Dal 2022 il pedaggio autostradale varierà in base alle emissioni

Pensata originariamente solo per i Camion, la nuova norma dell'Unione Europea prevede, dal 2022, nuovi pedaggi autostradali per l'intero territorio, che saranno tanto più alti quanto più alte sono le emissioni di un veicolo. I membri, rispettando il tetto minimo e quello massimo, potranno decidere di quanto fare il rincaro, mentre i veicoli meno inquinanti possono ottenere uno sconto, sul pedaggio, del 75% o anche del 100%.
A partire dal 2022, il costo del pedaggio autostradale in tutta Europa potrebbe aumentare, e non in generale, ma a seconda del livello di inquinamento del veicolo.
È questa la decisione della Commissione Europea, che ha approvato una norma già proposta qualche anno fa, e che inizialmente era stata pensata solamente per i mezzi pesanti. Secondo la nuova legge, gli Stati membri decideranno quali saranno i parametri con cui applicare la sovrattassa, ma sempre tenendo conto della regola generale europea.
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IL PEDAGGIO SU BASE INQUINANTE ORA VARRÀ PER TUTTI
Inizialmente la variazione del costo del pedaggio su base emissioni era destinata unicamente ai mezzi pesanti, ed era l’evoluzione del sistema delle Eurovignette – che si occupa di definire un quadro di pedaggi ed, eventualmente, “bollini” per il traffico dei camion.
Il testo approvato in via definitiva, però, estende la nuova legge a tutti i veicoli e, di conseguenza, alle automobili. Ci sono dei limiti, in modo che gli Stati non si facciano concorrenza sleale.1899 euro è il tetto massimo annuale dell’abbonamento alle autostrade per i mezzi più inquinanti, mentre 899 il minimo per quelli meno inquinanti.
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Del testo originario, quello pensato per i camion, rimane anche il supersconto per i veicoli meno inquinanti, fino al 75% per gli altamente elettrificati, o addirittura del 100% (quindi, pedaggio gratuito) per i veicoli completamente elettrici.
L’Unione Europea, quindi, lascia libertà di scelta al singolo Stato per quanto riguarda l’importo da applicare, mentre impone ai membri un massimo di due anni per fare entrare in vigore la norma.
L’UE ha quindi virato definitivamente direzione, e ora procede a tutta velocità verso il suo obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050.
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