7 giorni con Peugeot e-208: Power Of Choice per tutti gli usi
Stile originale, versatilità, prestazioni e autonomia: sono queste le principali caratteristiche della Peugeot e-208, che abbiamo messo alla prova in un “7 giorni con” davvero particolare. Quattro diversi driver per altrettanti diversi utilizzi
In questo articolo
- I NOSTRI 7 GIORNI CON LA PEUGEOT E-208
- Lunedì – Stile graffiante (Maria Francesca Moro)
- Martedì – Comfort a 360 gradi (Simone Viscardi)
- Mercoledì – Che coppia! (Marco Castelli)
- Giovedì – Ok per l’uso promiscuo (Roberto Mazza)
- Venerdì – Ricarica facile (Roberto Mazza)
- Sabato & domenica – Via, verso il lago! (Roberto Mazza)
Graffiante, glamour: la Leonessa delle berline. La Peugeot e-208 ha conquistato tutti, in redazione, quando è arrivata, e per lei sono stati 7 giorni intensi, divisi tra ognuno di noi.
https://www.youtube.com/watch?v=O0t4tU1iims
Un ottimo modo, del resto, per sperimentarne l’uso in pool e in fringe benefit, con quattro driver che l’hanno usata per le loro esigenze, tutte diverse e sempre con le misure di sicurezza che il periodo richiede. Nello specifico:
- Maria Francesca l’ha utilizzata per spostarsi in centro città;
- Simone, che abita in Brianza, per il casa-ufficio;
- Marco per andare a fare una commissione dalla redazione fino alla parte opposta di Milano.
- Roberto, protagonista anche del video della Peugeot e-208, ha avuto il turno più lungo: quattro giorni, fine settimana compreso, perfetti per sperimentare un utilizzo dell’auto in fringe benefit.
In questo modo, la 208 ha potuto mostrare alla perfezione il significato di “Power Of Choice” – lo slogan del marchio del Leone per tutte le sue vetture: poter scegliere come e dove usarla, senza (quasi) sacrifici.
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I NOSTRI 7 GIORNI CON LA PEUGEOT E-208
Prima di partire, una piccola premessa: la vettura da noi provata è una Peugeot e-208 GT Line, allestimento però non più a listino dal 6 aprile, sostituito dalle versioni GT – fondamentalmente, la nostra – e la più accessoriata di tutte, la GT Pack.
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Lunedì – Stile graffiante (Maria Francesca Moro)
La e-208 è un’auto che vuole fare la differenza: non a caso, nelle 24 ore in cui l’ho provata diverse persone si sono fermate a guardarla e a chiedermi informazioni. In un mondo di berline che sembrano Suv, il suo design resta fedele al segmento cui appartiene, senza rinunciare allo stile.
Le linee tese e pulite – antitetiche a quelle possenti e squadrate a cui ci stiamo abituando – creano un accattivante equilibrio tra muscoli ed eleganza. Non è un’auto appariscente, ma è decisamente bella. Una di quelle che, per parafrasare il re Giorgio (Armani), “non si fa notare, ma si fa ricordare”.
Grazie ai vetri laterali inclinatissimi e perfettamente allineati con i passaruota, ai profili in nero lucido, al paraurti anteriore che ingloba la calandra in un’unica linea ininterrotta e alla fascia nera che attraversa l’intera larghezza del portellone posteriore. E, più di tutto, sono indimenticabili i graffianti gruppi ottici, i cui artigli full-Led fendono la strada con la grinta di una leonessa.
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Martedì – Comfort a 360 gradi (Simone Viscardi)
Avendo usato la e-208 per il percorso casa-ufficio, ho potuto fare il raffronto sia con la mia vettura personale, sia con altri modelli che ho testato. E devo dire che ho riscontrato davvero un comfort a 360 gradi. In primis, gli interni della francesina sono coerenti con la sua anima sportiva.
Le sedute sono rigide al punto giusto, le linee sono squadrate e l’insieme è molto curato: su questo allestimento, spiccano cuciture verdi a vista sul volante e sui sedili. Inoltre, la plancia è caratterizzata da una gomma che fa effetto fibra di carbonio.
La pulsantiera per selezionare i comandi, un po’ vintage, è molto piacevole, così come la striscia a Led blu che attraversa il cruscotto. In secondo luogo, la tecnologia è di livello.
Il quadro strumenti, con il suo futuristico schermo olografico, e il display centrale sono chiari e ci sono due prese USB, (tipo A e tipo C). Anche dietro si sta comodi, e i passeggeri possono contare su due prese USB, entrambe di tipo A.
