Tutti i progetti di espansione della Metropolitana di Milano
Milano è una metropoli, e come tale ha enormi problemi di traffico: ecco perché negli ultimi anni sono stati presentati e approvati numerosi progetti per espandere la metropolitana di Milano, in modo da raggiungere anche l'hinterland e togliere sempre più auto dalla strada.
In questo articolo
- I NUOVI INVESTIMENTI PER LA MOBILITÀ MENEGHINA
- Non solo metro
- I PROGETTI DELLA METROPOLITANA DI MILANO PER IL 2030
- IL PROLUNGAMENTO DELLA M4 E L'HUB AV
- I PROLUNGAMENTI DELLA M1
- LA M3 FINO A CORMANO E PADERNO DUGNANO
- ANCHE A SUD
- LA M5 A MONZA E A SETTIMO MILANESE
- ANCHE BRESSO
- DALL'ALTRO LATO
- I PROGETTI IN ATTESA PER LA METRO DI MILANO
- LA M2 FINO A VIMERCATE
- LA SEMI-CIRCLE LINE
- CI SARÀ UNA M6?
- MOBILITÀ ALTERNATIVA ALLA METROPOLITANA
- LA METROTRANVIA NIGUARDA-CASCINA GOBBA
- LA METROTRANVIA MILANO-DESIO-SEREGNO
- LA TRAMVIA MILANO-LIMBIATE
La Metropolitana di Milano è ad oggi la metropolitana più estesa d’Italia, e la nona più estesa d’Europa. Una rete relativamente recente (la M1 Rossa è stata inaugurata nel 1964) e in continua espansione: proprio a giugno 2023 è stata inaugurata la prima tratta della M4 da Linate a San Babila, dove incontra la M1, e nel 2024 tutta la linea sarà completata.
Nonostante i ritardi e le complicazioni, la Metropolitana di Milano è sempre pronta a nuovi progetti. Già nel 2030 lo scenario potrebbe essere molto diverso: con 130,5 km, supererà anche quella di San Pietroburgo, avvicinandosi sempre di più alle città con le reti più sviluppate.
Sono attese 33 nuove fermate della metro entro i prossimi anni, e il nuovo progetto prevede che nel 2050 tra metropolitane e metrotranvie la rete supererà i 260 km.
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I NUOVI INVESTIMENTI PER LA MOBILITÀ MENEGHINA
Dal 2021, sono stati investti a Milano e provincia 732,2 milioni di euro per l’espansione della metro.
A trarne vantaggio saranno le linee M1, M3 e M4 già esistenti, oltre alla futura M6, che dovrebbe essere la linea rosa. Rispettivamente saranno investiti 180 milioni (aggiuntivi ai 210 già finanziati in precedenza) sulla linea rossa, 5 milioni e mezzo alla gialla per un Piano di fattibilità che dovrebbe allungare la tratta da San Donato in direzione Paullo.
E ancora 420 milioni di euro per la linea blu in costruzione, che in autunno dovrebbe inaugurare il tratto da Linate a Segrate. Infine, 4,5 milioni potranno dare il via al tracciato della rosa, la M6, ancora tutto da definirsi.
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Non solo metro
Non solo la linea metropolitana trarrà vantaggio dagli investimenti del governo. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala infatti a più riprese ha ricordato che ci sono “troppe auto in città, circa 700- 800 mila giorno“. Come si risolverà il problema?
Innanzitutto, vietando l’accesso alle auto private in centro a partire dal 2024. E poi grazie al “rinnovo degli autobus in senso ecologico e la manutenzione delle strade regionali e provinciali”. 166 milioni saranno spesi sulle strade della Lombardia, mentre Milano potrà beneficiare di quasi 250 milioni dal Pnrr per l’acquisto di 350 nuovi autobus elettrici e le infrastrutture per la ricarica (ma non prima del 2024-2026).
La mobilità elettrica contribuirà a sviluppare la low emission zone grazie allo sviluppo dello sharing (con appalti a privati) e, appunto, le linee metropolitane.
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I PROGETTI DELLA METROPOLITANA DI MILANO PER IL 2030
Un primo ampliamento si è visto nel 2023, anno di parziale apertura della M4 “la Blu“, che nel 2024, quando sarà completa, porterà Milano ad avere 114 km (ora, senza la blu, sono 96,8). Al pari della Lilla (la M5), la Blu sfrutta le tecnologie più avanzate, con stazioni ampie e luminose, e treni completamente automatici.
La M4 attraverserà la città da Est a Ovest, collegando Linate da una parte, e la stazione di San Cristoforo, passando per il centro storico meridionale. Sarà lunga 15 km, e avrà 21 stazioni.
IL PROLUNGAMENTO DELLA M4 E L’HUB AV
Ma per la M4 i piani sono più ambiziosi. Infatti, si prevede già la sua espansione verso est, con 3 km da Linate a Segrate e due nuove stazioni: Idroscalo-San Felice e Segrate Punta Est, previste tra il 2029 e il 2030.
