Leasing auto: cosa significa lo stop alle rate

I canoni del leasing auto sono bloccati fino a settembre. Un provvedimento necessario, ma che da solo non basterà a salvaguardare le aziende.
In questo articolo
Come avevamo anticipato, è arrivato il blocco dei canoni di Leasing. Il cosiddetto Decreto “Cura Italia”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020, prevede una moratoria sui prestiti e sulle linee di credito delle piccole e medie imprese. Questo comprende anche il leasing auto.

Per le piccole, medie e microimprese sono sospese fino al 30 settembre 2020 le scadenze per il pagamento di rate di prestiti e mutui, canoni di leasing, prestiti non rateizzati.
LEASING AUTO: STOP ALLE RATE
Il Decreto Cura Italia prevede una moratoria per il leasing finanziario, la norma non si applica al leasing operativo (senza opzione di riscatto). Quindi chi ha acquistato un’auto in leasing con rata finale è coperto.
Le operazioni di leasing sono erogate da intermediari finanziari, vigilati dalla Banca d’Italia. “Quindi coloro che hanno un leasing finanziario in regolare ammortamento possono chiedere la sospensione delle rate fino a settembre, o nella forma di capitale o in quella di capitale più interessi. Praticamente il 50% degli aventi diritto ha formalizzato la richiesta di moratoria”, spiega Luigi Macchiola, direttore di Assilea, l’Associazione italiana delle Società di leasing e noleggio a lungo termine.
IL NOLEGGIO È ESCLUSO
Dal Decreto Cura Italia rimangono esclusi gli intermediari non vigilati, come il noleggio a lungo termine, praticamente tutta la locazione operativa. “A questi soggetti l’utenza chiederà per assimilazione di sospendere le rate e spetterà ai noleggiatori scegliere fra adeguarsi oppure no e richiedere il pagamento”, commenta Macchiola.
Leggi anche: Noleggio a lungo termine e Leasing: quali sono le differenze?
I PASSI SUCCESSIVI
Le rate saranno messe in coda al piano di ammortamento originario. Se, per esempio, le rate dovevano concludersi il 31 dicembre 2020, si aggiungono 6 mesi e si arriva al 30 giugno 2021. Questo comporterà la necessità di rinnovare le iscrizioni sui documenti dell’auto. Il cliente che sospende le rate continua a assere considerato solvibile.
Ma le imprese saranno in grado di pagare le rate a settembre? “È difficile comprendere le dinamiche di ogni singola impresa. Il 60 – 70 % sono in fermo produzione. È complicato fare una stima. Il Decreto avrà proroghe? Si copriranno questi buchi produttivi? Vedremo quali saranno gli effetti del recente Decreto Liquidità. Saranno inoltre da verificare i possibili accordi in Europa”, commenta Macchiola.
COME RIPARTIRE?
Messo a regime il sistema di moratoria, sarà opportuno cominciare a ragionare sul dopo. “Se parliamo di auto, dobbiamo vedere cosa ha funzionato nel passato, come gli incentivi sulla rottamazione. Anche iperammortamento e superammortamento sono stati strumenti validissimi per il mercato auto. Dovremmo ripensarli e riproporli. Personalmente non credo al credito d’imposta, per avere un beneficio bisogna avere fatturati ed utili”, commenta Macchiola.