Lancia Flaminia 335 e le altre: tutte le auto del Presidente [VIDEO]
Dalla Fiat 2800 alla Maserati Quattroporte, i Presidenti della Repubblica, dal 1946 a oggi, hanno sempre viaggiato a bordo di eccellenze italiane. Ma l'auto simbolo resta, dal 1961, la Lancia Flaminia presidenziale, prodotta in soli 4 esemplari.
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Come viaggia il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella? Nel “garage” del Quirinale sono parcheggiate auto rigorosamente italiane che ripercorrono la storia dell’industria automobilistica del Paese.
LE AUTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Dal 1946 a oggi sono tante le auto che hanno accompagnato il Presidente, tutte con una loro storia significativa. Ma, prima di procedere in ordine cronologico, è bene dare un’occhiata alla più rappresentativa di tutte: la Lancia Flaminia presidenziale.
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LANCIA FLAMINIA 335 (PRESIDENZIALE)
Nel 1961, il terzo presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ordinò 4 nuove auto per il Quirinale, e per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia volle un modello speciale e rappresentativo di una Nazione nel pieno del suo boom economico: la Lancia Flaminia, presentata due anni prima, e in grado di esprimere prestigio e modernità.
Da allora la Lancia Flaminia è l’auto presidenziale per eccellenza, usata nelle occasioni più prestigiose, dalla visita della Regina Elisabetta a John F. Kennedy.
La Lancia Flaminia tipo 335 (dalla misura del passo) è una piccola serie esclusiva ricavata dalla profonda riprogettazione della Lancia Flaminia, una delle più eleganti ammiraglie in assoluto e un esempio dello stile italiano. Oltre a portare il passo da 287 a 335 cm, le carreggiate furono allargate, operazione che riuscì a rendere ancora più eleganti le forme della Flaminia 335 (o Flaminia limousine).
Il colore della carrozzeria è il caratteristico blu notte, con selleria in pelle Connolly nera. I quattro esemplari hanno un nome, preso dai più belli fra i cavalli purosangue in dotazione ai corazzieri:
- Belfiore
- Belmonte
- Belvedere
- Belsito
Le prime tre sono identiche, caratterizzate dalla carrozzeria cabriolet con la capote in tela rigida, ripiegabile con meccanismo idraulico. Belsito, invece, è in versione “landaulet” con il posto dell’autista coperto da una capote in tela non apribile che non consente il montaggio del grande tetto rigido trasparente.
Nel 2001 le quattro vetture sono state “restaurate” nella carrozzeria e nella meccanica. Ora Belfiore e Belvedere, riportate a nuovo, sono operative e affidate alle Scuderie del Quirinale, le altre sono esposte. Belmonte è ospitata presso il MAUTO di Torino e Belsito presso il Museo Storico della Motorizzazione Militare di Roma.