Salone dell’auto 2024: riportare Torino al centro
Il Salone dell'auto torna a Torino dal 13 al 15 settembre e coinvolgerà tutta la città, che nonostante le difficoltà vuole continuare a essere la capitale italiana dell'automobile.
In un momento francamente difficile per l’automotive piemontese, con il recente stop alla produzione a Mirafiori, si è tenuta la presentazione del Salone Auto Torino 2024, previsto in città dal 13 al 15 settembre.
Alla presentazione del 6 maggio in Porta Susa era presente Matteo Salvini, Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro Infrastrutture Trasporti, che ha colto l’occasione per ribadire il suo impegno per la neutralità tecnologica e l’automotive italiana.
Presenti anche Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte; Stefano Lo Russo, Sindaco Città di Torino e Andrea Levy, Presidente Salone Auto Torino.
IL SALONE DELL’AUTO DI TORINO
Lo avevamo lasciato al Parco Valentino, prima dello spostamento a Milano. Ma come sarà il nuovo Salone Auto di Torino? Rimarrà gratuito e all’aperto: “Sarà un format esteso a tutta la città, nuovo e internazionale, che terrà conto di 200 anni di storia della mobilità, dalle carrozze alle auto sostenibili, neutrale rispetto alle tecnologie e con test drive di tutte le motorizzazioni presenti sul mercato”, spiega Levy.
La sfilata inaugurale del 13 settembre prevede proprio la presenza di carrozze trainate da cavalli, seguita dalle prime auto del secolo scorso, per poi passare alla Premiere Parade con le più attuali novità di prodotto delle Case e uno spazio anche per il motorsport.
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Il Salone farà tappa nei principali luoghi di Torino, partendo dalla Stazione Porta Nuova (sono previsti sconti dal 30% all’80% sui biglietti trenitalia), verso piazza Carlo Felice, fino a piazza Vittorio Veneto.
Dal sito del Salone della manifestazione sarà scaricabile il free pass gratuito, che consentirà di entrare a prezzo ridotto in molti musei cittadini e di sfruttare convenzioni con alberghi e ristoranti, oltre che per il trasporto.
TORINO E L’AUTOMOBILE
Spiega il sindaco Lo Russo: “Torino vuole continuare a essere la città dell’auto e delle innovazioni tecnologiche, anche in un momento oggettivamente complesso. C’è preoccupazione per le fabbriche sul territorio: siamo in un passaggio storico importante per l’auto mondiale e questo influenza le scelte strategiche di Stellantis. Vorrei che si guardasse all’Italia come un luogo di produzione, non credo nell’import di industrie cinese, ma che vadano usate risorse pubbliche per sostenere la produzione in Italia e che vada chiesto a Stellantis un impegno chiaro”.
L’industria manifatturiera paga un terzo degli stipendi dei piemontesi, ha ricordato il presidente della Regione Piemonte: “Abbiamo ottenuto buoni risultato sul riutilizzo di Mirafiori, con accordi vincolanti su hub del riciclo e Battery technology center, abbiamo però bisogno che si facciano più auto. Anche il Salone dell’auto fa la sua parte, riportando l’attenzione sul legame auto e Torino”.
L’INTERVENTO DI SALVINI
“Il tema dell’auto dal punto di vista pragmatico e simbolico è una linea del Piave, un nodo cruciale” ha commentato il ministro Salvini, che si è detto convinto che il Nord Ovest sarà la sorpresa economica dei prossimi anni.
“Per fortuna negli ultimi mesi in diversi contesti europei si sta usando più la logica e meno l’ideologia. È un bene che si parli di neutralità tecnologica. Voglio sperare che chiunque vada in Europa riconsideri l’ideologia e spinga sui biocarburanti e i motori termici, dire di no a diesel e benzina nei prossimi anni è una fesseria”.
Una parola anche sugli incentivi: “Sono ottimista, anche se i dati ci dicono che i bonus sull’elettrico, un mercato assolutamente marginale, non vanno ad auto italiane ed europee. Che senso ha un miliardo di bonus quando una buona parte non finisce a Torino, ma a Pechino? Sarebbe il suicidio assistito di una intera filiera produttiva, oltre a non avere un reale impatto ambientale”.
Salvini si è anche detto favorevole all’abolizione del superbollo: “Lo Stato incasserebbe di più togliendolo che mantenendolo”.
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