Non solo cinesi: ci sono tanti nuovi produttori, e quasi tutti sono elettrici
Danimarca, Croazia, Vietnam, Turchia: nomi finora mai associati all'automotive, se non per componenti o alcune fabbriche. E ora puntano a una nuova mobilità
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RIMAC
Niente meno che dalla Croazia viene Rimac, così come il suo fondatore, Mate Rimac, appena 33enne e già da molti considerato un visionario, addirittura paragonabile a Elon Musk e Nikola Tesla. C’è lui dietro questa casa produttrice di hypercar elettriche da 2.000 CV, che ora produrrà anche le Bugatti del futuro grazie all’accordo con Audi.
Il nome è salito alla ribalta solo negli ultimi anni, ma non è così recente: fino al 2010, però, l’azienda era costituita dal solo Mate, che partecipava a diverse gare, e dal designer Adriano Mudri. I due hanno iniiziato a lavorare alla prima super elettrica, la Rimac Concept_One, con finanziamenti di alcune famiglie degli Emirati Arabi Uniti, e nel 2011 il prototipo debutta al Salone di Francoforte.
8 esemplari prodotti in totale, con potenza di 1224 CV. A 10 anni di distanza, la seconda auto e quella del successo: la Nevera, con 1914 CV e 412 km/h di velocità massima, che la rende l’elettrica più veloce al mondo. Oggi l’azienda conta 1000 dipendenti e vale 795 milioni di euro.
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