La seconda vita dell’elettrico con le aste BCA
Costruire e consolidare un solido ciclo di rivendita dell’usato elettrico è indispensabile per la sostenibilità del business. Con l’EV Friday di BCA nasce l’asta dedicata ai veicoli elettrici.
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Le auto ibride ed elettriche affascinano il mercato, flotte aziendali incluse. “In Italia, nonostante i ritardi nello sviluppo di infrastrutture di ricarica, le vendite di auto a zero emissioni continuano a salire, sostenute dagli incentivi”, afferma Barbara Barbieri, Amministratore delegato di BCA Italia.
Si tratta di un cambiamento che inciderà profondamente sulla struttura del mercato. Al Salone di Francoforte 2019, i nuovi modelli più attesi sono quasi tutti ibridi o elettrici. Una svolta necessaria pure per rispettare le nuove normative europee sulle emissioni di CO2.
LO SCENARIO
Anche se i volumi sono ancora contenuti, il mercato si sta muovendo verso l’auto elettrica. Questo non significa solo progettare e lanciare i modelli, ma anche pianificare tutti gli step successivi: modalità di vendita, finanziamento, assistenza tecnica, fornitura di energia e gestione dell’usato.
BCA è scesa in campo con tutta la forza della sua organizzazione internazionale (52 centri in 14 Paesi), mettendo a punto una soluzione integrata per il remarketing delle auto elettriche, che dà un contributo alla costruzione di quello che sarà il “business model” automotive nei prossimi anni.
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BCA: AUTO ELETTRICA USATA ALL’ASTA
La fase operativa del progetto di BCA è iniziata a marzo, con la prima asta dedicata esclusivamente a veicoli 100% elettrici e ibridi plug-in. “In pochi mesi siamo già arrivati a una scadenza settimanale: con l’EV Friday, tutti gli operatori professionali d’Europa possono scegliere tra le 150-200 auto che vengono messe in vendita nel corso di ogni asta”, annuncia Barbieri.
C’è un grande interesse per questa iniziativa, da parte di tutti gli attori, a partire naturalmente dai clienti finali, che guardano all’usato come a un modo più semplice per entrare nel mondo delle emissioni zero.
Il parco elettrico aumenta in tutti i Paesi europei, ma anche gli “early adopters” sanno bene che questo è un mercato ancora in assestamento. Gli automobilisti si accostano all’elettrico con curiosità e interesse, ma anche diffidenza. Non bisogna dimenticare che l’interrogativo “quanto varrà tra tre anni la mia auto usata?” ha sempre un peso importante nella valutazione d’acquisto. Se alla creazione dell’offerta non si affianca un processo strutturato di valorizzazione e rivendita dell’usato, il mercato rischia di avvitarsi su se stesso.
L’IMPATTO NELLE FLOTTE
La composizione delle flotte aziendali è destinata a cambiare, con una percentuale crescente di veicoli elettrici in parco.
“Il problema è: come evitare che questo usato diventi un fattore anomalo nel normale ciclo acquisto/rinnovo? La soluzione che BCA propone è la messa all’asta dell’usato, quindi l’utilizzo di un meccanismo collaudato, trasparente, rapido ed efficiente. E qui noi giochiamo in casa. Come confermano i nostri numeri: più di 5.000 veicoli trattati ogni giorno e oltre 1,4 milioni venduti ogni anno”, evidenzia Barbieri.
I VANTAGGI PER LE FLOTTE
“Grazie alla nostra soluzione dedicata agli EV, le flotte possono acquisire veicoli di tutti i tipi, anche elettrici, sapendo che l’usato non sarà un problema”, spiega Barbara Barbieri. “Mettere in vendita queste auto usate attraverso le aste BCA assicura un rapido ritorno della vettura sul mercato, con minimo immobilizzo del valore. Riducendo la permanenza sui piazzali, l’asta aiuta a contenere i costi di stoccaggio e manutenzione, abbassando anche il rischio di obsolescenza del prodotto”.
Ma non è tutto. “Oltre a favorire una gestione efficiente del parco usato, l’asta è un valido strumento commerciale, in grado di generare ricavi in linea con il valore reale di mercato. La dimensione internazionale delle aste BCA consente una competizione vera sul prezzo tra migliaia di potenziali acquirenti”, sottolinea Barbieri. Il remarketing dell’auto elettrica è già realta.
Costruire e consolidare un solido ciclo di rivendita dell’usato elettrico è indispensabile. Nell’immediato si possono realizzare buoni guadagni e in prospettiva si rafforza l’intero processo di vendita. Non c’è nuovo senza usato: una crescita equilibrata richiede lo sviluppo di entrambi i canali.
“Con le nostre aste – prosegue Barbieri -, contribuiamo a mantenere funzionale e veloce il circuito nuovo/usato, agevolando la circolazione dei prodotti e la “migrazione” dell’usato da Paese a Paese (elementi che sono alla base di un remarketing redditizio). La nostra soluzione per l’usato EV (che è corredata di servizi dedicati come la gestione delle pratiche burocratiche e il trasporto dei veicoli) è una risorsa che mettiamo a disposizione di tutti i professionisti dell’auto, dalle Case, ai concessionari, fino ai trader. Un mercato efficiente crea vantaggi per tutti”.