CO2 ed NOx: come ridurre l’impatto sul Global Warming
Gli effetti del Global Warming sono visibili sull’ambiente. L’automotive si sta impegnando per ridurre le emissioni di CO2 ed NOx. Toyota, pioniere dell’auto ibrida, è già avanti rispetto ai limiti stabiliti dalle normative europee.
In questo articolo
Dagli ultimi rapporti sui cambiamenti climatici, emerge in modo chiaro che, se vogliamo provare a contenere gli effetti del Global Warming, bisogna ridurre le emissioni, a partire da CO2 ed NOx.
I cambiamenti climatici causati dal riscaldamento globale hanno già avuto effetti visibili sull’ambiente e sulla vita di tutti i giorni. Per questo anche il settore automotive è chiamato a fare la sua parte.
EMISSIONI DI CO2 ED NOX, DIFFERENZE
Il termine “emissioni di CO2” è ormai di uso comune: per ogni nuovo modello lanciato sul mercato, infatti, oggi viene fornita, tra le informazioni principali, anche la quantità di CO2 prodotta. Questo perché le normative europee stabiliscono limiti sempre più stringenti per i costruttori, in nome di una maggiore tutela dell’ambiente (l’introduzione del nuovo ciclo di omologazione WLTP, per esempio, rientra in questa strategia, rendendo i valori dichiarati più vicini a quelli reali).
L’anidride carbonica, o CO2, è uno dei gas responsabili dell’effetto serra, ma non è nociva per l’uomo, come gli inquinanti tradizionali (ossido di carbonio, idrocarburi incombusti, ossidi di azoto, particolato).
Fra i consumi di un’auto e le sue emissioni di CO2 c’è una stretta correlazione: tanto più una vettura consuma, tanta più CO2 emette.
Con il termine NOx, invece, vengono indicati l’insieme dei due più importanti ossidi di azoto a livello di inquinamento atmosferico, ovvero l’ossido di azoto NO e il biossido di azoto NO2 (normalmente sono generati durante una combustione che avviene utilizzando aria).
Gli ossidi di azoto possono provocare irritazioni delle vie respiratorie, ma anche danni all’apparato cardio-vascolare, alterazioni polmonari a livello cellulare e aumento della suscettibilità alle infezioni.
Approfondisci: emissioni auto, da settembre si inasprisce il ciclo WLTP
GLOBAL WARMING, LE TECNOLOGIE AUTOMOTIVE PER COMBATTERLO
I vari costruttori hanno messo a punto tecnologie e sistemi per ridurre le emissioni e combattere il riscaldamento globale:
- Exhaust Gas Recirculation (EGR): favorendo il ricircolo di parte dei gas di scarico (5-15%) nella camera di combustione, si riduce la presenza di ossigeno e la temperatura di combustione, quindi calano gli NOx.
- Selective Catalytic Reduction (SCR): consiste nel post-trattamento dei gas di scarico; sul flusso viene preventivamente nebulizzata una soluzione acquosa di urea al 32,5% (AdBlue), che poi si dissocia rilasciando ammoniaca. Nel catalizzatore, ammoniaca e ossigeno si combinano con l’NOx, liberando in atmosfera azoto e vapore acqueo.
- Filtro antiparticolato: filtro, estremamente fine, nel quale passano i fumi di scarico provenienti dalla turbina turbo-compressore, intrappolando le particelle prima del rilascio in atmosfera.
- motori ibridi ed elettrici: powertrain in grado di abbassare o addirittura azzerare le emissioni di CO2 ed NOx, grazie alla combinazione dei due motori e alla sola spinta a batteria.
- motori termici “green”: avanzati propulsori diesel e benzina sempre più efficienti, in termini di consumi ed emissioni.
LA NORMATIVA EUROPEA SULLE EMISSIONI
La normativa Ue stabilisce che il valore medio della CO2 emessa da tutti i veicoli immatricolati da ciascuna Casa nel 2020 sia inferiore o uguale a 95 g/km.
La minaccia delle multe da pagare per chi supererà i limiti spiega l’arrivo sul mercato di nuovi modelli più o meno elettrificati, indispensabili per garantire l’abbassamento del livello medio di CO2 emessa allo scarico. Del resto, per chi sgarra le multe saranno salatissime.
Per questo, gli investimenti in programmi di elettrificazione della gamma sono in molti casi massicci e già avviati da tempo. La strada, quindi, è quella di un rapido abbassamento delle emissioni, grazie alla produzione su larga scala di auto elettriche, ibride plug-in, ibride, mild hybrid e fuel cell.
Leggi anche: Mirabile Mirai, con la berlina fuel cell Toyota scommette sull’idrogeno
EMISSIONI A CONFRONTO TRA AUTO TRADIZINALE E AUTO IBRIDA
Tutti i costruttori sono impegnati nella riduzione delle emissioni di CO2 e NOx. Anche Toyota, essendo il pioniere dell’auto ibrida, è in prima linea nel produrre auto che riducano le emissioni di sostanze dannose per il pianeta e per l’uomo.
Lo dimostrano gli studi condotti. Questa tabella (di seguito) paragona emissioni di CO2 e consumi di alcuni modelli Toyota suddividendoli, tra ibridi e non ibridi.
Ciò permette un confronto puntuale e veritiero tra auto della stessa tipologia (la comparazione tiene conto delle caratteristiche tecniche, come peso e allestimento, decisive per emissioni e consumi).
GLOBAL WARMING, I LIMITI DEGLI NOX
Nell’ottica di combattere il Global Warming, bisogna considerare non solo i fattori climalteranti (come la CO2), ma anche gli inquinanti nocivi per la salute dell’uomo (per esempio, gli NOx).
Per omologare un’auto Euro 6, la normativa stabilisce un limite di emissioni di NOx pari a 80 mg/km per le auto diesel e 60 mg/km per le auto a benzina.
Come per la Co2, anche nel caso degli NOx le auto ibride termico-elettriche di Toyota raggiungono livelli di emissioni decisamente inferiori.
Il sistema Full Hybrid Electric, in base agli standard WLTP, registra valori di emissioni di NOx inferiori di circa il 91% rispetto ai limiti omologativi di legge.
Ed ecco, nella tabella sotto, la collocazione dei veicoli Full Hybrid Electric Toyota all’interno degli attuali limiti di omologazione, in termini di emissioni di CO ed NOx.