Audi esclusivamente elettrica, c’è una data: tra legislazione europea e richieste del mercato
A Ingolstadt hanno fissato una data dalla quale la produzione sarà esclusivamente elettrica, in una dismissione progressiva del motore benzina che terrà conto sì delle normative imposte come delle scelte dei clienti
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Un recente report del gruppo Transport & Environment ha “misurato” le ambizioni e i piani concreti dei gruppi automobilistici in materia di transizione verso l’elettrico. Frontiera ritenuta unica, l’elettrificazione a batteria, per abbattere le emissioni di Co2. Così sembra, per molti. Non per tutti, poiché la ricerca e sviluppo mirata alla decarbonizzazione copre anche altri ambiti, che spaziano dagli e-fuels (il parco auto circolante globale è impensabile venga sostituito dall’elettrico) all’idrogeno.
ELETTRICO, EMISSIONI DI CO2 ED EURO 7
Scenari sulla società dell’idrogeno che contemplano altre vie alla già nota proposta di elettrico con fuel cell. Si può immaginare in futuro un’offerta di mobilità, parziale e per alcune tipologie di progetti, con l’idrogeno impiegato quale combustibile dei motori termici? Sì e c’è chi si è tuffato nella ricerca, come Toyota – note le posizioni realistiche di Akyo Toyoda sulle tempistiche e la diffusione di una mobilità esclusivamente elettrica -.
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Sul tavolo dell’Europa, in una partita con le case automobilistiche, da definire entro fine anno, c’è il tema spinoso del futuro ciclo di omologazione Euro 7, la cui entrata in vigore è possibile avvenga tra il 2025 e il 2027. La prima stesura, con le richieste tecniche delineate in sede di Commissione europea, era semplicemente irrealizzabile per i limiti imposti ai motori termici. Tali da decretarne la fine.
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A più miti consigli, il legislatore, è giunto dopo una profonda azione “persuasiva”, tecnica, dell’industria automobilistica, per rivedere su piani realistici l’inasprimento dei limiti alle emissioni carboniose dello standard Euro 7. Resta una sfida enorme, poiché segnerà un inasprimento tra le 5 e 10 volte superiore all’attuale standard di omologazione Euro 6. Vorrà dire, per i costruttori, dover ricorrere a filtri realizzati in materiali molto costosi (spesso metalli pregiati, terre rare), un aggravio che inevitabilmente verrà scaricato sul prezzo del veicolo.
UNA CORSA ACCELERATA DAL LEGISLATORE
La prospettiva normativa è fondamentale per capire le strategie di numerosi gruppi automobilistici in Europa e perché vi sia una differenziazione con altri mercati, dove annunci sul de profundis del motore termico hanno sfumature molto più soft, dove non del tutto inesistenti.
Molte case costruttrici hanno dichiarato la loro strategia sul lungo periodo di abbandonare la produzione di auto con motore termico, è il caso di Volvo e di Audi, per dire di due grandi marchi che andranno a inizio 2030 sul mercato europeo con un’offerta esclusivamente elettrica.
Altri adottano posizioni molto più bilanciate, lo sviluppo dei motori termici proseguirà ancora a lungo e una dismissione competa è immaginata solo dopo il 2040.
Pensare che la via dell’elettrico a batteria possa essere risolutiva del problema delle emissioni carboniose sul fronte della mobilità è di un ottimismo eccessivo. Perché non di sola mobilità su gomma è frutto l’inquinamento da emissioni carboniose. Di certo c’è una spinta fortissima sull’elettrico, un’imposizione dall’alto per dirla con le parole di Carlos Tavares, a.d. Stellantis, riferendosi alle previsioni normative del legislatore europeo.
AUDI DELINEA LA DISMISSIONE DEL TERMICO
In questo scenario, Audi ha rappresentato quella che sarà la propria strategia sul medio-lungo periodo, perché parliamo di un lasso di tempo ampissimo se misurato in “ere automobilistiche”. Primo passaggio intermedio il 2025, medio termine. Poi, il 2033, lungo periodo che vedrà un’offerta di modelli Audi esclusivamente elettrici.
Procedendo con ordine, a Ingolstadt, l’a.d. Markus Duesmann ha confermato le indiscrezioni di stampa che volevano la dismissione progressiva del motore termico dai modelli della casa tedesca. Avverrà a partire dal 2025, quando Audi presenterà un motore termico di nuova generazione, un progetto inedito – peraltro con lo standard Euro 7 che attende all’orizzonte è una necessità – che segnerà l’inizio dell’ultimo ciclo di vita di un’Audi con motore a combustione interna.
IL CICLO VITALE E IL RINNOVAMENTO
Cosa vuol dire? Anzitutto, in un ciclo vitale di prodotto ordinario, su 8 anni, che il modello lanciato sul mercato nel 2025 vi resterà fino al 2033. Sarà allora che l’intera produzione potrà dirsi esclusivamente elettrica. Con un “asterisco”, che riprenderemo a breve.
Tra 2026 e 2033, Audi andrà progressivamente a rinnovare le famiglie di modelli che compongono l’offerta. Importanti progetti arriveranno già prima, con le piattaforme modulari PPE, il progetto Artemis, già dal 2024 l’accelerazione sull’offerta Audi e-tron sarà notevole per modelli in arrivo. Tra 2026 e 2033, il rinnovamento di ciascun modello ancora spinto da un motore termico verrà attuato passando all’elettrico.
VW CON VOLVO AL VERTICE
C’è visione e know-how, architetture e investimenti sulle batterie, fattori che, riprendendo il report di Transport & Environment, “Promises, but no plans”, posizionano il Gruppo Volkswagen – a pari merito con Volvo – in testa all’elenco dei costruttori meglio attrezzati per supportare le ambizioni di elettrificazione con basi reali, tra strategie, visione e strumenti.
“Non credo nel successo dei divieti, credo nel successo della tecnologia e dell’innovazione”, ha commentato Duesmann a margine della presentazione del piano di elettrificazione Audi e dismissione progressiva dei motori termici, alla Berlin Climate Conference. I divieti sono quelli che il legislatore europeo e alcune realtà locali puntano a imporre sulla vendita di nuove auto con un motore a combustione interna, su orizzonti temporali spalmati tra 2030 e 2040. Prospettive.
Poi c’è la tecnica, l’innovazione, investimenti da parte dei costruttori ai quali devono corrispondere anche altri fattori, di realismo: la diffusione delle infrastrutture di ricarica e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per una vera mobilità elettrica verde. Senza considerare il nodo del prezzo d’acquisto, ancora barriera all’accesso per moltissimi automobilisti.
Audi ha sottolineato come le strategie per il mercato cinese saranno differenti, la richiesta di auto con motori termici è attesa anche oltre il 2033, perciò si andrà avanti con un’offerta di prodotto.
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Resta un “asterisco”, legato alla produzione esclusivamente elettrica. Dal 2033, il piano annunciato, ma: “L’esatta tempistica della cessazione del motore a combustione in Audi sarà decisa in definitiva dai clienti e dalla legislazione”.
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