7 giorni con Cadillac XT4: Premium per chi si vuole distinguere
Americana sì, ma con motore ingegnerizzato in Italia e prodotto in Germania, i due cuori pulsanti dell'automotive europeo: così Cadillac XT4 vuole conquistare l'Europa, insieme a un design moderno e innovativo, e a tanta qualità.
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Importata in Italia dal Gruppo Cavauto di Monza, Cadillac XT4 è un SUV compatto prodotto dal brand premium di General Motors appositamente per il Vecchio Continente.
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L’obiettivo è chiaro: farsi notare da chi vuole qualcosa di diverso dal “solito trio” teutonico, per guidare una vettura certamente rialzata, certamente di buona qualità, ma che non passi inosservata, e non rinunci nemmeno alla trazione integrale.
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I NOSTRI 7 GIORNI CON CADILLAC XT4
Lunedì – “Sembri molto più giovane!”
Anche se non è mai stata una presenza fissa nel Vecchio Continente, alle nostre latitudini (complice Hollywood) tutti sanno chi è Cadillac, marchio stilisticamente e tecnicamente innovatore dal 1902.
Come dimenticare, per esempio, la 1859, la prima con le famosissime (grazie a Hollywood) “pinne” posteriori? Ma questo è il passato: le berline hanno perso appeal, così anche Cadillac ha deciso di entrare nell’apprezzato, e per questo agguerrito, segmento dei SUV, sempre con la sua vocazione dirompente e innovativa.
Il design è quindi diverso dal solito, soprattutto all’anteriore che si presenta imponente ed estraniante. Imponente per via della grande griglia, che occupa quasi tutto il frontale, e per la verticalità; estraniante per la forma dei fari, verticali e sdoppiati, naturalmente full LED.
Più classicheggiante il posteriore, ma sempre controtendenza: in un mondo dove si cerca l’orizzontalità, Cadillac XT4 ha dei lunghi fari verticali, con una piccola rientranza verso il centro del portellone, sempre bianchi tranne nella versione Sport, in cui diventano rossi.
Non mancano poi numerosi dettagli, come il logo cromato posto sui fianchi, o incastonato nei fari; e i cerchi in lega. Diresti mai che un design così moderno è frutto di quasi 120 anni di esperienza?
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Martedì – Che profumino
I primi giorni con la XT4 sono tutti “effetto wow”. Gli interni, infatti, sono comodi, e profumano, letteralmente, di qualità. Sono infatti interamente rivestiti in pelle, che ricopre non solo i sedili – che sono riscaldabili e massaggianti – ma anche l’intera plancia, il volante, il bracciolo centrale, i pannelli porta.
Un plauso poi a una vettura sì tecnologica, ma non ricoperta di schermi: una rarità in questo periodo. Il cruscotto è semi-analogico, con i buoni vecchi contagiri e conta chilometri. Al centro si trova il display touch da 8 pollici, visibile e ben integrato nella plancia.
Una scelta che, personalmente, apprezzo molto, perché mi dà l’idea che ci sia stata una cura nella progettazione. Inoltre, dà armonia visiva, aumentando sia la sensazione di premium, che il comfort.
La ricercatezza si completa con la pulsantiera sotto al display e quella del volante, con i tasti in metallo, e con porte USB sia Type-A sia Type-C, utili anche per la smartphone replication e, quindi, l’attivazione di Apple CarPlay e Android Auto. Inoltre, è possibile collegare lo smartphone semplicemente appoggiandolo al display centrale, grazie all’NFC.
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Mercoledì – Il buon vecchio diesel italiano
Che gli americani siano innamorati del Bel Paese è cosa nota, e questo riguarda anche la Cadillac XT4, il cui motore 2.0 Turbodiesel da 174 CV è ingegnerizzato a Torino, presso l’ex GM-Powertrain – ma è prodotto in Germania.
Il SUV americano è disponibile anche con propulsione benzina da 230 CV, ma il diesel rimane la scelta migliore per chi si muove tutti i giorni in autostrade e statali.