Inoltre, il nuovo capolinea dovrebbe ospitare l’Hub AV (Alta Velocità) con un importante punto di interscambio per i viaggiatori provenienti da tutta la zona.
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I PROLUNGAMENTI DELLA M1
Da anni sono iniziati i lavori per la realizzazione di due nuove fermate della M1, il cui capolinea a Nord dovrebbe spostarsi da Sesto FS – quello attuale – a Monza Bettola, fermata in realtà dal nome un po’ ingannevole, visto che è in Via Bettola, a Cinisello Balsamo (al confine con Monza).
Le fermate sono in costruzione dal 2010, e la conclusione dei lavori è stata più volte rimandata. Tuttavia, la fine di questi 1,9 km aggiuntivi della linea più vecchia continua a slittare. Prevista nel 2022, i lavori sono stati nuovamente sospesi a causa della rinuncia dell’azienda appaltante, e la loro conclusione è ora prevista tra il 2026 e il 2030. Quasi 20 anni per due fermate.
A Sud Ovest, invece, è previsto un altro prolungamento della M1, i cui lavori non sono ancora iniziati: 3 nuove fermate, che porteranno la linea fino al Quartiere degli Olmi (le altre due fermate sono Parri e Baggio), per un totale di 3,5 km aggiuntivi.
Sommati agli 1,9 km del prolungamento a Nord, questi km permetteranno alla M1 di superare la lunghezza attuale della M2.
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LA M3 FINO A CORMANO E PADERNO DUGNANO
Anche la M3 sarà oggetto di ampliamenti verso Nord.
Infatti, è prevista una nuova fermata a Cormano, e la gialla sposterà il suo capolinea da Comasina fino a Paderno Dugnano, riducendo notevolmente il traffico in una delle zone più trafficate dell’area metropolitana, ora anche parzialmente ridotto con l’apertura del ponte sulla A52, proprio a Paderno, e la quarta corsia dinamica in ambedue le direzioni sulla A4.
Non sappiamo quando le nuove fermate saranno operative, e per ora l’ultima notizia a riguardo è la somma di 350 mila euro messa a disposizione nel 2020 per finanziare lo studio di fattibilità.
ANCHE A SUD
Anche San Donato non sarà più il capolinea della gialla.
Si sa poco del prolungamento meridionale della M3, se non che sono previste 8 fermate e 10,9 km di estensione fino a Peschiera Centro.
LA M5 A MONZA E A SETTIMO MILANESE
Il progetto più importante riguarda però la lilla, che nel corso dei prossimi (forse) 10 anni si vedrà quasi raddoppiata: 13 km e 11 nuove fermate, che dall’attuale capolinea di Bignami Parco Nord, attraverserà Cinisello Balsamo per arrivare fino Monza.
Le nuove fermate:
- Testi Gorki (Cinisello Balsamo)
- Rondinella Crocetta (Cinisello Balsamo)
- Lincoln (Cinisello Balsamo)
- Monza Bettola (Cinisello Balsamo)
- Campania (Monza)
- Marsala (Monza)
- Monza FS
- Monza Centro Trento Trieste
- Villa Reale
- Ospedale San Gerardo
- Polo Istituzionale
La M5 sarà anche la prima linea metropolitana divisa in due province: la Città Metropolitana di Milano e, appunto, la provincia di Monza e della Brianza.
ANCHE BRESSO
Sempre a Nord, ma con capolinea sdoppiato. Se il progetto più importante riguarda l’arrivo a Monza, l’attuale capolinea di Bignami si svilupperà anche verso nord ovest.
Cinque le nuove fermate, per 5,5 km di estensione: due a Bresso, una a Cusano Milanino e altre due a Cinisello Balsamo, il tutto entro il 2035.
DALL’ALTRO LATO
Anche l’altro lato della Lilla si amplierà continuando il suo percorso verso ovest.
Dall’attuale capolinea di San Siro, ci saranno quattro nuove fermate verso Settimo Milanese, nuovo capolinea con deposito. Le quattro fermate ipotizzate sono Sant’Elena, Quarto Cagnino e Quinto Romano.
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I PROGETTI IN ATTESA PER LA METRO DI MILANO
Quando detto fino ad ora riguarda progetti certi, e in alcuni casi anche già avviati. Ma l’urbanistica di Milano non si ferma, e dietro le quinte sono in attesa di approvazione anche altre estensioni.
LA M2 FINO A VIMERCATE
Dopo la Rossa e la Lilla, anche la verde si vuole addentrare in territorio brianzolo. Alla fine del 2017 è stato infatti approvato un decreto per far partire lo studio di fattibilità riguardante il prolungamento della M2 (la verde) fino a Vimercate.
Un anno dopo, a dicembre 2018, i tecnici della Metropolitana Milanese hanno presentato il primo stato di avanzamento sul prolungamento, per un totale di 6 fermate ipotetiche.
