Le migliori wallbox e home charger Made in Italy
Nonostante le difficoltà del mercato dei veicoli elettrici, sono molte le aziende in Italia stanno sviluppando soluzioni di ricarica per vetture EV.
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È ormai noto quanto il mercato delle auto elettriche in Italia faccia ancora fatica a decollare. Nonostante il prezzo a volte proibitivo dei veicoli e i costi ancora troppo elevati delle riparazioni, il nostro Paese non rimane fermo al palo nello sviluppo di tecnologie al servizio dei mezzi full-electric.
Sono sempre di più infatti, le aziende italiane che negli ultimi anni hanno deciso di dedicarsi alla produzione di home charger e wall box per auto e non solo fatti completamente in Italia.
Realtà a volte anche piccole ma in grado di farsi strada all’interno di un mercato caratterizzato dalla massiccia presenza di brand internazionali e più “gettonati” come Wallbox, Tesla, Juice e Grizzl-e.
L’obiettivo di tutte queste realtà commerciali nostrane è lo stesso: rendere più comoda e semplice la ricarica quotidiana delle auto elettriche, contribuendo alla loro diffusione anche in Italia. Tutto questo attraverso l’unione di innovazione e design pensati, prodotti e diffusi completamente nel nostro Paese. Ecco i migliori home charger 100% Made in Italy.
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Daze Technology
Nata dalla passione per l’automotive e le nuove frontiere della mobilità elettrica dei due ingegneri meccanici Andrea Daminelli e Giacomo Zenoni, Daze Technology è stata l’azienda pioniera nello sviluppo di DazePlug, il primo prototipo di ricarica automatica conduttiva.
Quesa soluzione prevede l’impiego di sistema robotico più o meno semplice che attacca alla vettura EV un connettore creando una connessione cablata tra la stazione di ricarica e il veicolo.
Le piattaforme di ricarica automatica conduttiva, pur essendo ancora in una fase prototipale, potrebbero essere lanciate sul mercato già nei prossimi due o tre anni. Possono essere di due tipi:
- Nei sistemi “di lato”, un robot antropomorfo installato in prossimità dell’area di parcheggio compie le esatte azioni compiute da una persona nell’inserire un connettore standard nella presa di ricarica classica del veicolo;
- Nei sistemi “dal basso”, un robot installato al centro dell’area di parcheggio di dimensioni sufficientemente piccole da permettere alla macchina di parcheggiarci sopra. Una volta che il veicolo è fermo sopra il robot quest’ultimo può muoversi e connettersi a una presa posizionata sotto la vettura creando una connessione cablata.
Il primo prototipo di DazePlug, concepito per la ricarica di autotrasporti o veicoli a guida autonoma dove la riduzione di tempi di fermo e dell’intervento umano permettono grandi risparmi economici, è stato sviluppato nel 2018 come charging point di una Nissan Leaf.
I due modelli di wallbox sviluppate e prodotte completamente da Daze Technology nei suoi stabilimenti di Bergamo sono:
- DazeBox C, il prodotto di punta dell’azienda. È una leggerissima wallbox (solo 4 kg) raccomandata per utilizzo domestico o in parcheggi privati e semipubblici. Può essere integrata a varie modalità come il Dynamic Power Management, per modulare la potenza di ricarica per non superare il limite del contatore, o il Solar Boost che di sfruttare la potenza generata dai pannelli fotovoltaici al posto di quella prelevata da sistemi di accumulo o dalla rete. Questa stazione è comandabile via App da remoto quando è connessa a una rete Wi-Fi e, in assenza di connessione internet, è gestibile grazie alla connettività Bluetooth. Ha una capacità
- DazeMax C, prodotto con le medesime specifiche della DazeBox C, questa stazione è più orientata verso gli ambienti semi-pubblici e aziendali, grazie alla ricarica condivisa e al sistema di blocco-sblocco mediante autorizzazione con chiave o app proprietaria.
Entrambi i sistemi ricevono una serie di aggiornamenti periodici che consentono di accedere a nuove funzionalità.
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