Come funziona l’Autovelox? Sfatiamo miti e leggende
L'autovelox è basato sull’emissione e ricezione di una coppia di raggi laser paralleli e invisibili e funziona anche al buio o con poca visibilità. Non ci sono autovelox nascosti nei guardrail e nei bidoni della spazzatura e non serve a niente mettere cd dietro al parabrezza o spruzzare di lacca la targa.
In questo articolo
Incarnano lo spauracchio di milioni di automobilisti. Gli autovelox sono apparecchiature in grado di rilevare la velocità istantanea dei veicoli in transito e comminare eventuali multe, in caso di superamento dei limiti imposti.
L’autovelox funziona da deterrente, così da obbligare i guidatori a rispettare i limiti imposti su ogni determinato tratto stradale.
COME FUNZIONA L’AUTOVELOX
Come fa l’autovelox a determinare la velocità di un’automobile? Il dispositivo è basato sull’emissione e ricezione di una coppia di raggi laser paralleli e invisibili che attraversano la strada perpendicolarmente. Una macchina fotografica rileva la targa del veicolo che viola il limite di velocità e sovrappone automaticamente i dati dell’infrazione.
Leggi Anche: Come e quando contestare la multa presa con l’autovelox
L’autovelox è in grado di funzionare anche di notte, con scarsa illuminazione e in tutte le situazioni metereologiche. Le forze dell’ordine sono dotate sia di sistemi con flash che di sistemi ad infrarossi.
LE TIPOLOGIE DI AUTOVELOX
Gli autovelox possono essere mobili (in questo caso funzionano grazie alla presenza di una pattuglia di forze dell’ordine) o fissi. Quelli mobili sono di due tipologie:
- Videovelox: installato sulle vetture di pattuglia, funziona come un autovelox fisso, rilevando la velocità istantanea del veicolo e registrando la targa su un supporto video
- Telelaser Viene utilizzato nei posti di blocco e funziona tramite una pistola laser che emette un fascio ad alta frequenza nella direzione delle auto di passaggio. In caso di superamento dei limiti, la sanzione viene consegnata immediatamente al conducente
TUTOR E VERGILIUS
Oltre ai dispositivi mobili e fissi, ci sono quelli che misurano la velocità media in un determinato tratto. Usato sulla maggior parte delle nostre autostrade, questo sistema si chiama Tutor.
Come funziona? Viene registrata targa e orario di passaggio del veicolo in due punti di rilevamento e calcolata la velocità media nel tratto compreso tra questi due punti. Con questo autovelox si impone all’automobilista il mantenimento costante del limite di velocità previsto sul tratto autostradale. Evoluzione del Tutor è il Vergilius, che rileva sia la velocità istantanea che quella media.
Leggi Anche: Ecco i tutor attivi in autostrada nel 2022
I FALSI MITI SULL’AUTOVELOX
Sul funzionamento degli autovelox sono fiorite leggende. Voci e passaparola alimentate nei bar o nei forum su internet. Facciamo un po’ di chiarezza.
- Non ci sono autovelox “annegati” nei guardrail e nei bidoni della spazzatura. Una paura nata quando non c’era l’obbligo di segnalazione della presenza di un autovelox. Ora è esattamente il contrario, se l’autovelox non è visibile la multa è annullata.
Leggi Anche: Multe annullate se l’autovelox non è ben visibile, lo dice la legge
- Il Telelaser (ovvero l’autovelox con “pistola” laser) funziona in ogni condizione atmosferica e di visibilità, anche al buio. Semmai il problema riguarda l’agente che, con poca luce, potrebbe avere difficoltà a inquadrare il veicolo.
- Non è vero che i cosiddetti “Velo ok” (cioè le colonnine arancioni collocate ai margini delle strade, nei centri abitati, e in grado di ospitare un rivelatore di velocità) sono sempre vuoti e servono solo da deterrente. I controlli automatici di rilevamento della velocità sulle strade urbane possono essere regolari in presenza dell’autorizzazione del prefetto (che indica i punti dove non è possibile fermare l’automobilista per la contestazione immediata, in base alla pericolosità del tratto e al traffico).
I FALSI METODI PER “SFUGGIRE” AGLI AUTOVELOX
Tra le credenze più vecchie per eludere gli autovelox, c’è la sistemazione di un cd dietro al parabrezza. Secondo questa corrente di pensiero, l’oggetto rifletterebbe il raggio del Telelaser e impedirebbe così alla pattuglia di rilevare la velocità. Falso. I Telelaser sono dotati di un sistema in grado di superare gli eventuali disturbi.
Non serve nemmeno spruzzare lacca o una speciale vernice trasparente sulla targa. Si può sfuggire ai controlli solo se il numero di targa è occultato (circostanza che, però, costituisce un reato).
Superare di molto i limiti è solo peggio: anche se si superano i 250 km/h, gli autovelox riescono comunque a rilevare la velocità. Una leggenda nata dal fatto che negli anni ‘80 l’apparecchio più diffuso dell’epoca dichiarava una velocità massima operativa di 250 km/h, oggi superato.
La distanza non conta. I Telelaser misurano la velocità di un’auto distante oltre un chilometro (fino a 1.200 metri).
ALCUNE VERITÀ
Non tutte le credenze, però, sono false. Alcune sono fondate. È vero, infatti, che gli autovelox a bordo strada non rilevano la velocità di chi si trova nella corsia opposta a quella lungo la quale sono installati gli apparecchi per il controllo della velocità (anche se bisogna precisare che alcuni apparecchi sono bidirezionali).
Leggi Anche: Multa impugnabile se l’autovelox è installato dall’altro lato della carreggiata
È vero anche che qualche dispositivo usato per rilevare il passaggio con il semaforo rosso funziona anche come autovelox. In nessun caso, però, le due modalità possono essere utilizzate contemporaneamente.
FOLLOW US
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News. Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.