Bollo auto e noleggio a lungo termine: cosa è successo nel 2020
La proroga del pagamento del bollo per i veicoli del Nlt è scaduta il 31 ottobre, ma la vicenda non è ancora risolta. Le imprese di noleggio sono pronte al pagamento per conto dei clienti, ma per farlo occorre la semplificazione del processo. Intanto, in attesa di un quadro omogeneo, alcune Regioni hanno deliberato un nuovo differimento dei termini.
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Qualche mese fa il Decreto Agosto aveva introdotto la proroga del pagamento del bollo auto per i veicoli a noleggio a lungo termine fino al 31 ottobre 2020. Ma adesso che questa data è trascorsa cosa succederà? In seguito alle istanze del settore, alcune Regioni hanno deliberato o stanno per deliberare un nuovo differimento dei termini.
I PROVVEDIMENTI DELLE REGIONI
Nello specifico, la Regione Lazio ha promosso già da qualche settimana una proroga del termine utile per il pagamento del bollo dei veicoli a noleggio a lungo termine fino al 30 novembre, mentre la Provincia Autonoma di Trento e le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Veneto hanno differito il termine al 15 dicembre.
Nel Lazio è confermata la riduzione del 10% del bollo per i veicoli immatricolati uso locazione senza conducente anche in caso di:
- Società di noleggio con sede legale in Lazio e soggetto locatario residente in Lazio;
- Società di noleggio con sede legale nel Lazio, sede di immatricolazione nella Provincia di Trento e soggetto locatario residente in Lazio.
L’analoga riduzione viene applicata anche dalla Regione Lombardia.
Aniasa ha rimarcato l’esigenza di un immediato, omogeneo e completo quadro delle delibere di differimento, evidenziando l’opportunità di una proroga a livello nazionale almeno fino al 15 dicembre, come era stato proposto in ambito Conferenza Stato-Regioni.
LA NUOVA NORMATIVA SUL BOLLO AUTO
Ricordiamo che il tema negli ultimi mesi ha fatto molto discutere. Nel 2020, infatti, c’è stato un rivoluzionario cambio di normativa: l’obbligo del pagamento della tassa automobilistica non è più in capo al proprietario del veicolo, ovvero l’impresa di noleggio, ma è passato all’utilizzatore, ovvero il cliente.
Si tratta dello stesso paradigma in vigore dal 2009 per il leasing finanziario, ma che per il noleggio è di difficile applicazione. “Si tratta di una norma – come aveva fatto notare chiaramente Aniasa – che non solo è in netta controtendenza con i nuovi scenari di mobilità, ma rischia anche di compromettere i vantaggi economici che la formula del noleggio a lungo termine, con i suoi servizi flessibili e ‘all inclusive’, garantisce da anni all’intero sistema economico. Questa novità vale per quasi 150.000 clienti, tra cui 85.000 aziende, 3.000 pubbliche amministrazioni e 60.000 privati, che utilizzano oltre 1 milione di veicoli a noleggio e risiedono in 20 Regioni con specifiche regolamentazioni in merito. Si tratta di un assurdo passo indietro che ci riporta a 30 anni fa, in netta controtendenza al concetto di smart mobility”.
La buona notizia per i clienti del noleggio c’è: nelle ultime settimane è emerso che è possibile delegare le imprese di noleggio a pagare il bollo nella propria Regione di residenza. La cattiva notizia, però, è la complessità di questo procedimento, che crea problemi oggettivi alle società del settore.
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I CHIARIMENTI NECESSARI
Il dato di fatto, quindi, è che le società di noleggio continueranno quindi ad offrire ai loro clienti servizi di mobilità quanto più onnicomprensivi, ma in questo momento le complessità della normativa sul bollo sono sotto agli occhi di tutti.
Aniasa ha evidenziato in questi giorni problemi oggettivi nella procedura, che ad oggi prevede la trasmissione dei dati dalle imprese di noleggio ai registri ACI-PRA, la successiva condivisione di questi ultimi con le banche dati delle singole Regioni e Province autonome nonché dell’Agenzia delle Entrate, il nulla osta di tutti i soggetti istituzionali al pagamento, che, come ultimo step, potrà essere effettuato da parte delle stesse società di noleggio in “formula cumulativa” tramite Pago PA.
Su come si attui poi nella pratica la “formula cumulativa” ovvero “massiva” non risulta in alcun sito delle PA competenti e sono ancora attesi chiarimenti.
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“L’intenso confronto con le istituzioni nei mesi scorsi è stato molto utile – aveva commentato nelle scorse settimane Pietro Teofilatto, direttore dell’area fisco ed economia di Aniasa – Da parte della Conferenza Stato-Regioni sono emersi segnali di semplificazione degli adempimenti su tutto il territorio nazionale, e finalmente si è parlato di un bollo ed una regolamentazione unica per il noleggio. Questa sarebbe una buona cosa per tutti: Regioni, aziende e clientela del noleggio. Ad ogni modo continueremo a presidiare la questione. Aniasa ha confermato al MEF il forte interesse alla costituzione di un Tavolo permanente di verifica dell’andamento del sistema” ed anche l’ACI è d’accordo”.
LE CRITICITÀ E LA POSIZIONE DI ANIASA
Aniasa, negli ultimi mesi, ha sottolineato a chiare parole che “l’origine della nuova disposizione (sul bollo auto) è da ricercarsi nei principi del federalismo fiscale sulla territorialità delle imposte, ma rischia di far crescere i costi per il noleggio: si pagherà infatti nella Regione dove il cliente ha residenza o sede legale, con un aumento fiscale vicino al 30% e che porterà il gettito per le casse regionali a oltre 220 milioni. Fino a ieri immatricolare e pagare il bollo in determinate Regioni o Province autonome costava meno, specialmente in termini di efficienza e professionalità dell’amministrazione locale, con vantaggi economici per la clientela del noleggio”.
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Proprio per la complessità della nuova normativa e per l’avvento del Covid, il pagamento del bollo auto per i veicoli a noleggio a lungo termine era stato sospeso fino al 31 ottobre.
L’associazione, nel frattempo, ha continuato a farsi sentire, “chiedendo fortemente certezza del diritto e regole semplici per gli operatori del settore”. Secondo l’associazione, la soluzione migliore, anche per evitare un contenzioso oggi inesistente, è proprio quella di stabilire un valore unico per i veicoli a noleggio valido per tutte le Regioni.
https://www.youtube.com/watch?v=eiYQzYsPU94