Test Drive Jeep Grand Cherokee 4xe: passa sopra anche metri di neve
Ha un design più raffinato che in passato, ha tanta potenza fino a 380 CV, ma molto elettrificata, e nonostante questo riesce ad arrampicarsi e a muoversi anche con metri e metri di neve. Ecco il nostro test drive della Jeep Grand Cherokee 4xe
In questo articolo
L’avevamo già conosciuta in occasione del lancio stampa nazionale, ma durante le scorse settimane l’abbiamo testata più approfonditamente anche tra metri di neve. Parliamo della Jeep Grand Cherokee 4xe, nuova generazione dell’ammiraglia americana che in Europa arriva solo ibrida, ma sempre potente.
Parte da un listino di 96.000 € per la Overland della prova, l’allestimento che unisce le doti offroad ineccepibili all’eleganza del design, e alla cura degli interni, con oltre 100 sistemi di sicurezza, di cui molti di serie.
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JEEP GRAND CHEROKEE 4XE: LE ANIME DELL’OFFROAD
Partiamo da un dato: l’auto è italiana nella piattaforma, la Giorgio su cui sorgono Alfa Romeo Stelvio e Maserati Grecale. E si vede, perché l’assetto è molto sportivo per quanto riguarda la guida, soprattutto nello sterzo, molto preciso, in alcuni casi un po’ troppo leggero per il tipo di auto, ma è anche vero che si irrigidisce dove serve quindi modalità sport o modalità rock, quella più offroad.
Un’auto che regala tante soddisfazioni, nonostante il peso a vuoto di due tonnellate e mezzo: stiamo parlando insomma di un’auto particolarmente pesante, che però è aiutata dai due motori elettrici che danno una buona spinta, soprattutto quello posizionato sul cambio, più grande, che sostituisce il convertitore di coppia con due frizioni per gestire la potenza combinata di 380 CV.
Su strada è molto silenziosa, molto comoda grazie anche a questi sedili e a questo assetto proprio da turistica che è dato dal tetto panoramico dato dal passo più lungo rispetto al passato, che fa sì che quattro persone dietro ci stiano divinamente. Quattro adulti viaggiano meglio di cinque, perché al centro bisogna fare i conti con il pavimento alto a causa dell’albero della trasmissione.

Comoda, ma non la più silenziosa a batteria scarica, e questo bisogna ammetterlo. Nulla che vada a compromettere la comodità generale, anche grazie all’impianto audio McIntosh che stupisce principalmente per i bassi.
In ogni caso, è un’auto morbida ma senza effetto barca, con beccheggio e rollio abbastanza ben bilanciati senza mai dondolare. In curva, prendendola un po’ allegramente, tende a sovrasterzare ma non esageratamente. E comunque l’ESP interviene sempre, e sempre molto bene. È un’auto prestazionale, è una jeep, un’auto americana che però è molto ben pensata e che, nonostante tutto, strizza l’occhio agli europei.

Per quanto riguarda la offroad, abbiamo tutta una gamma di modalità di guida che vanno dalla Snow, quindi per terreni proprio scivolosi o per l’alta montagna (come nel nostro caso) alla Sand/Mud, quindi sabbia e fango in base a dove ci troviamo fino alla più estrema di tutte, ovvero la Rock che è quella che fondamentalmente permette quasi all’auto di “scalare” i terreni.
In Rock, l’altezza raggiunge il suo valore massimo (29 cm da terra), con marce ridotte nonostante il cambio automatico, il quale comunque dispone anche di modalità sequenziale.
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CONSUMI
Con così tante possibilità di utilizzo, anche i consumi sono diversi. Difficile trovare una media univoca, ma nel nostro caso è stata di 6,5 litri su 100 km.
Si passa dai consumi cittadini, dove si viaggia in elettrico e quindi si sta tranquillamente sotto 1 litro ogni 100 km, a quelli fuori dall’asfalto, in montagna e a batteria scarica, che hanno raggiunto 11,7 litri su 100 km. Si tratta ovviamente di un caso estremo, e l’offroad è del resto possibile sfruttarlo al meglio con la batteria carica, che garantisce fino a 51 km di autonomia, leggermente inferiore a temperature sotto lo zero.
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DESIGN E INTERNI
Per un approfondimento sul design, vi rimandiamo all’articolo dedicato.
L’auto ha comunque un design possente ma più raffinato che in passato, con forme a metà tra lo squadrato e il morbido, colori eleganti e grandi cerchi in lega ad alta resistenza.

Dentro il lavoro migliore, con pelle quasi ovunque, inserti in legno e tanta tecnologia, divisa tra il cluster opaco e il display touch centrale con il nuovo OS connesso e compatibile wireless a CarPlay e Android Auto.
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