Test Drive Mercedes EQB, comodità imbattibile
Fino a 423 km di autonomia e potenza di 228 CV dati da due motori elettrici: ecco la nostra prova della Mercedes EQB 300 4matic.
In questo articolo
Versione elettrica della GLB, la Mercedes EQB è un SUV compatto che punta tutto sulla comodità. Acustica, perché silenziosa in quanto elettrica; ma soprattutto di marcia, grazie a un comfort inarrivabile per la categoria.
La nostra versione, provata per due settimane in maniera approfondita, è la EQB 300 4matic, con due motori elettrici che danno la trazione integrale (da qui 4matic) e 228 CV di potenza, mentre la batteria da 66,6 kWh che dichiara fino a 423 km di autonomia su ciclo WLTP. A mio parere, però, la più interessante per le flotte è la EQB 250, con un motore a trazione anteriore da 190 CV ma autonomia fino a 502 km.
Leggi Anche: Ecco quanto costa ricaricare l’auto elettrica nei paesi europei
MERCEDES EQB, UN DESIGN VOTATO ALLA PRATICITÀ
La EQB è come detto la versione a batterie della GLB, e per questo mantiene tutte le sue proporzioni e il form factor squadrato che contribuisce a renderla molto spaziosa e pratica. Parliamo infatti di un’auto lunga 4,68 metri, larga 1,84 e alta 1,66, dalle forme lineari che la rendono comunque facile da parcheggiare, sia in strada sia in box, perché di dimensioni che si possono considerare ancora abbastanza cittadine.
Il tetto quasi completamente dritto permette una buona abitabilità interna, e anche il bagagliaio è ampio e ben sfruttabile. Rispetto alla GLB cambia in alcuni aspetti del design: il frontale è completamente diverso, con mascherina chiusa in nero lucido integrata ai fari con sfumature blu elettrico, che la avvicinano a tutta la gamma EQ, così come i fari posteriori che si sono un po’ stiracchiati, arrivando a toccarsi al centro per formare una linea LED.
È un’auto certamente particolare, soprattutto al posteriore con il lunotto molto ampio, che fa piacere in manovra, e che però sposta i gruppi ottici più in basso rispetto a quanto siamo abituati.
Leggi Anche: Il 2023 di Mercedes è ricco di anniversari importanti
INTERNI SPAZIOSI, CON QUALCHE MA
Il design esterno è tutti in funzione di quello interno, votato allo spazio: si parla di un SUV compatto che, volendo, può ospitare fino a 7 persone (ma non è il caso della nostra versione). La costruzione è impeccabile a livello di robustezza e assemblaggio, cosa che isola bene l’auto dall’esterno e riduce sensibilmente i rumori, a tutto vantaggio del comfort.
La seduta anteriore è molto buona, quella posteriore un po’ sacrificata per i più alti: è qui che ci si accorge che la EQB, come la EQA e la EQC, non sorge su una piattaforma dedicata ma condivisa con i modelli termici, per cui le batterie non sono piatte ma si notano tutte al posteriore. Tra l’altro, il divano può scorrere fino a 18 cm per aumentare la capacità del bagagliaio (di base a 465 litri) o lo spazio per gli occupanti posteriori. Comunque niente di che, ci si sta comodi, si hanno a disposizione prese USB per i propri device e diversi vani porta oggetto.
A proposito di connettività, abbiamo un doppio display continuo con due schermi da 12,3 pollici: il primo dietro al volante che ha tutte le funzioni di cruscotto. Il secondo, touch, di uguali dimensioni al centro del cruscotto. È naturalmente l’MBUX a muovere tutto, fluido e piacevole e con tante impostazioni. Peccato però che la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto sia solo via cavo e, cosa ancora più grave per un’auto del genere, sia optional; anche l’apertura senza chiave è optional, o disponibile di serie nella Premium Plus.
Sul volante i tasti sono a sfioro, comodi ma bisogna prenderci un po’ la mano: comunque, con quello si possono navigare tutti i menu, cambiare la musica e gestire l’auto senza mai staccare le mani.
Leggi Anche: Gli interni di Mercedes sono sempre più tecnologici
GUIDA ESTREMAMENTE PIACEVOLE
La Mercedes EQB non è l’elettrica più scattante: 228 CV su un peso superiore alle due tonnellate si sentono. Non è neanche quella che va più lontano: 424 km l’autonomia dichiarata, circa 400 reali in città, e 300 in autostrada a 120 km/h. A 130 si scende invece a 230 km. La ricarica in corrente continua è da 100 kW, abbastanza veloce e in grado di recuperare l’80% in 30/40 minuti. Ciò fa sì che ci si possa fare anche qualche percorso medio lungo, ma rimango dell’idea che la EQB 250, meno energivora con l’autonomia di 502 km sia più indicata.
Comunque, sono tutte estremamente confortevoli e questo è dato dalla qualità costruttiva già citata, ma soprattutto dalle sospensioni. Milano, Monza, le città della Brianza e tutti i luoghi in cui l’ho portata sono pieni di dossi e buche, che lei riesce ad assorbire benissimo: non esiste SUV di pari categoria, tra quelli da noi provati, con una taratura così. Niente “tonfo”, nonostante il peso, ma un atteggiamento morbido, enfatizzato dagli ammortizzatori intelligenti a controllo elettronico.
Comodità data anche dalla frenata automatica (ma è assente la one pedal drive) e dalla possibilità di avere tutto sotto controllo: da tradizione Mercedes, il selettore di marcia è la leva destra del volante. Bisogna abituarsi al fatto che frecce, luci, e controllo dei tergi-cristalli sono tutti nello stesso posto, e poi si apprezza questa impostazione.
Buona anche la sicurezza, sia hardware che software: ci sono tutti gli ADAS aggiornati, dal cruise control adattivo al mantenimento di corsia. Niente telecamera a 360° sulla premium, ma una retrocamera classica (e forse un po’ poco definita). Ma le ampie vetrate e il portellone verticale fanno sì che gli ingombri si percepiscano benissimo.
Leggi Anche: La rete di colonnine per i clienti Mercedes
PREZZI E CANONI
Mercedes EQB parte da 58.250 € per la 250 con motore singolo anteriore da 190 CV e autonomia di 502 km. La EQB 300 4matic della prova parte da 59.260 € in allestimento Sport.
Con myMobility Pass, Mercedes prevede per la EQB un canone in offerta a 705 € mensili per 36 mesi o 45.000 km, a fronte di un anticipo di 8.000 €. Il canone include, oltre ai servizi di manutenzione, anche la wallbox Juice Box di Enel X Way da installare nel box del driver.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.