Tutor in autostrada, come funziona il sistema e la mappa

Come opera il controllo della velocità media in autostrada? Il sistema Tutor, le sanzioni previste per eccesso di velocità, le condizioni di funzionamento, la mappa e la tolleranza di un dispositivo deterrente all'eccesso di velocità
In questo articolo
Comunemente noto come Tutor, il sistema di controllo della velocità media in autostrada ha una definizione tecnica differente: è Sicve (sistema informativo per il controllo della velocità) e Sicve-PM. Il tutor autostradale misura la velocità media tra due “portali” muniti di telecamere e sensori. Sviluppato all’inizio degli anni 2000, è stato messo a punto da Autostrade per l’Italia, in collaborazione con la polizia stradale, che dà comunicazione aggiornata dei tratti di strada sui quali è installato il Tutor.
TUTOR AUTOSTRADA
MAPPA
Secondo le più recenti comunicazioni della Polizia di Stato, aggiornate al dicembre 2023, sono 176 le tratte monitorate dal Tutor e 1.670 km di rete autostradale. Si tratta di un incremento rispetto alle 152 tratte controllate fino al 2023, allora per circa 1.450 km di rete. Ciascun tratto coperto dal Tutor è lungo in genere tra i 10 e i 25 km, entro i quali rileva la velocità media.
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Diversamente dal Tutor, che opera esclusivamente sui tratti di autostrada, uno strumento uguale nella funzione, il Vergilius, è operativo sulle strade statali, dove il limite di velocità è inferiore ai 130 km/h previsti in autostrada.
COME FUNZIONA
Il Tutor funziona in coppia, grazie a due “portali” (una porta d’entrata e una d’uscita) dotati di telecamere a coprire tutte le corsie di marcia, corsia d’emergenza compresa.
Il mezzo in transito viene inizialmente fotografato dalle telecamere, che ne definiscono la tipologia e rilevano la presenza di un eventuale rimorchio al seguito. Altro dato fondamentale memorizzato al passaggio sotto il primo portale, la data e ora del transito, oltre a velocità istantanea e numero di targa.
All’altezza della porta d’uscita, il veicolo viene fotografato di nuovo (rilevando sempre data e ora). Nel caso in cui la velocità media registrata sia inferiore o uguale al limite consentito, il sistema scarta le foto.
Vengono analizzate solo le foto dei veicoli che hanno sforato nella loro velocità media il limite imposto. In questo caso, scatta la multa. I passaggi successivi prevedono un controllo presso gli archivi della Motorizzazione e delle società di noleggio, per identificare l’intestatario del veicolo o il conducente. La Polizia Stradale è responsabile dell’accertamento della violazione, successivamente stampa il verbale che viene inoltrato per la notifica al trasgressore.
TUTOR AUTOSTRADA IN A14 E DISATTIVATI
L’elenco aggiornato dalla Polizia di Stato al dicembre 2023 riassume tutte le direzioni sulle quali è installato il sistema Tutor, in queste tratte autostradali: A1, A4, A5, A6, A7, A8, A10, A13, A14, A16, A23, A26, A28, A30, A56.
Qui trovi l’elenco aggiornato dei Tutor installati in autostrada, sulle specifiche tratte e direzioni, al dicembre del 2023.
TUTOR: DOPO QUANTO ARRIVA LA MULTA
Il Tutor, attraverso il calcolo della velocità media, stabilisce con certezza che durante il tratto percorso il driver ha oltrepassato il limite massimo dei 130 km/h, previsto all’articolo 142 del Codice della Strada. Non tutti i Tutor, però, sono sempre attivi. Quindi, vi è un fattore di deterrenza in grado di ottenere il risultato voluto: il rispetto dei limiti di velocità.
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Quanto alle sanzioni, il superamento della velocità media entro i 10 km/h porta una multa tra 42 e 173 euro; la sanzione è tra i 173 euro e 694 euro in presenza di un limite superato di 10 km/h o più ma meno di 40 km/h.