Infine, l’autonomia: aldilà dei 340 km (WLTP) dichiarati dalla Casa – quando sono salito ce n’erano circa 200 a disposizione -, il recupero d’energia in frenata funziona molto bene. Un antidoto perfetto contro l’ansia da ricarica.
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Mercoledì – Che coppia! (Marco Castelli)
“Vorrei, ma non posso”: penso sempre così quando mi siedo al volante di una vettura elettrica. La tecnologia mi affascina, ma io abito in campagna, in provincia di Piacenza, e faccio quasi 200 km tutti i giorni. Non è per me. Un po’ come quando alle superiori mi fermavo nel corridoio per guardare di nascosto la ragazza più bella della scuola.
Quando però un pomeriggio, con una commissione di lavoro da sbrigare, ho visto la e-208 parcheggiata in redazione mi sono detto: è la mia occasione. Attraversare Milano alle 17 (da sud a nord, e ritorno) non è mai un’impresa facile. Ma l’elettrica del Leone mi ha consentito di arrivare in orario e senza stress da traffico.
Di primo acchito, la presenza di un motore da 136 Cv (lo stesso che equipaggia tutte le zero emissioni dell’ormai ex Gruppo PSA) su una vettura di segmento B con una carrozzeria di 1.455 kg può sembrare esagerata. Invece non lo è. Nei rettilinei, la leonessa è brillante; ai semafori, complice la coppia di 260 Nm, scatta che è un piacere.
Non è un male il fatto che sia leggera; anzi, rende l’handling più piacevole, perché lo sterzo risponde prontamente e con l’acceleratore si dosa la giusta andatura.
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Giovedì – Ok per l’uso promiscuo (Roberto Mazza)
I miei quattro giorni con la Peugeot e-208 sono partiti con una considerazione: è vero che ogni azienda ha le sue policy, e ogni driver le sue esigenze, ma questa vettura ha davvero le carte in regola per soddisfare le esigenze dei dipendenti, non solo coloro che abitano in città ma anche i pendolari che viaggiano (o viaggiavano) in treno per raggiungere il centro di Milano.
Non è solo un discorso legato alla pandemia, che certamente scoraggia l’uso dei mezzi: chi come me è pendolare da anni sa bene che, con il trasporto pubblico, gli imprevisti sono all’ordine del giorno.
Un’auto elettrica come questa permette di partire più tardi da casa, di parcheggiare in tranquillità e gratis (anche in centro) e di non dipendere dagli orari degli autobus, quindi con un vantaggio per tutti, soprattutto se nel nostro garage c’è già una vettura termica, da usare per i propri viaggi personali.
Un evento stampa organizzato dietro il Duomo mi ha consentito di sperimentare concretamente il mio pensiero: questa e-208 si adatta bene anche per un utilizzo in fringe benefit.
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Venerdì – Ricarica facile (Roberto Mazza)
I colleghi l’hanno guidata per tutta la prima parte della settimana, quindi è giunto il momento della ricarica. Impresa non impossibile, dato che le città, ormai, stanno accogliendo sempre di più le colonnine.
Lo stesso discorso vale per i centri commerciali: la spesa del tardo pomeriggio di venerdì alla Coop di Monza rappresenta quindi un buon momento. Attacco la spina e vado a riempire il carrello. Torno e la trovo sufficientemente rifornita.
La e-208, infatti, è un’elettrica moderna: supporta anche la “fast” con presa Combo, che le permette, in corrente continua, una ricarica completa in meno di un’ora (fino all’80% in mezzora) . Tutto il processo inoltre può essere gestito dall’App My Peugeot, appena rinnovata, che monitora a distanza l’autonomia residua, consentendo di essere sempre a conoscenza dello stato della vettura.
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Sabato & domenica – Via, verso il lago! (Roberto Mazza)
Chiariamolo subito: la e-208 non è un’auto pensata per chi fa più di 100 km tutti i giorni, ma permette comunque di allontanarsi dalla città e godersi la classica gita fuori porta in giornata.
L’autonomia permette di partire il sabato da Milano e di arrivare tranquillamente a Como: un “andata e ritorno” senza alcuna paura di rimanere a piedi, a bordo di una sportiva che offre comfort, tecnologia e la rilassante silenziosità delle auto elettriche.
Il “Power of Choice” offerto dalla 208, in fondo, non è solo rappresentato dalla possibilità di scegliere tra termico ed elettrico, ma anche dalla libertà di fare della vettura l’uso che si vuole. Con glamour e spirito green.
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