Lavazza: alla flotta ideale servono formule elastiche
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Oggi la gestione di un parco auto aziendale richiede sempre più formule flessibili. Un dato di fatto emerso dalla survey “Noleggio&Qualità”, promossa dall’Osservatorio Top Thousand ed effettuata nei mesi scorsi dalla nostra redazione su un campione di 60 grandi aziende. E che anche i singoli Fleet Manager ritengono importante, come dimostra il caso di Lavazza.
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LA GESTIONE PARCO AUTO FIRMATA LAVAZZA
Il marchio produttore di caffè conosciuto in tutto il mondo ha sede a Torino e un parco di dimensioni medio grandi, oltre 400 veicoli, acquisiti con la formula del noleggio a lungo termine e assegnate ad uso promiscuo, a seconda delle diverse fasce aziendali.
Uno degli obiettivi primari dei Fleet Manager è quello di assicurare sicurezza ai driver, unitamente al comfort. Per questo, Lavazza già da anni adotta un dispositivo come il Bluetooth su tutta la flotta.
L’IMPORTANZA DELLA FLESSIBILITA’
La survey “Noleggio & Qualità” ha evidenziato in maniera particolare l’importanza della flessibilità e lo sfatamento del mito della dimensione aziendale del provider: anche i piccoli player possono risultare rigidi, così come grandi operatori vengono riconosciuti flessibili nelle proprie procedure.
Per questo, tutti i noleggiatori sono chiamati a trovare il giusto compromesso tra il costo del canone e i servizi inclusi. Un compromesso fondamentale, come sottolinea il Fleet Manager di Lavazza, Renzo Brusaferro. “Molti provider stanno lavorando bene in ottica di flessibilità – spiega – La questione pendente è che, spesso, le formule con pochi vincoli incidono sul canone, innalzandolo”.
Secondo Brusaferro, la partita della flessibilità si gioca, in primis, sulle durate contrattuali. “In un periodo come questo, nel quale le esigenze dei dipendenti variano più frequentemente e in cui i dipendenti stessi gravitano spesso tra l’Italia e l’estero, un’elasticità ancora maggiore su tali aspetti sarebbe molto gradita”. Sempre, ovviamente, mantenendo un occhio di riguardo sui prezzi.