Ford Fiesta ST Line: crescendo, ringiovanisce
La Ford Fiesta ha tanti anni sulle spalle, ma non li sente: il design è anzi sportivo e giovane, e la guidabilità, anche se non ha i CV della più potente ST, è divertente e piacevole, come quella di berline e SUV si categoria superiore
In questo articolo
La Ford Fiesta è il modello più longevo di Ford ancora in gamma, nato nel 1976 e da allora cresciuto nelle dimensioni. Oggi, pur rimanendo compatta, è una vettura divertente da guidare, che si comporta nei lunghi viaggi come un’auto di categoria superiore.
Segno che il piacere di guida, e la comodità, non sono due caratteristiche tipiche solo di berlinone e SUV.
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FORD FIESTA ST LINE: RITOCCHI LÀ DOVE SERVE
La Fiesta è un modello che nel 2021 compie 45 anni. La prima generazione fu lanciata nel 1976 per contrastare il successo delle nostrane Fiat 128 e Fiat 127.
L’ovale blu, per non rimanere indietro, decise di produrre una vettura compatta, a basso costo, proprio per il mercato europeo, e questa decisione si è rivelata nel tempo particolarmente fruttuosa, con circa 15 milioni di esemplari venduti dagli anni Settanta ad oggi.
L’attuale generazione, quella della nostra prova, ha debuttato nel 2017, con cambiamenti estetici che hanno riguardato, esternamente, il posteriore, e soprattutto gli interni, sia nell’impostazione della plancia sia nella qualità generale dei materiali.
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INTERNI
Da possessore della precedente generazione della Fiesta, quella del 2008, posso dire che c’è stato un salto di qualità piuttosto importante per quanto riguarda materiali e rivestimenti, che si nota in particolare sull’allestimento ST Line della prova, ma anche (e soprattutto) sulla Vignale.
I miglioramenti partono dallo sterzo, che certo rimane sportivo e preciso – tipicamente Ford – ma con un rivestimento morbido e piacevole al tatto. La morbidezza si trova anche sul tunnel centrale e su tutta la plancia, mentre la parte inferiore è in plastica dura ma comunque ben assemblata.
La nuova Fiesta ha introdotto anche la nuova plancia, che ora si trova su quasi tutte le vetture dell’ovale blu. Al centro c’è il display touch da 8 pollici, rivestito in plastica lucida e con impostazione a tablet. Una scelta che personalmente non gradisco, ma è in effetti la moda del momento.
Il display ospita il sempre ottimo sistema di infotainment SYNC 4, compatibile con Apple CarPlay e Android Auto e con anche un Servizio di Emergenza che chiama in automatico i soccorsi in caso di incidenti. Il sistema è per il resto molto fluido, e si comanda bene anche con la voce.
ESTERNI
Il design della Fiesta segue l’evoluzione del corso stilistico ‘Kinetic Design 2“. L’anteriore è la parte più in continuità con il passato, con fari allungati come in passato dalla texture diurna a LED che ne segue tutto il perimetro. Vera protagonista è la griglia, larga e sottile, in questo caso in nero lucido e a nido d’ape, ma con altre trame a seconda dell’allestimento.
Essendo ST Line, l’estetica richiama la più potente ST, quindi il paraurti è basso, muscoloso e ricco di prese d’aria. Come la griglia, sono bruniti anche i cerchi da 17 pollici dal design sportivo, ed è nero anche il tettuccio apribile.
Il posteriore è invece più tradizionale: i fari sono orizzontali e richiamano, nel design, quelli della Mondeo. Anche in questo caso c’è comunque una bella striscia a LED che li rende piacevoli da vedere, soprattutto in condizioni di poca o scarsa luce.
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FORD FIESTA ST LINE: MILD HYBRID PRONTO A PARTIRE
ST Line non è ST: il motore Mild Hybrid 1.0 3 clindri Ecoboost da 125 CV ha sicuramente meno prestazioni della più potente di tutte, ma questo significa che consuma meno. Anche perché qui c’è a supporto una batteria da 48 Volt che è ben ingegnerizzata, e rende quello di Ford uno dei sistemi micro-ibridi meglio studiati tra quelli che ho provato.
ST Line vuol dire però assetto basso e rigido, che piace specie ai giovani sia d’età sia d’animo, ma che nei lunghi viaggi può stancare. Le ruote grandi e le sospensioni dure sentono molto le buche, e i sedili sono contenitivi e alla lunga possono dolere alla schiena.
Per questo, in un contesto flotte da tanti km giornalieri, io ci vedo meglio una Titanium, una Vignale o addirittura una Active, che hanno assetto più morbido. Lei, però, ha il vantaggio di essere più aerodinamica, con una forma affusolata che taglia bene l’aria, cosa che si apprezza molto perché aumenta sia il piacere di guida, che la sportività, e la fa sembrare molto più veloce di quanto non sia in realtà.
Il concetto, comunque, è che è vero che la Fiesta è compatta, ma grazie all’insonorizzazione eccellente si comporta ad alte velocità come le vetture più grandi. In più, rispetto per esempio alla Focus, ha un parabrezza più ampio e arioso, che aumenta il comfort e la visibilità.
Il cambio è manuale a 6 marce, cosa che può far storcere il naso a chi la usa giornalmente, ma io in Ford preferisco la trasmissione manuale a quella automatica, perché ha la leva corta, precisa, non molle e non rigida, e ha la giusta corsa della frizione. Con lei, nelle strade panoramiche ci si può divertire, e non poco.
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3 MODALITÀ DI GUIDA E ADAS AL TOP
A completare il piacere e il divertimento in viaggio, ci sono 3 modalità di guida adatti a tutti i tipi di utilizzo della vettura:
- Eco, che è adatto in città dove, unito al sistema Auto Start-Stop riduce i consumi del 10%;
- Normal, per contesti extraurbani perché sfrutta in pieno tutti i cilindri dell’Ecoboost Hybrid.
- Sport, per i momenti di divertimento, che si unisce all’assetto basso e al divertimento insito del DNA della Fiesta.
In più, fin dal lancio la nuova Fiesta ha puntato sulla sicurezza, presentandosi come la segmento B più aggiornata in fatto di ADAS. Ci sono, tra gli altri:
- Cruise Control Adattivo;
- Active Park Assist con parcheggio automatico;
- Traffic Sign Recognition;
- Sensore di angolo cieco;
- Fari e tergicristalli automatici.
Insomma, non chiamiamola utilitaria, perché nel 2021 la Fiesta compie 45 anni ma non li sente per niente. Anzi, come Benjamin Button, più va avanti, più è giovane e giovanile.
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