7 giorni con Škoda Octavia: diesel e plug-in in una doppia prova
Il plug-in hybrid viene sempre più visto e presentato, in ambito flotte, come l’erede designato del diesel in termini di prestazioni e consumi. Abbiamo voluto mettere alla prova la Skoda Octavia nelle due motorizzazioni, in percorsi sia urbani che autostradali per vedere come entrambe si comportano. E i risultati ci hanno sorpreso.
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“Eva contro Eva” recita il titolo italiano del film All about Eve diretto da Joseph L. Mankiewicz nel 1950, e vincitore di ben sei premi Oscar nel 1951. Un film in cui la trama vede una nuova leva de “sfidare”, approfittandosi della sua gentilezza, una vecchia gloria del mondo dello spettacolo.
Allo stesso modo, il plug-in hybrid negli ultimi anni ha incrementato la sua offensiva nei confronti del diesel, ponendosi come alternativa sia al gasolio, per minori emissioni e consumi, ma anche all’elettrico, perché evita l’ansia da ricarica.
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SKODA OCTAVIA: UNA PROPOSTA PER TUTTI
Nel nostro primo confronto tra due motorizzazioni, abbiamo scelto la Škoda Octavia Wagon come modello da confrontare. L’ultima generazione, presente sul mercato da giugno 2020, è proposta con una ricca e variegata gamma di motorizzazioni, dalla benzina al metano, dal diesel all’ibrido plug-in.
Nella nostra prova abbiamo confrontato la Škoda Octavia iV con motore ibrido da 225 CV e la Octavia TDI con motore diesel 2.0 da 115 CV.
Lunedì: estetica filante da vera viaggiatrice
Indipendentemente dalla motorizzazione, la Škoda Octavia wagon è una delle ormai poche berline station wagon in circolazione. E dirò di più, l’ultima generazione cresce ancora nello spazio pur mantenendo dimensioni da segmento C, per un maggiore comfort sia in termini di abitabilità sia in termini di piacere di guida.
A mio parere, infatti, le berline filanti come lei sono assicurano una dinamica di guida filante che i SUV, almeno al momento, non riescono a dare.
Il design è sobrio e segue quanto visto con le ultime Škoda, a partire dalla Scala: calandra anteriore grande e sviluppata in larghezza, fari sottili e “arrabbiati” a LED.
Al posteriore, il vecchio logo viene sostituito dal nome del marchio a caratteri distanziati, mentre i fari hanno un disegno sottile e squadrato che, complice il portellone infossato verso l’interno, rende tutto dinamico e moderno.
Non ci sono differenze estetiche tra le due versioni, se non il badge “iV” sulla plug-in che indica tutte le vetture elettrificate ed elettriche dell’azienda ceca, e ovviamente un secondo sportellino comprendente la presa di ricarica Type 2, in quanto la vettura supporta esclusivamente la ricarica in corrente alternata.
Va detto, invece, che abbiamo provato le due vetture in due allestimenti diversi. La Octavia diesel in versione Executive, pensato appositamente per il mondo business, e che include di serie cerchi in lega da 16 pollici e fari full LED, mentre la PHEV era in allestimento Style, con design più ricercato ed eleganti cerchi in lega da 18 pollici.
Quello che si apprezza di una Śkoda, e soprattutto della Octavia, è che tutto è razionale, mai ostentato ma comunque ben fatto e piacevole da vedere. Il classico design che sai che non invecchia, e che se ti piace continuerai ad apprezzare anche dopo tanti anni.
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