SoutH2 Corridor porta l’idrogeno in Italia

Il progetto SoutH2 Corridor predispone una rete in grado di trasportare l’idrogeno prodotto in Sud Italia e in Nord Africa fino alle principali aree di consumo di tutta Europa. La dorsale sarà lunga 3.300 chilometri.
Sviluppare un mercato dell’idrogeno funzionante nella Ue è fondamentale per riuscire a raggiungere gli obiettivi – molto stringenti – che l’Unione si è importa. In quest’ottica, con ben chiara in mente la necessità di una nuova infrastruttura di gasdotti su scala regionale e transfrontaliere per l’idrogeno, è stato raggiunto un accordo, siglato a Bruxelles a margine del Consiglio per L’energia, tra Italia, Germania e Austria.
Il Corridoio meridionale dell’idrogeno, come descritto nel protocollo firmato per l’Italia dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, misura 3.300 chilometri, la gestione sarà degli Operatori del Sistema di Trasmissione (Tso), ovvero Snam (per l’Italia), TAG, GCA e bayernets.
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3.300 chilometri per trasportare idrogeno dal Nord Africa all’Europa
Il progetto – co-firmato dal vicecancelliere tedesco e ministro per l’Economia e il Clima, Robert Habeck, e dalla ministra federale per la Protezione del clima, l’Ambiente, l’Energia, la Mobilità, l’Innovazione e la Tecnologia dell’Austria, Leonore Gewessler – rientra tra quelli sostenuti dal piano RepowerEu della Commissione Europea.
A compimento, il corridoio dovrebbe provvedere all’importazione di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile entro il 2030 dal Nord Africa attraverso il Sud Italia. La capacità di importazione di idrogeno del corridoio sarà di 4 Mtpa dal Nord Africa, in grado di soddisfare circa il 40% dell’obiettivo di importazione del REPowerEU.
L’infrastruttura si comporrà di parti esistenti e riqualificate (oltre il 70% di tutta l’infrastruttura) per il trasporto dell’idrogeno, affiancate da nuove strutture dedicate laddove ve ne sarà necessità.
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