Dopo Cologno Nord, infatti, la M2 aggiungerebbe:
- Brugherio;
- Carugate;
- Agrate Brianza;
- Concorezzo;
- Vimercate-Torri Bianche;
- Vimercate.
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LA SEMI-CIRCLE LINE
Il sistema metropolitano di Milano è radiale, ovvero tutte le linee passano dal centro. Pare sia in progetto, però, anche una semi-circle line. Non una Circle Line come quella londinese, perché nel caso meneghino il cerchio non si chiude.
Nel 2017 è stato raggiunto un accordo tra Comune di Milano ed FS che porterà alla realizzazione di una metro semi-circolare sul percorso della S9, la suburbana che da Rho Fiera arriva a San Cristoforo FS-M4.
Sono già state progettate tre nuove fermate (Mind, Stephenson e Tibaldi), e altre sono da ipotizzare, ma in totale potrebbero essere 12:
- Tibaldi
- Porta Romana (FS)
- Istria M5
- Dergano M3
- Stephenson
- MIND-Cascina Merlata
- San Cristoforo
- Romolo
- Forlanini
- Lambrate
- Certosa
- Rho Fiera.
Le intenzioni prevedono l’acquisto di 20 treni dedicati, e una frequenza di 15 minuti. Negli ultimi anni sono tuttavia insorte alcune problematiche, che hanno portato a delle modifiche del progetto, e c’è anche chi ha proposto una vera e propria circle line.
Ad ogni modo, di qualsiasi forma sarà la linea, è certo che sfrutterà in parte infrastrutture già esistenti, e in parte il rifacimento degli ex scali milanesi, come Porta Genova, Porta Romana FS e San Cristoforo.
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CI SARÀ UNA M6?
Nulla si sa, invece, della fantomatica M6, la sesta linea metropolitana, forse di colore rosa, che vorrebbe collegare Certosa e Tibaldi. Un progetto che aveva presentato la Giunta Moratti, comprensivo di 37 fermate tra cui:
- Quarto Oggiaro
- Viale Certosa
- Pagano
- Porta Genova
- Piazza XXIV Maggio
- Porta Romana
- Via Lombroso
- Ponte Lambro
La linea è stata in effetti inserita nel PUMS milanese, ma solo come ipotesi nel caso venga richiesto dai flussi di persone. Tradotto: non se ne parlerà prima del 2030.
Recentemente, a settembre 2023, sono però emerse altre ipotesi che confermano che la 6 andrà da Certosa-Musocco, fino a sud est dall’altra parte, attraversando tutto il Municipio 5, ovvero Vigentino. Questo perché si tratta di una zona in fortissima espansione, anche perché coinvolta nei lavori per le Olimpiadi invernali del 2026.
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MOBILITÀ ALTERNATIVA ALLA METROPOLITANA
Oltre ai prolungamenti delle metro, sono in programma anche delle metrotranvie veloci, con corsie riservate, che saranno realizzate nei prossimi 10 anni, per un totale di 34,9 km.
LA METROTRANVIA NIGUARDA-CASCINA GOBBA
La prima metrotranvia collegherà due importanti poli ospedalieri meneghini: l’Ospedale Niguarda, a Ovest, e il San Raffaele, a est (Cascina Gobba M2).
Incrocerà le fermate Bicocca M5 e Precotto M1, attraversando il quartiere Adriano e arrivando fino a Gobba, per un totale di 4,5 km.
LA METROTRANVIA MILANO-DESIO-SEREGNO
I progetti più grandi riguardano l’espansione verso la Brianza, a cominciare dalla Metrotranvia Milano-Desio-Seregno, che dopo numerosi rinvii e ritardi, a settembre 2020 pare aver avuto il definitivo via libera.
La Metrotranvia, i cui lavori sono iniziati e già in corso a Desio e altre zone della Brianza, sarà lunga 14,2 km e servirà a collegare Milano ad altri 6 comuni. Tre della provincia milanese: Bresso, Cusano Milanino e Paderno Dugnano. E tre di quella monzese: Nova Milanese, Desio e Seregno.
La prima parte della nuova infrastruttura, quella che arriva fino a Paderno, sarà a doppio binario, mentre la seconda a binario singolo con raddoppi per gli incroci.
È un progetto di riqualificazione, in quanto precede anche di trasformare la vecchia linea tranviaria Milano-Desio, da anni in disuso dopo l’eliminazione dei tram fuori da Milano, in una più moderna ed efficiente metrotranvia.
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LA TRAMVIA MILANO-LIMBIATE
Il progetto di collegare meglio Milano alla Brianza comprende anche la Tramvia Milano-Limbiate, ovvero rifacimento della storica linea tranviaria ottocentesca che collega Limbiate a Comasina.
La riqualificazione prevede in totale 11,7 km e 18 fermate, che renderanno l’infrastruttura più veloce, in quanto a sede protetta, e con un servizio migliore.
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