Toyota shock: svelati più di 15 nuovi BEV
Anche Toyota, il costruttore pioniere dell’ibrido, ha scelto di passare al full electric. Svelata una strategia che porterà al 100% di vendite di soli EV entro il 2035.
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Ci si aspettava tante parole, qualche numero e molte domande. Ci si sbagliava. Alle 7 della mattina del 14 dicembre – ora italiana – il presidente di Toyota Akio Toyoda ha sollevato il sipario e mostrato, in anteprima mondiale, più di 15 nuovi veicoli.
Dal suv compatto al piccolo crossover, dalla berlina al multispazio, passando per il pick-up e senza dimenticare la sportiva: parliamo, insomma, di una gamma al completo, in grado di coprire diversi segmenti e differenti target.
La vera novità? Tutti i nuovi veicoli, nessun escluso, sono BEV, al 100% elettrici, una nuova sfida per la Casa che ha fatto dell’ibrido ad alta efficienza il proprio tratto distintivo.
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MOBILITÀ PER TUTTI
Un cambio di rotta inaspettato quello di Toyota che, nel suo percorso verso una mobilità più sostenibile, ha precedentemente preso le distanze dalla corsa cieca all’elettrificazione. “La situazione è diversa da paese a paese. Toyota vuole andare incontro ai diversi bisogni delle diverse aree geografiche, proponendo molteplici scelte in termini di neutralità climatica“.
E non si tratta soltanto di proporre vetture di diverse dimensioni e premiumness – qualità di cui si occuperà, come da tradizione, il brand Lexus, di cui è stata svelata una nuova super sportiva elettrica, con 4 motori e 700 km di autonomia.
Per offrire davvero a tutti la possibilità di avvicinarsi alla mobilità a zero emissioni, Toyota produrrà batteria più piccole, destinate a compatte per i brevi tragitti, abbattendo i prezzi di listino.
La gamma bZ
L’offerta di modelli di nuova generazione, elettrici, ha mosso il primo passo con il debutto di Toyota bZ4X quest’anno. Il suv di segmento D è pronto a presentarsi nel 2022 sul mercato europeo e introduce l’architettura e-TNGA, modulare, nativa elettrica. Ecco, i mondo bZ, Beyond Zero, si arricchirà di importanti modelli e andrà a presidiare segmenti cruciali.
Avverrà anzitutto con il Toyota bZ Small Crossover, una soluzione urbana, ad alta efficienza energetica. Al di sopra del bZ4X ci sarà un bZ Large Suv, elettrica di grandi dimensioni, introdotta da un concept che prefigura anche una possibilità di interni con tre file di sedili.
Tra il bZ4X e il suv urbano, ecco che si colloca il Toyota bZ Compact Suv. Un concept ha rappresentato le proporzioni dell’auto, fatte di una coda suv-coupé, altezza ridotta rispetto agli sport utility convenzionali. Si può guardare a bZ Compact suv un po’ come l’interpretazione elettrica di quel che oggi fa C-HR.
Non solo suv elettrici le bZ
La gamma di modelli elettrici Toyota in arrivo entro il 2030 non conterà solo sport utility e crossover. Ci sarà anche una Toyota bZ SDN. La berlina di segmento C interpretata con uno stile 5 porte, hatchback, piacevolissima nel design suggerito dal concept.
Novità elettriche che andranno a interessare anche soluzioni come i pick-up e i fuoristrada, anticipazione fornita da Compact Cruiser EV. In una fascia di mercato inferiore al suv urbano, Toyota presenterà anche un’elettrica da città, la Small SU EV, in una configurazione che ricorda parecchio le citycar di segmento A. Ancora, largo a Toyota Crossover EV.
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Oltre le elettriche a batteria
L’obiettivo è quello di produrre 3,5 milioni di BEV entro il 2030. Di questi, 1 milioni saranno targati Lexus, che nei mercati di riferimento (Nordamerica, Europa e Cina) diventerà al 100% elettrica. Ma non solo sulle elettriche a batterie si concentrerà la strategia Toyota.
Il presidente ha infatti ribadito l’interesse della casa verso altre tecnologie a zero emissioni, come le celle a combustibile e le auto a idrogeno (la tecnologia della Mirai, con cui abbiamo scalato gli appenini). Perché per “ridurre le emissioni il più possibile, il prima possibile” c’è bisogno di alternative. E di fonti di energia pulita, che faranno da fondamenta ai nuovi metodi di produzione da applicare agli stabilimenti del marchio.
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Un impegno che si concretizzerà in un investimento di ben 8 trilioni di yen, pari a 62,4 miliardi di euro: 4 trilioni per le elettriche, cui si aggiungono 15,1 miliardi di euro per la produzione di batterie, e 4 ripartiti tra ibride, ibride plug-in e fuel cell a idrogeno.
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