di ECS e sterzo selezionando tra le modalità Eco o Sport. Queste funzionalità contribuiscono a rendere la guida di questo potente SUV ancora più divertente.
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SICUREZZA
Non mancano gli ADAS, che portano la Tucson ai vertici della categoria. Tra tante altre funzionalità, il Remote Smart Parking Assist permette all’auto di parcheggiarsi da sola, per una maggiore tranquillità nelle manovre più complesse.
L’Highway Driving Assist mantiene l’auto al centro della propria corsia, adattando inoltre la velocità di marcia in base ai dati di navigazione e al traffico circostante, ad esempio decelerando in vista di curve in autostrada.
Il Parking Collision-avoidance Assist, disponibile esclusivamente su Tucson Plug-in Hybrid, aiuta a prevenire le collisioni con ostacoli durante la retromarcia, emettendo segnali sonori e visivi e azionando automaticamente i freni quando necessario.
PREZZI
Hyundai Tucson Plug-in Hybrid parte da 45.400 euro per l’allestimento XLine, che gode già di fari full LED, cerchi in lega da 19 pollici e tutti gli ADAS.
La nostra versione Excellence parte invece da 47.600 euro, e arriva a 52.400 euro aggiungendo i pacchetti Deluxe e Lounge con sedili riscaldati in pelle anteriori e posteriori, tetto panoramico e ADAS avanzati.
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