Nel nostro caso, l’efficienza del motore è unita a un comfort ai vertici della categoria, garantito dal cambio automatico Hydra-Matic a 9 rapporti.
Il suo funzionamento è simile al CVT : come lui, infatti, è sempre alla ricerca dell’efficienza, ma è meno rumoroso e privo di quell’effetto scooter tipico di questa trasmissione. Inoltre, è piuttosto intelligente, e anche se qualche volta si impunta un po’, garantisce riprese ottimali e cambiate fluide.
I consumi sono da diesel: meno di 5 litri su 100 km usando solo due ruote motrici, circa 7 con la trazione integrale. L’insonorizzazione, invece, tiene all’esterno il suono del motore, che non si sente quasi mai, lasciandoci godere il viaggio in silenzio o al ritmo delle nostre canzoni preferite. L’impianto audio, del resto, porta la firma BOSE.
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Giovedì – Sotto la sua ala
L’aspetto possente, dentro e fuori, suggeriscono anche (e a ragione) l’idea che la Cadillac XT4 sia una vettura estremamente sicura. Prima di tutto a livello strutturale, grazie al telaio robusto e, ancora una volta, alla tecnologia.
Il SUV americano dispone infatti di tutti i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida più aggiornati e, anzi, porta in dotazione qualcosa in più.
A partire da una semplificazione della guida permessa dalla camera a 360°: stiamo parlando di un’automobile lunga 4 metri e mezzo e larga quasi due, il cui design così particolare a volte rende difficile districarsi nei vicoli delle città italiane.
Si aggiungono, poi, il cruise control adattivo, l’assistente di corsia, o l’avviso anticollisione che avverte l’utente facendo vibrare il sedile. Una chicca che ho apprezzato molto: la XT4 è in grado di riconoscere le temperature esterne, riscaldando fin da subito ambiente, volante e sedili se fa freddo, o rinfrescandoli se fa caldo.
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Venerdì – Un passo da giganti
Cadillac XT4 ha un passo di 2,7 metri, che già suggerisce l’idea di tanto spazio. Anche perché, pur appartenendo allo stesso segmento di auto come BMW X3 e Volvo XC40, è leggermente più lunga.
Ne consegue che l’abitabilità posteriore è ottimale, anche per chi è alto: io, per esempio, sono 1,94 e dietro riesco a starci comodamente sia a livello di ginocchia, che a livello di testa.
E se si viaggia in 4 o in 5, nessun problema per i bagagli: certo, bisogna dire ai più vanitosi di non portarsi tutto l’armadio, ma la capacità di carico parte da ben 637 litri, più capiente persino di alcune auto di segmenti superiori. Valigie, strumenti, giochi e quant’altro ci stanno senza problemi.
La capacità può aumentare abbattendo in parte o completamente il divano posteriore, arrivando a 1385 litri totali.
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Sabato&Domenica – Cavalli americani
Se è vero che i 230 CV del motore benzina sono i più emozionanti, va detto che 174 CV, uniti alla tipica coppia in basso di un diesel, non sono da buttare. Anzi, con lei ci si può divertire e non poco.
Nonostante la guida alta, non si avverte nessuna sensazione di sbilanciamento, nemmeno prendendo le curve allegramente. In più, lo sterzo è piuttosto diretto, e il muso imponente, ma sufficientemente affusolato – così come il tetto che scende leggermente verso il basso – rendono l’idea di un’auto pronta a tagliare l’aria.
Inoltre, abbiamo davvero tanta possibilità di scelta: ci sono infatti 4 modalità di guida. La prima è la 2WD, che usa solo due ruote motrici, contenendo i consumi. Le altre 3 (AWD, Sport e Off-Road) usano la trazione integrale, per gli ambiti più diversi.
La AWD serve a garantire maggiore ripresa in autostrada, mentre la Sport aumenta la risposta dell’acceleratore, ed è divertentissima su strade panoramiche. Infine, con la Off-Road permette di sporcare questa “ragazza un po’ tirata”, tirando fuori il suo lato fuoristradistico e percorrendo strade un po’ sconnesse.
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