Cosa dice l’Art. 157 del Codice della Strada?
L'Art. 157 del CDS determina le differenze tra sosta e fermata, in che punto della carreggiata si può fermare il veicolo e in che modo a seconda del tipo di strada. Indica quando e come bisogna utilizzare il disco orario, oltre a chiarire quali sono le sanzioni previste per chi dovesse trasgredirlo.
In questo articolo
- ART. 157 CODICE DELLA STRADA: DIFFERENZE TRA FERMATA E SOSTA
- ART. 157 CODICE DELLA STRADA: LA SOSTA
- Sosta di emergenza
- ART. 157 CODICE DELLA STRADA: LA FERMATA
- Fermata Autobus
- ART. 157 CODICE DELLA STRADA: ARRESTO
- SOSTA CON DISCO ORARIO
- DISCO ORARIO AUTOMATICO
- DISCO ORARIO ELETTRONICO
- DOVE FERMARSI
- FUORI DAI CENTRI ABITATI
- STRADE URBANE
- MULTA PER ART.157 DEL CODICE DELLA STRADA
- MOTORE ACCESO
L’art. 157 del Codice della Strada è inserito nel Titolo V, quello dedicato alle norme di comportamento. Regola la condotta che il conducente di un veicolo deve mantenere in caso di fermata, sosta o arresto del mezzo.
Indica come, dove e in che modalità fermarsi o sostare, onde evitare di essere di intralcio alla circolazione o creare situazioni di potenziale pericolo per gli altri automobilisti.
Il testo che esamineremo in questo articolo è quello vigente in data 29/10/2020.
ART. 157 CODICE DELLA STRADA: DIFFERENZE TRA FERMATA E SOSTA
Nel comma 1 dell’Art 157 del Codice della Strada sono indicate le differenze tra fermata, sosta e arresto, concetti solo all’apparenza simili ma che assumono, agli occhi del Codice della Strada, significati profondamente diversi.
ART. 157 CODICE DELLA STRADA: LA SOSTA
Con Sosta (comma 1.c) si intende la “sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente”. In pratica, sostiamo quando parcheggiamo la vettura e scendiamo da quest’ultima, allontanandoci da essa.
Nel comma 7, il codice indica come sia “fatto divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”.
Prima di scendere dal veicolo in sosta, quindi, occorre prestare grande attenzione che non stiano sopraggiungendo altre auto, moto o dei ciclisti. Durante la sosta il motore del veicolo deve essere spento (Comma 7-Bis). Non è quindi tecnicamente concessa la comune pratica di “lasciare l’auto in folle” e scendere per commissioni veloci di pochi minuti, una leggerezza che – come vedremo nel paragrafo dedicato alle multe – potrebbe rivelarsi non da poco.
Leggi Anche: Art. 186 del Codice della Strada, guida in stato di ebbrezza
Sosta di emergenza
La sosta di emergenza (comma 1.d) è “l’interruzione della marcia nel caso in cui il veicolo è inutilizzabile per varia, ovvero deve arrestarsi per malessere fisico del conducente o di un passeggero”. In caso di guasti, malesseri improvvisi o situazioni eccezionali possiamo quindi fermarci negli spazi riservati a margine della carreggiata nelle autostrade e strade extraurbane, la cosidetta “corsia di emergenza“.
Tale sosta non può protrarsi più del tempo necessario a risolvere il problema o per far sopraggiungere i mezzi di soccorso (carro attrezzi o ambulanze). In ogni caso, la durata della sosta di emergenza non può superare le 3 ore.
Durante la sosta, è buona norma tenere le luci di segnalazione e le “quattro frecce” accese, mentre se dovessimo per qualunque motivo scendere dal mezzo, è obbligatorio indossare il giubbotto catarifrangente.
ART. 157 CODICE DELLA STRADA: LA FERMATA
Con il termine fermata, invece, l’articolo 157 del codice della strada (comma 1.b) definisce la “temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata. Durante la fermata, che non deve comunque arrecare intralcio alla circolazione, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia”.
