Geely vuole espandersi nel settore business europeo, grazie a LEVC
LEVC è una sigla per "London Electric Vehicle Company": il nome esiste dal 2017, ma l'azienda da più di 100 anni, e da tutto questo tempo produce i taxi di Londra. Ora, però, sotto Geely, la società che controlla anche Volvo, i suoi veicoli sono elettrici, non sono più solo taxi, e non sono più solo inglesi.
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LEVC: London Electric Vehicle Company, un’azienda britannica che ha raccolto l’eredità del marchio Austin e ora produce i taxi di Londra, in modo completamente elettrico.
Un’azienda che è parte del gruppo Geely, la società cinese che controlla anche Volvo, Lynk & Co e il 50% delle azioni di Smart. E che ha intenzione di rendere i taxi londinesi molto meno londinesi del solito.
Il nuovo LEVC TX, il primo taxi elettrico ispirato, nel design, all’iconico Austin FX4 (il London Cab), ha dato il via a un’altra serie di prodotti, il primo dei quali è il VN5, un van versatile, anche in questo caso completamente elettrico. Entrambi i veicoli non sono venduti solo nel Regno Unito, ma anche negli altri paesi europei.
Con questa strategia, Geely continua la sua espansione nel continente europeo, andando a puntare ancora di più al settore B2B.
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LEVC: NON PIÙ SOLO TAXI
LEVC è solo l’ultimo nome – nato nel 2017 – di un’azienda che esiste da più di un secolo. Nasce nel 1908 come Mann&Overton’s Garage, fondato da JJ Mann e Tom Overton che iniziarono a importare veicoli da Francia e Germania.
In quello stesso anno, i due commissionarono un modello a cabina speciale della Unic12 / 16 hp per rispettare le condizioni di circolazione introdotte a Londra nel 1906. Sigillano poi un accordo con la Austin Motor Company, che porterà alla produzione dell’Austin FX (poi FX1, per distinguerlo dagli altri).
Nel 1948 si diffonde l’espressione “Black Taxi”, a causa del tipico colore della carrozzeria dell’FX 3, terza generazione dell’iconico Taxi. È però con l’FX 4, lanciato nel 1956 e prodotto fino al 1982, che si crea la leggenda dei taxi londinesi.
Un successo destinato a durare fino al 1982, e con tante serie speciali: nel 1977, per esempio, in occasione dei 25 anni di regno di Elisabetta II fu lanciata la Silver Jubilee.
Nel 1972 la Mann&Overton’sviene acquisita da Manganese Bronze Holdings Plc, che nel 1985 porta alla nascita di LTI (London Taxi International), marchio che ha prodotto i celebri mezzi fino al 2017, tutti ispirati nel design all’FX4, con però linee più morbide.
Nel 2013, Geely completa l’acquisizione, iniziata nel 2007 come accordo, di LTI e 4 anni dopo, come detto, cambia nome e logo alla società. Un cambio dovuto per evidenziare la nuova filosofia dell’azienda, che ora produce veicoli solamente elettrici in modo da ridurre l’impatto ambientale in una delle metropoli europee più inquinate.
LEVC TX circola a Londra già dal 2018: ancor più ispirato all’iconico Austin FX4, si connota per fari squadrati e full LED, e per una grande dotazione tecnologica, in parte derivata da Volvo come si vede soprattutto all’interno dell’abitacolo. La tecnologia del TX viene chiamata eCity, e permette di sfruttare al meglio tutte le funzionalità del taxi, risparmiando la batteria (l’autonomia è di poco più di 130 km), e dando comfort sia al tassista che ai clienti.
Inoltre, il TX è il primo Taxi londinese ad essere venduto all’estero: in seguito alla crescente domanda di taxi elettrici, gli LEVC TX sono stati distribuiti anche in Danimarca, Francia, Svizzera, Germania e Giappone.
Non è da escludere un arrivo in Italia, specie in città come Milano, dove non è più così raro trovare taxi elettrici anche marchiati Tesla.
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LEVC VN5
Dal TX è nato anche il nuovo LEVC VN5, primo van completamente elettrica dell’azienda sino-britannica, che viene proposto in molte versioni per puntare a diverse tipologie di B2B:
- Utiliy e logistica
- Refrigerazione
- Servizi di emergenza
- Servizi di consegna
Il cliente può, comunque, personalizzare a piacimento il VN5 e configurarlo in base alle sue esigenze.
LEVC VN5 è realizzato convertendo il TX, e usando materiali leggeri e resistenti che da una parte possano massimizzare il carico utile, e dall’altro mantenere la durata del carico stesso.
Joerg Hofmann, CEO di LEVC, ha definito il VN5 come il “futuro della mobilità sostenibile“, perché progettato per venire incontro alle esigenze di diversi settori. Come il TX da cui deriva, LEVC VN5 è dotato della stessa tecnologia eCity del TX, che permette di avere un’autonomia flessibile di circa 500 km (pura è di 98).
La capacità di carico del Van è di 5,5 metri cubi, e il vano di carico ospita due pallet di dimensioni in regola con le normative europee, e che permettono un carico utile lordo di 830 kg.
Le operazioni di carico e scarico sono molto agevoli, grazie alla grande porta scorrevole laterale, e a quella sdoppiata 60/40 posta sul retro. Il VN5 è già disponibile nei mercati a guida a destra (UK, Australia e Giappone), mentre le versioni con guida a sinistra saranno disponibili a partire da marzo 2021.
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LA PRODUZIONE SOSTENIBILE DI LEVC
Sia LEVC TX che il VN5 vengono prodotti nello stabilimento di Ansty, Coventry, nel Regno Unito, attualmente l’unica fabbrica inglese dedicata alla sola produzione di auto elettriche.
L’impianto è ultramoderno: tutti i processi e i sistemi aziendali sono interconnessi, e rilasciano dati in tempo reale basati su cloud. Come i prodotti che crea, la struttura è molto ecologica: sfrutta l’acqua piovana, e un complesso sistema di pannelli solari disposti tutti sull’edificio, che permette a LEVC di rimanere in linea con l’obiettivo di ridurre l’impronta di carbonio.
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