Automotive Dealer Day 2021: il futuro della rete distributiva
Come sta cambiando il sistema distributivo dell’automotive in Italia? Se ne è discusso all’Automotive Dealer Day 2021, che ha riunito più della metà dei concessionari del Paese.
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La volontà di ritrovarsi in presenza e ripartire è stata evidente all’Automotive Dealer Day 2021, l’evento che dal 14 al 16 settembre ha riunito a Veronafiere concessionari, case automobilistiche, associazioni di categoria e aziende della filiera.
Sono stati oltre 4mila i partecipanti alla tre giorni, con la rappresentanza di più della metà dei concessionari italiani, insieme per discutere dei cambiamenti in atto nel sistema della distribuzione automobilistica.
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AUTOMOTIVE DEALER DAY 2021
DI COSA SI È PARLATO
A partire dalle difficoltà del mercato (qui gli ultimi dati) provato dall’emergenza Covid, non così agevolato dai rifornimenti a singhiozzo degli incentivi, e ulteriormente aggravato dalla crisi dei trasporti e dei semiconduttori, che stanno causando una grave carenza di prodotto all’interno delle concessionarie.
Senza tralasciare la trasformazione del modello distributivo case-concessionari, la digitalizzazione dei processi di vendita, e-commerce, elettrificazione, evoluzione di marketing e comunicazione (accelerata dal lockdown), usato, post-vendita e noleggio. I temi dell’ADD 2021 sono stati diversi, e tutti attualissimi.
Da concessionario ad agente
La possibilità che i dealer diventino agenti dei costruttori e i tradizionali mandati si tramutino in reti di negozi di proprietà è sempre più concreta – Polestar e Cupra, ad esempio, lo stanno già facendo. E il tema è stato affrontato nel workshop che ha aperto la giornata del 15 settembre. Un nuovo modello distributivo che, mentre agevola le case aumentandone la redditività operativa, lascia divisi i dealer, preoccupati dal venir meno dell’assunzione del rischio e della proprietà degli stock e dall’impossibilità di agire sulla leva dei previ.
Il 53% dei top dealer (oltre 150 milioni di fatturato complessivo) non ritengono l’agenzia adatta alla propria realtà, ma si dimostrano più aperti i più piccoli dealer. Questo ciò che emerge dall’indagine DealerSTAT realizzata annualmente da Quintegia sul 60% dei concessionari italiani.
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Digitalizzazione ed elettrificazione
Ormai 43% di italiani considerano l’acquisto dell’auto on-line una possibilità concreta. Solo 2 automobilisti su 10 ritengono invece che le auto elettriche portino davvero dei vantaggi all’ambiente (fonte: Automotive Customer Study di Quintegia).
Eppure, la sostenibilità, conferma l’indagine Reset effettuata da Quintegia in collaborazione con Findomestic, è diventata un punto cruciale per i concessionari del nostro Paese, in prima linea in fatto di riduzione dei consumi, promozione della mobilità elettrica, utilizzo di fonti rinnovabili, ma anche di sostegno alle comunità locali, riqualificazione di aree verdi e welfare aziendale.
Resta ancora molto da fare, invece, per quel che riguarda la disparità di genere, con un impiego femminile fermo al 24% del totale nel mondo dei dealer.
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LE PREMIAZIONI
Il concessionario italiano che meglio si è distinto per progetti e presenza sul web è stato il brianzolo Rattix, che si è aggiudicato l’Internet Sales Award, riconoscimento assegnato ogni anno da Quintegia in partnership con Autoscout24.
È Porsche, invece, il brand più apprezzato dai concessionari italiani, seguito da Mercedes-Benz e Bmw nell’indagine DealerSTAT, che monitora il grado di soddisfazione dei dealer nei rapporti con le case automobilistiche.
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