Veicoli commerciali connessi? Una questione di efficienza


È il bisogno di efficienza a guidare le flotte operative verso l’adozione di soluzioni telematiche, come spiega il responsabile LCV di Arval Italia, Massimiliano Abriola.
In questo articolo
- Massimiliano Abriola, come la connettività può aiutare le flotte operative?
- Come fare a trovare il migliore cost balance?
- La telematica interessa dal CEO al driver, come coinvolgere quest’ultimo?
- Qual è un beneficio della telematica immediatamente percepito dalle flotte?
- Le aziende con le flotte operative connesse poi usano efficacemente i dati?
- La ricerca di Arval Mobility Observatory
“Sicurezza, efficienza e guida alla transizione energetica”, queste le ragioni strategiche della connettività applicata ai veicoli commerciali. Lo spiega Massimiliano Abriola, Head Of Consulting & Arval Mobility Observatory, nonché responsabile LCV di Arval Italia.
Massimiliano Abriola, come la connettività può aiutare le flotte operative?
“Bisogna partire dalla definizione di veicolo commerciale: un bene strumentale, funzionale all’attività d’impresa. Pensiamo ad esempio alle flotte che erogano servizi essenziali e devono intervenire in modo stringente. In questi settori il rispetto della qualità con il miglior setting è una sfida continua e la telematica è una bussola straordinaria per orientare la ricerca di efficienza”.
Come fare a trovare il migliore cost balance?
“Rimane valida tutta la procedura “tradizionale” dello scegliere il veicolo giusto, nel segmento e con l’allestimento giusto. Ma diventa rilevante il processo di miglioramento che la telematica può sostenere con la fotografia continuativa di come i veicoli vengono impiegati, utile per adottare iniziative di miglioramento, dalla definizione delle sotto-flotte, alle manutenzioni proattive, all’introduzione mirata di soluzioni di corporate car sharing, anche per eventuali esigenze di veicolo sostitutivo”.
La telematica interessa dal CEO al driver, come coinvolgere quest’ultimo?
“Il driver è colui che lavora con l’asset e realizza le intenzioni dell’impresa. Condividerne gli obiettivi è un passaggio chiave che trova i driver generalmente positivi perché così ne comprendono lo scopo e i benefici, molti dei quali ricadono proprio su di loro”.
Qual è un beneficio della telematica immediatamente percepito dalle flotte?
“Guardando alla transizione energetica, è facile riconoscere il beneficio dei dati nel comprendere, misurare e reportizzare i progressi delle aziende. Ma anche la possibilità di pianificare percorsi per essere più veloci a intervenire e così assicurare ai clienti più qualità, intervenendo al contempo sui costi e sul benessere dei driver”.
Le aziende con le flotte operative connesse poi usano efficacemente i dati?
“Tecnologia e processi devono viaggiare insieme. Arval in questo ha una forte attitudine, una esperienza trentennale nel noleggio e la presenza di team dedicati di LCV Expert, Solution Engineering e Consultant. Non basta infatti attivare la telematica, che con noi tra l’altro è una pura abilitazione remota essendo le nostre flotte pre-equipaggiate. Fondamentale è il supporto iniziale in fase di commissioning della piattaforma, così come è importante “inserire” la telematica nei processi dell’azienda affinché la ricchezza informativa diventi reale risorsa per analisi, gestione e stimolo al cambiamento”.
La ricerca di Arval Mobility Observatory
Arval Mobility Observatory ha pubblicato la ricerca “Il ruolo della connettività nel presente e nel futuro delle flotte operative” condotta su oltre 250 Fleet Manager di flotte “connesse”, dalla quale emerge che è il bisogno di efficienza a guidare le aziende verso l’adozione di soluzioni telematiche.
Leggi Anche: Come le flotte usano la telematica
I dati che le aziende intervistate considerano più importanti sono quelli relativi al comportamento di guida, ai consumi e alle informazioni relative alla manutenzione.
l 21% delle aziende arriva a coinvolgere anche il top management nella valutazione e analisi dei dati raccolti. 8 aziende su 10 consultano i dati generati dalla connettività dei veicoli e il 40% li utilizza realmente per implementare strategie di miglioramento. Indipendentemente dalle dimensioni della flotta gestita, l’85% delle aziende dichiara di volere continuare a investire sulla connettività dei propri mezzi.
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