Niente più esame pratico per guidare le moto: cosa cambia per la patente A3
Chi è già in possesso delle patenti A1 o A2 non dovrà fare nessun esame pratico per ottenere la patente A3: basterà seguire un corso in autoscuola.
In questo articolo
Da Ferragosto, con l’entrata in vigore del Decreto Infrastrutture-Bis , chi vorrà prendere la patente di categoria A3 (ovvero quella che permette di guidare tutti i tipi di motocicli) potrà risparmiarsi l’esame pratico di guida.
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PATENTE A3: COME FUNZIONA
La patente A3 non prevede limiti né di cilindrata né di potenza e consente di guidare tutti i motocicli. Non la si può conseguire prima di avere compiuto 24 anni, con il limite di età che può scendere a 20 anni, a patto di essere titolare della patente A2 da almeno 2 anni. Queste sono le regole che rimangono.
Cosa cambia? Finora per ottenere la A3 c’era bisogno di superare un esame di guida, mentre a breve sarà sufficiente seguire un corso presso le autoscuole, della durata minima di 7 ore.
BISOGNA AVERE LA PATENTE A1 O A2
Lo scopo della nuova normativa, secondo la volontà dei legislatori, è quella di snellire le pratiche burocratiche, in modo da alleggerire il lavoro delle motorizzazioni civili, il cui personale è notoriamente sotto-organico.
Questo “upgrade” automatico tramite un semplice corso vale solo per chi possiede già:
- Patente A1 (età minima 16 anni) abilita alla guida di motocicli con cilindrata pari a 125 cm³ e con potenza non superiore a 11 kw
- Patente A2 (età minima 18 anni) consente di condurre motocicli con potenza massima di 35 kW e con un rapporto peso-potenza massimo di 0,2 kW/kg.
Si tratta quindi, presumibilmente, di una regola che avvantaggia chi ha già una sufficiente esperienza di guida di motocicli. Chi non possiede queste patenti, invece, dovrà sostenere il corso e l’esame pratico.
QUALI TEMPI
La novità è stata inserita nel Decreto Infrastrutture-Bis ed entrerà in vigore tra il 10 e il 15 di agosto. Al momento l’approvazione è già avvenuta in Senato e si attende il via libera da parte della Camera, che dovrebbe avvenire al più presto con lo scopo di evitare il rischio di scadenza del Decreto legge.
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