Incentivi auto: tutto quello che sappiamo finora
Le ultime novità sugli incentivi auto stanziati con il decreto energia, dopo la prima riunione tecnica dei ministeri coinvolti, in attesa del relativo Dpcm che dovrebbe essere pubblicato entro la fine di marzo 2022.
Giovedì 3 marzo si è svolta la prima riunione tecnica per gestire la ripartizione dei fondi destinati agli incentivi auto previsti dal decreto energia. E un nuovo incontro potrebbe esserci la prossima settimana, perché entro la fine di marzo va emanato il decreto attuativo.
In che modo saranno ripartiti e da quando partiranno i nuovi incentivi auto è, tuttavia, ancora incerto. Il Mise punta ad assegnare 600 milioni su 700 all’eco-bonus, il ministero dell’Economia, al contrario, ritiene più efficaci le misure per l’offerta. Ecco a che punto siamo.
Approfondisci: Un piano per gli incentivi auto, 800 milioni nel 2022, poi 1 miliardo all’anno
INCENTIVI AUTO, WORK IN PROGRESS
Al momento, si parla di incentivi distinti in tre diverse fasce, sulla base delle emissioni:
- 0-20 g/km Co2: 6.000€ con rottamazione di un veicolo inferiore a Euro5, 4.000€ senza rottamazione, con tetto al prezzo di listino di 35.000€ Iva esclusa
- 21-60 g/km Co2: 2.500€ con rottamazione, 1.000€ senza rottamazione, con tetto al costo massimo di 45.000€ Iva esclusa
- 61-135 g/km Co2: 1.250€ solo in caso di rottamazione, con tetto al prezzo massimo di 35.000€ Iva esclusa
Stando così le cose, si tratterebbe di una riproduzione fedele degli incentivi dello scorso anno e proprio su questo nasce il disaccordo interno al Governo. «Investire tutto sull’elettrico significa emettere una condanna a morte per la nostra industria e regalare agli stranieri tutto il vantaggio della misura» dichiara il ministro allo Sviluppo Giancarlo Giorgetti.
Mantenere alti gli incentivi per le auto appartenenti alla fascia di emissioni 61-135 g/km Co2 significherebbe includere nel bonus anche le mild e full hybrid, dal prezzo più contenuto (e dunque in grado rinnovare il vetusto parco circolante più velocemente), nonché supportare la vendita delle vetture che vengono prodotte negli stabilimenti in Italia: le Jeep Compass e Renegade, la Fiat 500X e la Panda, tutte targate FCA.
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