In sostanza, quindi, la principale differenza tra sosta e fermata sta proprio in quest’ultima frase. Mentre nella sosta l’automobilista può scendere e abbandonare il veicolo, nella fermata deve rimanere necessariamente al posto di guida, pronto a ripartire il prima possibile.
Viene definita come fermata, quindi, anche l’interruzione dovuta alla salita e alla discesa di persone affette da disabilità, situazione che da molti viene erroneamente intesa come sosta di emergenza (la quale, invece, ha tutt’altro significato, come abbiamo appena visto).
Fermata Autobus
La fermata degli Autobus viene spiegata diffusamente nel Regolamento di applicazione dell’Art.157 Del Codice della Strada. Gli spazi della carreggiata adibiti alla fermata degli autoveicoli in servizio pubblico di linea per trasporto di persone devono:
- essere indicati con l’apposita segnaletica orizzontale e verticale, la cui apposizione è a cura del gestore del servizio, previa intesa con l’ente proprietario della strada;
- nelle strade extraurbane ad unica carreggiata e a doppio senso di marcia, essere posti ad una distanza di almeno 50m l’una dall’altra, secondo il rispettivo senso di marcia, per non ostacolare il traffico in caso di fermate congiunte di due mezzi;
- nei centri abitati e sulle strade extraurbane le fermate situate in corrispondenza delle aree di intersezione, essere posti ad una distanza non minore di 20 m. Se il numero delle linee e la frequenza delle corse causa accumulo dei mezzi in modo da costituire intralcio per l’area di intersezione, la fermata deve essere anticipata ad almeno 10 m dalla soglia dell’intersezione.
- nel caso in cui fosse necessario predisporre una fermata nel tratto immediatamente seguente o precedente una curva, salvo il caso di ubicazione dell’area di fermata in apposita piazzola di sosta esterna alla carreggiata, essere posti dal proprietario della strada alla distanza più opportuna dalla curva stessa, così da evitare che il sorpasso di un autobus fermo risulti pericoloso.
- nei centri abitati non essere collocate a fianco di quelle tranviarie provviste di salvagente, a meno che lo spazio tra i bordi contigui del salvagente e dei marciapiedi sia di almeno 6 m. In ogni caso, le aree di fermata, ove possibile, devono essere collocate in spazi esterni alla carreggiata, dotati di agevoli raccordi di entrata e uscita.
- prevedere lungo le strade extraurbane, di massima, apposite piazzole di fermata fuori della carreggiata. Le piazzole di fermata devono avere una larghezza minima di 3 m in corrispondenza della fermata e una lunghezza minima di 12 m. Inoltre, dovranno essere provviste di raccordi di entrata e uscita di lunghezza minima di 30 . Le piazzole di fermata devono essere completate da un marciapiede o apposita isola rialzata, opportunamente attrezzati, per la sosta dei passeggeri in attesa.
- evitare in ogni caso che i passeggeri in salita o in discesa dai mezzi impegnino la carreggiata, diminuendo la capacità della strada ed intralciando il traffico sulla stessa.
ART. 157 CODICE DELLA STRADA: ARRESTO
Con arresto, infine, si intende (al comma 1.a) la semplice “interruzione della marcia del veicolo dovuta alle esigenze della circolazione”.
In parole povere, quando ci si ferma per dare una precedenza o ad uno stop, per far attraversare un pedone o per qualsiasi altro motivo legato alla situazione del traffico.
Leggi Anche: Art. 41 del cds, come ci si comporta al semaforo?
SOSTA CON DISCO ORARIO
Nei luoghi dove la sosta temporanea è permessa per un tempo limitato è fatto obbligo ai conducenti di segnalare, in modo chiaramente visibile (di norma sul cruscotto), l’orario in cui la sosta ha avuto inizio, mediante lo strumento che comunemente chiamiamo Disco Orario.
