Beyond the present: lo sguardo di Arval Italia e del suo nuovo Direttore Generale, Dario Casiraghi
Innovazione, allargamento della clientela, sostenibilità: lo sguardo di Arval Italia - e del suo nuovo direttore generale Dario Casiraghi - è sempre più proiettato al futuro. Ecco i progetti e le sfide
In questo articolo
- I PROGETTI E LE SFIDE DI ARVAL ITALIA
- FM: Da qualche mese ha raccolto il testimone di Štefan Majtán, dopo gli ottimi risultati ottenuti da Arval Italia nel 2021. Ora quali sono le principali sfide?
- FM: Quali sono secondo lei le prospettive del noleggio nell’ultima parte dell’anno?
- FM: Continua a crescere, in particolare, il noleggio ai privati e Arval nell’ultimo biennio ha più che raddoppiato il suo portafoglio-servizi dedicato a questo target. Quali sono le strategie e gli obiettivi?
- FM: In questo periodo i riflettori sono puntati in modo particolare sulla transizione energetica. Lo stop alle auto endotermiche ci sarà, ma gran parte delle elettriche ad oggi ha ancora prezzi e canoni elevati e diversi Fleet Manager sono perplessi. Cosa manca per convincerli?
- FM: Voi avete già puntato molto sul binomio “noleggio-elettrificazione”. Quali sono i prossimi progetti in questo ambito?
- FM: In Arval state rivolgendo particolare attenzione anche al mondo dei veicoli commerciali…
Ci sono casi concreti in cui il cambio al vertice non muta le strategie di un’azienda. Anzi, le fortifica ancora di più. È quanto sta accadendo in Arval Italia e a testimoniarlo è il nuovo direttore generale, Dario Casiraghi.
Lo abbiamo incontrato per approfondire i progetti della società in un periodo particolarmente delicato e stimolante per il settore.
I PROGETTI E LE SFIDE DI ARVAL ITALIA
FM: Da qualche mese ha raccolto il testimone di Štefan Majtán, dopo gli ottimi risultati ottenuti da Arval Italia nel 2021. Ora quali sono le principali sfide?
Il mercato sta attraversando un momento complesso e noi, attraverso un’evoluzione del nostro servizio, dobbiamo riaffermare con ancora più forza la ‘customer centricity’ che da sempre ci contraddistingue.
Dovremo quindi essere sempre più proattivi, supportando e consigliando al meglio i nostri clienti; più innovativi, sviluppando soluzioni alternative da proporre per rispondere alle loro esigenze, e digitali, per rendere l’esperienza di gestione della mobilità semplice, efficace ed efficiente”.
FM: Quali sono secondo lei le prospettive del noleggio nell’ultima parte dell’anno?
Ci aspettiamo anche per i prossimi mesi difficoltà legate all’approvvigionamento di prodotto e materie prime. I numeri che arrivano dal mercato confermano però ancora la buona salute del noleggio che, nonostante tutto, sta viaggiando a un buon ritmo
FM: Continua a crescere, in particolare, il noleggio ai privati e Arval nell’ultimo biennio ha più che raddoppiato il suo portafoglio-servizi dedicato a questo target. Quali sono le strategie e gli obiettivi?
Il noleggio si è affermato piuttosto bene nel mercato dei privati. Arval ha lanciato il servizio per questo target nel 2018, con un prodotto semplice e appetibile. Abbiamo quindi lavorato per fare cultura sul mercato, scegliendo un approccio ‘phygital’ per parlare con le persone che, oltre ai canali digitali, prevedesse anche degli spazi fisici, gli Arval Store.
Oggi riteniamo che i vantaggi del noleggio siano stati in buona parte compresi. Poi, abbiamo deciso di lavorare sull’ampliamento delle soluzioni, introducendo nuovi prodotti flessibili, tra cui Arval Flix Lease e Arval Adaptiv, in grado di garantire opzioni di mobilità che spaziano da 1 a 60 mesi con grande dinamicità.
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Ora stiamo lavorando allo sviluppo di prodotti che sfruttano la connettività delle auto e che hanno l’obiettivo di migliorare la sicurezza delle persone e incentivare una guida sempre più eco-consapevole.
FM: In questo periodo i riflettori sono puntati in modo particolare sulla transizione energetica. Lo stop alle auto endotermiche ci sarà, ma gran parte delle elettriche ad oggi ha ancora prezzi e canoni elevati e diversi Fleet Manager sono perplessi. Cosa manca per convincerli?
L’attenzione alla sostenibilità è ormai entrata stabilmente nelle strategie di tante aziende e la mobilità è ovviamente uno degli ambiti coinvolti da questi processi, anche alla luce dell’obbligo, per le imprese con determinate caratteristiche, di istituire il ruolo del Mobility Manager.
Ma la transizione non si deve tradurre obbligatoriamente in un passaggio dal termico all’elettrico. Il nostro approccio è quello di fornire l’adeguata consulenza che permetta ai nostri clienti di raggiungere il giusto mix energetico, che soddisfi le esigenze di business, risponda alle abitudini di spostamento di ogni singolo driver, sia coerente con le ambizioni di sostenibilità e attento al TCO.
Detto questo, Arval pone grande attenzione alla sostenibilità, come dimostra uno degli obiettivi definiti dal piano strategico Arval Beyond: 700.000 veicoli elettrificati nella flotta globale, pari al 35%, entro il 2025. Per raggiugerlo, dobbiamo continuare a lavorare sull’aspetto consulenziale e sul supporto ai nostri clienti nell’identificare le migliori soluzioni a un prezzo competitivo.
FM: Voi avete già puntato molto sul binomio “noleggio-elettrificazione”. Quali sono i prossimi progetti in questo ambito?
Principalmente, dobbiamo lavorare sul costruire un ecosistema di servizi che agevoli il passaggio da veicoli endotermici a elettrificati. Uno dei temi principali è l’accesso alle infrastrutture di ricarica e su questo aspetto Arval ha stretto partnership con alcuni dei principali provider di energia.
Da poco, abbiamo anche lanciato un nuovo prodotto in collaborazione con una start-up di valore, HELLO Mobility per l’accesso ai punti di ricarica pubblici. Ora stiamo lavorando per ampliare ancora il nostro ventaglio di prodotti.
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Per accelerare il ricorso a mezzi elettrificati, dobbiamo rimuovere gli ostacoli che possono disincentivare i driver e, quindi, essere in grado di proporre, oltre al veicolo, tutto ciò che serve per una gestione semplice, veloce ed efficace.
FM: In Arval state rivolgendo particolare attenzione anche al mondo dei veicoli commerciali…
I veicoli commerciali sono da sempre un asset importante, visto che rappresentano oltre il 20% della nostra flotta. Abbiamo investito molte energie nell’ultimo periodo per diversificare la nostra proposta in modo che potesse rispondere efficacemente alle esigenze ‘cross industry’ del mercato. Poi, ovviamente, c’è il tema dell’elettrificazione.
Uno studio condotto dal nostro team di consulenza, Arval Consulting, basato su test effettuati in diverse condizioni di guida, ha dimostrato che si tratta di un’opzione concreta e di valore anche per gli LCV. Arval PRO rappresenta la nostra evoluzione del prodotto sui veicoli commerciali.
Tra i suoi pilastri, c’è anche la transizione energetica, che vedrà sicuramente in questo segmento un cambio di rotta.
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