Quanto inquina produrre le batterie per le auto elettriche a zero emissioni?
Produrre le batterie per le auto elettriche a zero emissioni può essere più o meno inquinante. Se davvero l’obiettivo è ridurre la carbon footprint bisogna prestare attenzione a ogni fase del processo manifatturiero.
In questo articolo
L’auto elettrica non produce emissioni, ma fabbricare le batterie necessarie al suo funzionamento sì (oltre, ovviamente, a tutte le altre componenti). Quanto è inquinante produrre batterie per l’auto elettrica? La risposta è: dipende. Varia dalle modalità del processo manifatturiero e dell’uso o meno di materiali riciclati.
Leggi Anche: Come funziona la batteria delle auto elettriche
Per questo, quando si calcola l’impatto di un’auto, non andrebbero prese in esame solo le emissioni allo scarico, ma le emissioni sull’intero ciclo di vita, a partire dalla sua produzione e a finire con il suo smaltimento. E in questo calcolo la batteria ha un suo peso.
IL PROCESSO MANIFATTURIERO
La fabbricazione delle celle della batteria, dei composti chimici del catodo e dell’anodo rappresentano le fasi più impattanti per quanto riguarda la produzione di batterie. Molto dipende anche da come viene prodotta l’energia necessaria per il processo.
Secondo uno studio del febbraio 2023 dell’ European Enviromental Bureau, le auto elettriche di nuova immatricolazione in Europa attualmente emettono una media di 75 grammi (g) di CO2e/km per l’intero ciclo di vita, pari a circa il 69 % in meno rispetto a un’auto a combustione interna di pari categoria.
Tuttavia, emissioni per la costruzione delle batterie al litio prodotte nei Paesi asiatici vanno da 120 a 500 kg di CO2 per kWh di batteria, a causa del preminente uso di carbone per l’energia elettrica necessaria al processo manifatturiero.
Riporta uno studio 2022 di Trasport & Enviroment anche nel peggiore dei casi, dove la batteria è prodotta in Cina e l’auto viene caricata in Polonia, un’auto elettrica rimane ancora la scelta più pulita (del 37%) rispetto a un motore a benzina.
Leggi Anche: Quanto inquinano davvero le auto plug-in?
IL NODO DEL RICICLO
Il destino ultimo del pacco batterie (dopo una possibile “second life” in ambiti diversi dall’automotive) è il riciclo, indispensabile in una filiera virtuosa. Il riciclo corretto permette di recuperare e riutilizzare i materiali rari (cobalto, litio, nichel) che si trovano all’interno delle batterie.
Riciclare in modo efficiente la batteria dell’auto elettrica significa farlo per oltre il 95% dei suoi componenti.
Leggi Anche: Nasce il più grande polo italiano per lo sviluppo e il riciclo di batterie a fine vita
Questo consente di riutilizzare i materiali per una nuova produzione di batterie. In questo modo si riduce l’impatto ambientale per l’estrazione di litio e cobalto. Una questione che è anche strategica (per le difficoltà di approvvigionamento dei materiali rari) ed etica. Basti pensare che la poverissima Repubblica democratica del Congo è il più grande produttore al mondo di cobalto, con metodi di estrazione pericolosi e minatori bambini.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.