Un nuovo, “piccolo” problema per i robotaxi Cruise: non rilevano le buche… E i bambini!

L'azienda di proprietà di General Motors è al centro di una nuova polemica. I driverless cabs di Cruise non sarebbero poi così tanto sicuri.
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Non c’è pace per Cruise. L’azienda americana specializzata nello sviluppo di veicoli a guida autonoma di proprietà di General Motors è al centro di nuove polemiche. Dopo gli incidenti avvenuti in California lo scorso agosto tra alcune Chevrolet Bolt marchiate Cruise e altri veicoli lungo le strade di San Francisco.
Questa volta i guai arrivano dalla carta “stampata”. Una recente inchiesta fatta da The Intercept, giornale online che fa parte di First Look Media, piattaforma d’informazione creata e finanziata dal fondatore di eBay Pierre Omidyar, ha infatti gettato non poche ombre sulla gestione sull’azienda del gruppo General Motors e sulla gestione della sicurezza dei propri mezzi autonomi.
Secondo la webzine, entrata in possesso di alcuni documenti riservati, Cruise avrebbe messo comunque in circolazione i suoi taxi senza conducente nonostante fosse a conoscenza dell’incapacità dei veicoli di rilevare buche (anche grandi) e, cosa ancora più preoccupante, la presenza di bambini lungo la strada.
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Cruise: un pericolo per i bambini?
Nonostante Cruise abbia a più riprese ribadito che la sicurezza è al primo posto tra le sue proprietà, la storia raccontata nella documentazione interna dell’azienda di GM sembrerebbe totalmente differente.
Cruise ha infatti ammesso che alcune volte i suoi veicoli avrebbero perso traccia dei bambini sul ciglio della strada. Dopo aver riscontrato questo problema “emerso solo nei test”, lo avrebbe rapidamente risolto. Tuttavia, i rapporti sulla sicurezza interna visionati da The Intercept, sembrerebbero contraddire la dichiarazioni ufficiali della mobility company americana.
Queste valutazioni avrebbero sottolineato che “i taxi autonomi non siano in grado di esercitare l’attenzione necessaria in presenza di bambini” e di “non essere ancora capaci di distinguere i bambini dagli adulti in modo da poter mostrare ulteriore cautela”.
Durante un test, un veicolo Cruise, pur rilevando un manichino per crash-test delle dimensioni di un bambino, lo avrebbe comunque colpito con lo specchio laterale mentre viaggiava a 45 km/h. I pericoli di queste inefficienze sono lampanti. È risaputo che bambini e ragazzini siano il tipo di pedone più imprevedibile e che necessita la soglia di attenzione più alta da parte dei driver.
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E con le buche non va meglio…
Un altro problema da non sottovalutare per quanto riguarda la sicurezza dei robotaxi Cruise sarebbe anche quello relativo alle buche. Il mancato rilevamento di questi ostacoli mette sicuramente in pericolo tanto i passeggeri dei driveless cabs quanto le persone in strada.
Quanto si parla di “buche” non si intendono solo i tratti nei quali manca l’asfalto o i canali di scolo a bordo strada ma anche le fosse di costruzione all’interno delle quali gli operai intervengono, ad esempio, per lavori sulle fognature o sulla rete elettrica. Inutile dire i pericoli di un mezzo a guida autonoma incapace di rilevare una zona nella quale stanno lavorando delle persone.
Secondo alcune valutazioni interne di Cruise, e che The Intercept avrebbe trovato all’interno della documentazione visionata, l’azienda avrebbe calcolato che con le attuali dimensioni della sua flotta, un veicolo sarebbe entrato all’interno di un cantiere aperto circa una volta all’anno e si sarebbe schiantato contro un’area di lavoro (con persone all’interno) ogni quattro anni. Un problema che, se non dovesse essere risolto, è destinato solo a peggiorare con la crescita dei veicoli a guida autonoma.
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