Si tratta di un cartoncino, generalmente di colore blu, anche se la legge non vieta l’utilizzo di un disco orario fai da te, contenente al proprio interno un cerchio dalla forma simile a quella di un orologio, e una freccia che permette, roteando il cerchio, di indicare chiaramente l’orario di arrivo in caso di controlli da parte delle autorità.
Nel caso in cui fossero presenti parchimetri o altri dispositivi di controllo della durata della sosta è obbligatorio utilizzarli.
DISCO ORARIO AUTOMATICO
In commercio esistono diversi modelli di disco orario automatico. Come funziona? In un modo analogo a quello di una comune sveglia. Una batteria, posizionata dietro al disco rotondo, lo farà ruotare spostando in continuazione l’orario indicato dalla freccia, consentendo quindi una sosta potenzialmente infinita.
Naturalmente, sebbene la vendita di questi strumenti sia concessa, il loro utilizzo non è in alcun modo approvato dal Codice della Strada, con pene pecuniarie di un certo rilievo:
- da 41 a 173 euro se utilizzato in un’area di sosta non a pagamento;
- da 309 a 1548 euro se utilizzato in un’area di sosta a pagamento.
DISCO ORARIO ELETTRONICO
A differenza dell’automatico, il disco orario elettronico è un sistema legale e previsto dal Codice della Strada per indicare l’orario di inizio della sosta.
Questo strumento, che si attiva mediante un radio segnale, durante la marcia e l’utilizzo del veicolo funziona come un classico orologio digitale. Quando ci si ferma e si parcheggia, però, si attiva automaticamente indicando l’ora esatta di inizio della sosta.
Si tratta di un dispositivo utilissimo qualora ci dovessimo dimenticare di apporre il disco orario classico.
DOVE FERMARSI
Alla luce di quanto spiegato all’inizio dell’articolo, quindi, dove possiamo fermarci o sostare?
FUORI DAI CENTRI ABITATI
Fuori dai centri abitati, i veicoli in sosta o in fermata devono essere collocati fuori della carreggiata (Comma 3), ma senza intralciare eventuali piste ciclabili e senza occupare – a meno che non sia espressamente indicato – le banchine.
Se non dovesse essere possibile fermare il veicolo fuori dalla carreggiata, bisogna mantenersi il più possibile vicino al margine destro della carreggiata, ponendosi parallelamente ad esso (niente parcheggi “a spina di pesce”). Sulle carreggiate delle strade con precedenza la sosta è vietata.
STRADE URBANE
Salvo diversa segnalazione, la fermata o la sosta devono essere effettuate il più vicino possibile al margine destro della carreggiata, parallelamente ad esso e secondo il senso di marcia. Spesso capita di parcheggiare in senso contrario perché si vede uno spazio libero, da occupare prima possibile prima che venga “preso” da un’altra vettura.
Questa pratica molto diffusa, stando al comma 2 dell’articolo 157 è quindi vietata.
Leggi Anche: come si paga una multa online?
Nelle strade urbane a senso unico la sosta è consentita anche lungo il margine sinistro della carreggiata, purché rimanga lo spazio sufficiente al transito di almeno una fila di veicoli (Comma 4).
Nel caso in cui non fosse presente un marciapiede rialzato, l’auto in sosta o fermata deve lasciare almeno un metro di spazio per il transito dei pedoni. Nei parcheggi e nelle altre zone espressamente adibite alla sosta, i veicoli devono essere collocati nel modo prescritto dalla segnaletica (Comma 5).
MULTA PER ART.157 DEL CODICE DELLA STRADA
La sanzione per chi dovesse trasgredire quanto dichiarato dall’articolo 157 del codice della strada è di natura amministrativa, con multe che possono variare da 42 fino a 173 €.
MOTORE ACCESO
Diverso è il caso in cui ad essere trasgredito fosse il Comma 7-bis, quello – come già detto – relativo al divieto di sostare con motore acceso, allo scopo di mantenere in funzione il riscaldamento o l’aria condizionata.
La sua violazione, infatti, prevede una sanzione amministrativa con cifre che variano dai 223 ai 445 €.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.