Ancora più grave la sanzione se la velocità media è superiore di 40 km/h al limite – ma entro i 60 km/h -: alla multa tra 543 e 2.170 euro si somma la sanzione accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi (leggi chi è stato il primo automobilista a “prendere” una multa). Un lasso di tempo tra i 6 e 12 mesi, oltre alla multa tra 845 e 3.382 euro è previsto per le infrazioni superiori ai 60 km/h di eccesso della velocità media.
In merito alla tempistica per la notifica della multa, come altre infrazioni al codice della strada vi è l’obbligo di notificare la multa entro i 90 giorni dal rilevamento. Superata tale data, è possibile contestare la notifica oltre i termini, ricorrendo al giudice di pace entro 30 giorni o al Prefetto entro 60 giorni e sostenendo i relativi costi.
I termini per la notifica decorrono tra l’accertamento dell’infrazione (ovvero, quando è stata commessa la violazione rilevata dal Tutor) e la consegna della raccomandata presso l’ufficio postale: i ritardi postali nella materiale consegna del verbale di accertamento non influiscono sul rispetto del termine.
TUTOR COME EVITARLO
Fin dal debutto dei Tutor, circolano vari miti sulle caratteristiche e potenziali falle del sistema. C’è chi si chiede se i Tutor siano sempre attivi (abbiamo già detto di no) e chi è convinto siano in grado di rilevare la velocità istantanea, con conseguente multa. Scopriamo i più popolari, precisando qual è la verità.
- Il Tutor non è acceso di notte o in caso di pioggia: non è vero. Il Tutor può essere acceso sempre, 24 ore su 24, sette giorni su sette. Nessun vincolo in base alle condizioni meteo o di luce. Di solito, però, funziona per alcune ore al giorno.
- Se si viaggia sulla corsia di emergenza, il Tutor non registra il passaggio: sbagliato. Anche la corsia di emergenza è sottoposta a controllo.
- Si può sfuggire al Tutor se si transita sotto un portale in mezzo a due corsie: non è vero. Ogni telecamera ha un raggio d’azione pari a più corsie di marcia. Impossibile farla franca.
- Il Tutor non legge la targa di notte e se le luci sono spente: sbagliato. Il Tutor ha un sistema di riconoscimento della targa che non dipende dall’illuminazione e dalla luce esterna, né tantomeno è condizionato dalla presenza di nebbia.
- Tolleranza del tutor in autostrada: è tarato per non rilevare il superamento dei limiti di velocità fino a 10 km/h. Non è vero. Registra tutte le violazioni di velocità media superiori al limite in vigore, al netto della tolleranza del 5% prevista dalla legge. Quindi, su un tratto da 130 km/h, la tolleranza del tutor è per legge fino a 136,5 km/h.
- Per non prendere multe basta fermarsi in un’area di servizio, abbassando così la velocità media del viaggio: falso. In genere tra due portali attivi non ci sono né uscite né aree di servizio.
Il Tutor può essere utilizzato per misurare la velocità istantanea, come un autovelox. Dal punto di vista tecnico, il sistema è stato progettato per rilevare pure la velocità istantanea dei veicoli in transito.
In caso di pioggia il Tutor rimane impostato a 130 km/h. Quando piove il limite di velocità si abbassa a 110 km/h. La polizia stradale, però, dovrebbe impostare manualmente la modifica, di volta in volta, e accertare che piova lungo tutta la tratta controllata. Insomma, serve una verifica sul campo che quasi mai si riesce a fare. Quindi il Tutor, in genere, rimane tarato a 130 km/h.
COME FARE RICORSO PER UNA MULTA DEL TUTOR AUTOSTRADALE
Assodato che il Tutor non funziona come l’autovelox, anche le strade per fare ricorso sono diverse. Chi ha ricevuto una multa per eccesso di velocità rilevata dal tutor in autostrada e vuole ricorrere alle vie legali, deve rivolgersi al giudice di pace a cui fa capo il Comune dove è situata la porta d’uscita. A stabilirlo è la stessa Corte di Cassazione. In alternativa, c’è il Prefetto della provincia.
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