Come scegliere a quale registro di biciclette iscriversi

In Italia vengono rubate 320.000 bici ogni anno, solo 13.700 vengono denunciate e ancora meno recuperate e restituite. Per questo è utile iscriverle a un apposito registro.
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Il furto della bici non è “solo” un problema per i privati cittadini, ma provoca danni alla mobilità pubblica. Parliamo genericamente di “bici”, ma il discorso si allarga alle e-bike e ai monopattini.
A subire il danno sono sia alle amministrazioni comunali sia le associazioni che vogliono sviluppare la mobilità sostenibile, così come i mobility manager delle aziende che vogliono inserire il bike sharing nei loro servizi.
I REGISTRI DELLE BICICLETTE, COME ORIENTARSI
Il principale modo per ritrovare la bicicletta a seguito di un furto è iscrivere il mezzo in un apposito registro. Difficile, però, orientarsi perché ogni anno ne nascono di nuovi e ne muoiono altrettanti, spesso a livello locale.
La prima regola è proprio questa: diffidare da chi non ha una solida organizzazione alle spalle perché non basta un sito web per fare un registro di biciclette (che sia utile). Ecco una panoramica delle principali realtà italiane.
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REGISTRO ITALIANO BICI
Il Registro italiano bici (EasyTrust S.r.l.) è attivo dal 2006, fra i primi in Europa. Ha circa 800mila bici censite e collabora con 70 amministrazioni comunali.
La bici è marchiata e resa identificabile (il numero di telaio non basta perché spesso non è univoco) tramite un stick adesivo speciale. È l’utente stesso che si occupa di marchiare e registrare la sua bici, il kit può essere inviato via posta il kit o comprato in un negozio di biciclette o anche in alcuni supermercati. La registrazione sul registro è online o telefonica.
È possibile ottenere un certificato digitale di proprietà oppure procedere tramite auto dichiarazione. È attivo un numero verde (consultabile quindi anche da Polizia e Carabinieri).
CICLO REGISTRO
Il Ciclo Registro è un database di biciclette centralizzato, patrocinato da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), realizzato in collaborazione con i comuni e le forze di polizia. È possibile registrare la bici e ricevere un certificato digitale di proprietà.
Il sistema online è basato sul numero di telaio e la bici non è marchiata in altro modo.
REGISTRO DIGITALE DI SARA ASSICURAZIONI
Il mondo delle assicurazioni è interessato al mondo dei registri di biciclette, anche per spingere i propri prodotti (e potrebbe non essere affatto una cattiva idea assicurarsi per Furto e Responsabilità Civile).
L’ultimo nato è il Registro Digitale di Sara Assicurazioni, che attesta la titolarità di bici, e-bike e monopattini elettrici tramite tecnologia blockchain. Dopo una prima fase sperimentale dedicata solo ai clienti Sara, l’obiettivo è di estenderlo anche ai non clienti.
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La registrazione è online e viene rilasciato e messo a disposizione del cliente un NFT (Non Fungible Token), riportante i dati del velocipede e registrato su blockchain. L’utente può accedere al proprio NFT (che rappresenta l’attestato digitale del velocipede) e gestirlo trasferendolo ad altri utenti registrati sul sistema tramite l’apposita applicazione messa a disposizione da Sara Assicurazioni. Non c’è marchiatura del mezzo.
I REGISTRI COMUNALI
I registri comunali hanno il pregio di vedere l’intervento del settore pubblico. Hanno però il limite dello spazio circoscritto in cui operano (che potrebbe non essere quello del ladro di biciclette).
In particolare, l’esempio di Milano è interessante perché si tratterà (il servizio deve ancora essere lanciato) di un modello aperto a tutte le opzioni: si può scegliere sia di andare a farsi punzonare la bici in un negozio aderente sia di dare valore alla certificazione già effettuata attraverso l’acquisto di etichette o altri sistemi sia di abbinare il codice del telaio del produttore alla propria scheda.
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