Primo contatto Omoda 9: tutto al posto giusto, ma la vera sorpresa è sotto il cofano
Abbiamo provato fra le colline della Franciacorta la nuova ammiraglia di Omoda e Jaecoo. Curata nei minimi particolari, è un concentrato di potenza, che promette 1.100 km di autonomia.
In questo articolo
È l’ammiraglia di Omoda, un d-Suv da cui non ci si aspettano grandi numeri, ma che è un distillato – per certi versi sorprendente, soprattutto in relazione al prezzo – delle tecnologie e dello stile del nuovo brand, arrivato in Italia da poco meno di un anno.
Omoda 9: la nostra prova
Omoda 9, che si posiziona come un marchio generalista, si scontra con una concorrenza premium, come Volvo XC60 T6 e BMW X3 30e xDrive.
Per questo adotta standard elevati: notevoli soprattutto gli interni, di un’eleganza mai chiassosa, e la motorizzazione super hybrid, un plug-in potenziato che vuole fare una reale concorrenza al diesel, godendo però della più vantaggiosa tassazione del fringe benefit.
Leggi Anche: Omoda 9 SHS, l’ibrido plug-in premium dall’autonomia maxi in elettrico
L’abbiamo provata in un breve giro in Franciacorta fra le colline e il lago d’Iseo, in un percorso probabilmente non ideale a fare scatenare i 537CV della Omoda 9, ma che ha permesso di apprezzare l’andatura in elettrico di questo grande Suv (145 i km di autonomia a zero emissioni), gli ottimi freni, lo sterzo leggero, l’estrema silenziosità.
La guidabilità è garantita da un sofisticato telaio con sospensioni a controllo magnetico CDC, in grado di modificare la risposta 1.000 volte al secondo. Certo, si tratta pur sempre di un’auto pesante 2,27 tonnellate, che nelle curve strette non può essere agilissima, ma nel complesso il comfort di guida è eccellente.
Gli esterni
Omoda 9 è coerente col design Omoda, un crossover dalle proporzioni eleganti, con la linea di cintura allungata che si connette con il del parafango anteriore, che sembra congiungersi con la linea del tetto.
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- Omoda 9
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- Le proporzioni auree della carrozzeria (0.618 tra superficie vetrata e metallo) per trasmettere leggerezza
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- Di serie i cerchi in lega da 20 pollici
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- Dettaglio delle luci
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- tetto spiovente da crossover
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- Omoda 9
Il frontale importante, con il classico calandrone di Omoda, ha gruppi ottici a matrice di Led e luce di posizione dalla firma luminosa che lateralmente sembra un sigma greco. Raffinato l’effetto welcome, che può essere personalizzato.
Gli interni
Sorprendenti gli interni, dominati da un tunnel centrale molto grande, congiunto ai pannelli della plancia che presentano una combinazione intelligente di comandi fisici e digitali.
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- Il tunnel centrale
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- I sedili anteriori
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- I sedili posteriori, tutto in nappa
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- La funzione massaggio
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- Il sedile passeggero è facilmente regolabile anche dal driver
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- Il bagagliaio da 660 litri
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- dettagli delle portiere
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- Il volante
Gli interni sono rivestiti in pelle nappa, con sedili con cucitura tono su tono. Il comfort è elevato, con una grande insonorizzazione e materiali di qualità: l’abitacolo è completamente privo di formaldeide (solitamente rilasciata da plastiche e colle).
Interessanti i sedili, che si possono riscaldare e raffrescare, con una funzione massaggio che permette di scegliere fra 5 diverse tipologie e intensità.
La tecnologia non è invasiva: presenti due schermi da 12,3” (non enormi, ma proprio per questo non distraenti), head up display a realtà aumentata molto ben fatto. L’impianto audio Sony presenta 14 speaker, di cui due integrati nel poggiatesta del guidatore. Questo permette, ad esempio, di diffondere musica in tutto l’abitacolo, ma di dare le informazioni tecniche (ad esempio le indicazioni del navigatore) solo al driver. La capacità minima del bagagliaio è di 660 litri, che ci pare sufficiente.
Cosa vuol dire super hybrid
La vera eccezionalità sta sotto il cofano. Omoda 9 è tecnicamente un plug-in hybrid, che abbina un motore 1.5 benzina a iniezione diretta con l’elettrico. Solo che i motori elettrici qui sono tre: due all’anteriore, uno al posteriore e un cambio DHT a tre rapporti. Ciò significa complessivamente oltre 500 CV, permettendo un’accelerazione 0-100 km/h in soli 4”9 e, soprattutto, un’autonomia complessiva di oltre 1.100 km, di cui 145km in elettrico (WLTP), grazie a una batteria da 34,46 kWh e a un serbatoio da 70 litri, mentre i consumi in modalità ibrida si attestano su appena 1,7 l/100 km.
È quello che Omoda e Jaecoo definisce, con una trovata di marketing sinceramente azzeccata: super hybrid.
In sostanza, si tratta di un plug-in evoluto, dotate cioè di batterie ricaricabili molto più grandi in grado di assicurare autonomie in modalità elettrica particolarmente elevate. Con il sistema Drive&charge, quando la batteria elettrica rimane al 20% utilizza il motore a benzina, che fa da trazione e rigenerazione.
Prezzi, allestimenti, noleggio
Omoda 9 è nelle concessionarie da fine di maggio 2025, offerta in un unico allestimento full optional.
Si può scegliere solo fra due colori degli interni (rosso o nero) e quattro colori per gli esterni: Khaki White, Carbon Black, Tech Silver e Matte Gray.
Il prezzo è 51.900 euro. C’è un vantaggio cliente di 6.500€ in caso di permuta, ma solo se. si usano le soluzioni finanziare di CA Auto Bank (Prezzo Promo 45.400€. Anticipo 13.080€, durata 36 mesi, 35 rate mensili di 319€, rata finale 26.979€).
Arrivato in Italia meno di un anno fa, Omoda e Jaecoo è il marchio del Gruppo Chery nato per il mercato non cinese. Un unico brand con due linee di prodotto, così viene comunicato in Italia, dove sono 6.000 le vetture Omoda e Jaecoo vendute, a partire dal debutto di Omoda 5 nel luglio 2024. Per ora a clienti privati, ma l’obiettivo è arrivare anche al mondo del noleggio lungo termine, facendo leva sulla tecnologia super hybrid.
È in corso la valutazione del canone di noleggio, che verrà dato nelle prossime settimane.
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