I 5 step per costruire la car policy aziendale
Per costruire la car policy aziendale non esiste una vera e propria ricetta. Esistono però dei passaggi che sono comuni in tutte le aziende. Vediamo quali sono e in cosa consistono.
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Ogni car policy aziendale è diversa dall’altra. Ci sono vari aspetti che la determinano: in primis, la policy generale della società in questione (che ad esempio può essere più o meno orientata al green), le esigenze di spostamento dei driver, le necessità di saving.
Per questo non esiste un unico criterio di massima per costruire la car policy aziendale. Esistono però alcuni passaggi, o step, che sono comuni a tutti i documenti che regolano l’utilizzo dei veicoli di un’impresa. Vediamo quali sono.
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I 5 STEP PER COSTRUIRE LA CAR POLICY AZIENDALE
1) STABILIRE GLI OBIETTIVI
Occorre prima di tutto stabilire quali sono gli obiettivi della car policy aziendale. Obiettivi che vanno ovviamente definiti insieme ai vertici della società. Ci sono car policy che seguono obiettivi internazionali, come il raggiungimento di un determinato tetto in termini di emissioni. Ci sono invece car policy, specie quelle delle pmi, che puntano soprattutto al risparmio.
Gli obiettivi, in secondo luogo, dipendono anche dal business dell’azienda. Esempio: l’azienda in questione può avere un orientamento più o meno sostenibile, anche e soprattutto per ragioni di immagine, oppure può decidere di gratificare maggiormente i dipendenti dando loro la possibilità di scegliere quali veicoli guidare. Per sintetizzare, la car policy aziendale è spesso lo specchio dei principi e della filosofia dell’azienda.
A tutto ciò si lega anche la scelta della formula d’acquisizione più conveniente, che può essere il noleggio a lungo termine, piuttosto che la proprietà abbinata al Fleet Management.